sabato 31 dicembre 2011

Cosa vogliamo per il 2012

Cari Amici,


Ho ricevuto molti auguri ma nessuno bello come quello che potrete leggere

cliccando su questo Link -   http://auguri2012.tecnova.it/    alzando il volume.

Questo augurio vale molto di più di tante parole.

B U O N          2 0 1 2

sabato 24 dicembre 2011

Maria Teresa di Calcutta

Trova il Tempo


Trova il tempo di pensare
trova il tempo di pregare
trova il tempo di ridere.

E’ la fonte del potere
è il più grande potere sulla terra
è la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare
trova il tempo per amare ed essere amato
trova il tempo di dare.

E’ il segreto dell’eterna giovinezza
è il privilegio dato da Dio
il giorno è troppo corto
per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere
trova il tempo di essere amico
trova il tempo di lavorare.

E’ la fonte della saggezza
è la strada della felicità
è il prezzo del successo.

Trova il tempo
di fare la carità.

E’ la chiave del paradiso.

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 22 dicembre 2011

Finalmente è finita, forse ……

19 aprile 2002: la statua di Saddam Hussein cade e con essa il suo regime.
Dopo nove anni sembra che questa guerra infinita sia finalmente terminata e gli ultimi militari americani fanno ritorno a casa.
Il costo di questa guerra è stato altissimo:
5.000 morti tra le forze alleate di occupazione
150.000 circa morti tra i civili
migliaia di miliardi di dollari spesi per gli armamenti.
La domanda che ci si pone è la seguente: è servito a qualcosa tutto questo? Ciascuno darà la propria risposta, ma non si può dimenticare che il presupposto per il quale questa guerra è stata promossa era falso: le famose armi di distruzione di massa, che George Bush affermava essere nelle mani del dittatore Hussein, non sono mai esistite.
Questa guerra, come quella contro Gheddafi accusato di genocidio, è incomprensibile.
Poi vi sono dei graziati come ad esempio il presidente della Siria dove, ad oggi, sono state uccise oltre 5.000 persone, ma qui non si interviene: perchè?
La politica internazionale, come la politica in genere ha molti i lati di luce e d’ombra, ma in questi ultimi anni i lati di ombra sono maggiori rispetto alla luce che, folgorante, dovrebbe illuminare ogni passo della politica.
La preoccupazione è quella del domani: se i “Fratelli Musulmani”, organizzazione islamica radicale, dovesse vincere le elezioni in tutti gli Stati del nord Africa e nel Medio Oriente, cosa succederà della politica internazionale?
Già quarant’anni fa il presidente Carter aveva commesso l’errore di far cadere lo scià di Persia, pur colpevole di molti errori, facendo in modo che l’imam Khomeini rientrasse in Iran; quel rientro sta costando al mondo intero delle tensioni enormi per la possibile entrata di questa Nazione del ristretto club di coloro che possiedono l’arma atomica, che di per sé non è nulla, fatto salvo che non finisca nelle mani di qualche pazzo scatenato e noi non sappiamo chi gestirà quest’arma in Iran.

lunedì 19 dicembre 2011

Ha perso un’occasione per stare zitto!

Ieri, nel primo pomeriggio è apparso in televisione un signore che, nel corso di una intervista, precisava che la manovra “Salva Italia” proposta dal Presidente del Consiglio professor Monti era sbagliata.
Con dovizia di particolari questa persona spiegava che non era necessario aumentare il costo della benzina ed aumentare l’età per andare in pensione, precisava che si poteva non reintrodurre l’ICI , sulla prima casa ed aumentare quella sulla seconda casa ed ha continuato per alcuni minuti a spiegare l’inutilità di questa manovra concludendo che LUI avrebbe fatto in altro modo senza “mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.
Era certamente una grande notizia, peccato che la manovra Monti fosse stata approvata dalla Camera dei Deputati ventiquattro ore prima.
Cercando di capire chi fosse questo “illuminato” abbiamo notato una certa somiglianza con un noto personaggio politico, sembra essere il sosia di Tremonti, si proprio lui che fino ad un mese fa era il Ministro competente a proporre le manovre finanziarie, quello che diceva che l’Italia non era stata neppure sfiorata dalla crisi finanziaria e che i conti del Bel Paese erano a posto!
Visto che era così semplice perché Tremonti non ha fatto quello che secondo lui era così semplice fare?
Qualcuno dopo aver visto questa intervista ha affermato che “forse era meglio che se ne fosse stato zitto”, sarebbe stato più dignitoso.

mercoledì 14 dicembre 2011

Soldi padani

“Se cade l’euro la Padania farà la sua moneta”: questo è l’ultimo principio economico proclamato dal “Senatur”.
Di stupidate ultimamente ne abbiamo sentite molte, ma questa è veramente quella più simpatica.
Una affermazione di questo genere dimostra la conoscenza economica che hanno i nostri parlamentari o almeno alcuni di essi.
Se l’Italia non fosse nell’euro avremmo la benzina a 8.000 lire al litro e tutti gli altri beni a prezzi altissimi.
Bossi dimentica di aver portato l’Italia, col suo amico di sardine e di pancarré Berlusconi, sull’orlo del fallimento, grazie agli otto anni del loro governo l’Italia è con il sedere per terra.
Ma Bossi la pensa ancora più alla grande in quanto ha già indicato come ambasciatore in Germania della Padania Tremonti: forse è la volta buona, magari i tedeschi se lo tengono e gli italiani eviteranno in futuro di avere un ministro che ha conciato l’Italia così come oggi noi ce la troviamo.
Hanno continuato a dire, Tremonti, Bossi e Berlusconi, che l’Italia non era stata neppure sfiorata dalla crisi, che aveva i conti in regola, che loro non mettevano le mani nelle tasche degli italiani; abbiamo scoperto che non avevano bisogno di mettere le mani nelle tasche in quanto agli italiani gli già avevano tolto i pantaloni, la giacca e tutti gli altri abiti che avevano delle tasche.
Facciamo una proposta: invitiamo Bossi a stampare i “bigliettoni verdi della padania” con la sua effige e poi li utilizziamo per pagare il suo stipendio, quello del trota, di Maroni ect., in questo modo l’Italia avrà risparmiato e loro non rischieranno di perdere soldi con il malefico Euro.

martedì 13 dicembre 2011

Bossi e la letterina di Berlusconi

Ve la ricordate la famosa lettera che il Governo Berlusconi (PdL e Lega), aveva inviato alla comunità europea non più tardi di un mese fa?

In essa erano indicate una serie di iniziative che il Governo, o meglio l’Italia, si impegnava ad attuare indicandone anche la tempistica.
La Lega, quando si è trattato di dare corso agli impegni assunti, ha ben pensato di squagliarsela, dimenticando che l’attuale situazione economica dell’Italia era la diretta conseguenza del Governo di cui la stessa ha fatto parte per otto degli ultimi dieci anni.
Come dice un famoso detto “quando la barca affonda i topi scappano”, ebbene la Lega, come questi topi, se l’è squagliata subito quando si è trattato di rimboccarsi le maniche e attuare quello che lei stessa aveva promesso di fare.
Monti non sta facendo altro che attuare la famosa lettera.
Non solo, Monti sta attuando anche una serie di previsioni legislative, con riferimento ad esempio alle pensioni, che erano già in essere e che sono frutto del Governo Berlusconi - Lega.
Oggi la Lega è all’opposizione, chiede di nuovo la secessione, dice che non vuol fare pagare le tasse e non vuole che si tocchino le pensioni. Ma le pensioni che non si vogliono toccare sono forse quelle della moglie di Bossi e di qualche altro padre-fondatore della Lega che risiede dalle nostre parti?
È troppo comodo quando uno ha un diritto di volerlo mantenere.
Oggi i sessantenni possono andare in pensione e percepire una buona rendita, ma i loro figli e nipoti rischiano di non poter mai andare in pensione.
L’amore filiale esiste ancora o le persone di una certa età sono diventate così egoiste di pensare solo a se stessi?

Soldi padani

“Se cade l’euro la Padania farà la sua moneta”: questo è l’ultimo principio economico proclamato dal “Senatur”.
Di stupidate ultimamente ne abbiamo sentite molte, ma questa è veramente quella più simpatica.
Una affermazione di questo genere dimostra la conoscenza economica che hanno i nostri parlamentari o almeno alcuni di essi.
Se l’Italia non fosse nell’euro avremmo la benzina a 8.000 lire al litro e tutti gli altri beni a prezzi altissimi.
Bossi dimentica di aver portato l’Italia, col suo amico di sardine e di pancarré Berlusconi, sull’orlo del fallimento, grazie agli otto anni del loro governo l’Italia è con il sedere per terra.
Ma Bossi la pensa ancora più alla grande in quanto ha già indicato come ambasciatore in Germania della Padania Tremonti: forse è la volta buona, magari i tedeschi se lo tengono e gli italiani eviteranno in futuro di avere un ministro che ha conciato l’Italia così come oggi noi ce la troviamo.
Hanno continuato a dire, Tremonti, Bossi e Berlusconi, che l’Italia non era stata neppure sfiorata dalla crisi, che aveva i conti in regola, che loro non mettevano le mani nelle tasche degli italiani; abbiamo scoperto che non avevano bisogno di mettere le mani nelle tasche in quanto agli italiani gli già avevano tolto i pantaloni, la giacca e tutti gli altri abiti che avevano delle tasche.
Facciamo una proposta: invitiamo Bossi a stampare i “bigliettoni verdi della padania” con la sua effige e poi li utilizziamo per pagare il suo stipendio, quello del trota, di Maroni ect., in questo modo l’Italia avrà risparmiato e loro non rischieranno di perdere soldi con il malefico Euro.

giovedì 8 dicembre 2011

700 milioni…..

La notizia è nota: un droghiere, che aveva in cantina, nascosti in sacchi di iuta, circa 700.000.000 delle vecchie lire che non aveva cambiato in quanto non si fidava dell’Euro, saputo che la convertibilità della Lira in Euro era sta stata anticipata, si è precipitato alla più vicina sede della Banca d’Italia per cambiarle e non perdere il suo tesoro.
Purtroppo nella foga, gli è uscita dalla tasca una pistola per cui è stato arrestato prima del cambio, il tesoro è stato sequestrato e forse lo perderà in quanto è decorso il termine di scadenza per effettuare il cambio.
Questo ci ha fatto riflettere e ci siamo posti delle domande:
1. il fatto dimostra che la madre degli idioti è sempre in cinta e da tempo ha parti plurigemellari! Come si fa a tenere in cantina settecento milioni? In questi 10 anni solo se li avesse investiti in BOT il nostro droghiere avrebbe guadagnato dal 20 al 30%
2. come faceva ad avere tutto questo contante? Si risponderà: sono i risparmi di una vita.
3. sarebbe curioso conoscere il reddito denunciato dal nostro droghiere.
4. non è chi in cantina il nostro droghiere ha altri sacchi iuta con qualche centinaia di migliaia di Euro in contanti in quanto non si fida delle banche?
5. quanto sono coloro che hanno dei tesosi nascosti sotto il materasso?
Ai posteri l’ardua risposta

venerdì 2 dicembre 2011

Ecco di chi è la colpa!

Periodicamente appaiono notizie che attribuiscono il debito pubblico a questo o a quel politico, si danno dati che spesso sono contradditori se non addirittura falsi e il cittadino raramente riesce a rendersi conto della situazione e ad attribuire la responsabilità ai vari colpevoli.
In calce al presente post pubblichiamo l’incremento del debito pubblico dal 1970 fino al oggi, con il nome dei Presidenti del Consiglio in carica anno per anno e con l’entità dell’incremento annuo del debito pubblico.
Da questi dati emerge in modo chiaro che su un debito pubblico di € 1.894,300 miliardi, i primi quattro presidenti del Consiglio ai quali attribuire l’ incremento di tale debito sono:

D'Alema                   €  168.757              3,50%
Prodi                        €  174.390              9,20%
Andreotti                  €  183.726            12,14%
Craxi                         €  214.538           13,40%
Berlusconi                  €  536.663           32,60%


Questi dati non sono frutto della mia fantasia, ma sono tratti dai dati Istat (vedi il sito http://www.irpef.info/testi/debito.html)


Ogni commento è superfluo in quanto l’intelligenza di chi ha il tempo di leggerci è tale da attribuire le colpe a chi devono essere realmente attribuite.
La cosa certa è che il debito pubblico aumenta di € 2.700,00 ogni secondo!
Il debito pro capitale è oggi pari a 31 mila euro, contro una produzione interna lorda pro capite di poco più di 29.400 euro. Pertanto, anche ipotizzando una fantascientifica situazione in cui ogni italiano si senta in necessità di regalare allo Stato un anno del proprio stipendio, la situazione negativa non verrebbe comunque ripianata del tutto.

Ecco chi ha creato il debito pubblico italiano


Anno                Governi                        Inflazione        Debito           Rapporto debito/Pil
(milioni di euro)


1970                  Rumor, Colombo         5,1%              14.285                 40,5%
1971                  Colombo                     5,0%              17.585                 45,7%
1972                  Andreotti                    5,6%               22.008                 52,2%
1973                  Andreotti, Rumor       10,4%             27.499                  54,0%
1974                  Rumor, Moro             19,4%             34.361                 53,2%
1975                  Moro                         17,2%             43.205                 58,4%
1976                  Moro, Andreotti         16,5%             52.909                 56,8%
1977                  Andreotti                    18,1%             64.063                 56,6%
1978                  Andreotti                    12,4%             81.810                 61,5%
1979                  Andreotti, Cossiga      15,7%            98.632                  60,6%
1980                  Cossiga, Forlani          21,1%          118.038                  58,0%
1981                  Forlani, Spadolini       18,7%           146.410                  60,1%
1982                  Spadolini, Fanfani       16,3%           186.961                  65,0%
1983                  Fanfani, Craxi            15,0%            235.520                  70,3%
1984                   Craxi                        10,6%            284.825                  74,4%
1985                   Craxi                          8,6%            346.005                   80,5%
1986                   Craxi                          6,1%            401.499                   84,5%
1987                   Craxi, Fanfani, Goria   4,6%           460.418                   88,6%
1988                   Goria, De Mita            5,0%           522.732                   90,5%
1989                   De Mita, Andreotti     6,6%            589.995                    93,1%
1990                   Andreotti                    6,1%            667.848                    95,2%
1991                   Andreotti                    6,4%            755.011                    98,6%
1992                   Andreotti, Amato        5,4%           849.920                  105,5%
1993                   Amato, Ciampi           4,2%            959.713                  115,7%
1994                    Ciampi, Berlusconi      3,9%       1.069.415                   121,8%
1995                     Berlusconi, Dini           5,4%      1.151.489                   121,5%
1996                     Dini, Prodi                  3,9%       1.213.508                   120,9%
1997                     Prodi                           1,7%      1.238.172                   118,1%
1998                     Prodi, D'Alema            1,8%      1.254.388                   114,9%
1999                      D'Alema                      1,6%     1.281.550                   113,7%
2000                      D'Alema, Amato          2,6%     1.300.269                   109,2%
2001                      Amato, Berlusconi        2,7%     1.358.351                   108,8%
2002                      Berlusconi                    2,4%     1.368.897                   105,7%
2003                      Berlusconi                    2,5%     1.394.339                   104,4%
2004                      Berlusconi                   2,0%      1.445.826                   103,9%
2005                      Berlusconi                   1,7%      1.514.408                   105,9%
2006                      Berlusconi, Prodi         2,0%      1.584.096                   106,6%
2007                      Prodi                           1,7%      1.602.115                   103,6%
2008                      Prodi, Berlusconi          3,2%     1.666.603                   106,3%
2009                      Berlusconi                    0,7%      1.763.864                  116,1%
2010                      Berlusconi                    1,6%      1.843.227                  119,0%
2011                      Berlusconi                                   1.894,300

Fonte: Banca d'Italia, Istat
Il tasso di inflazione è misurato con l'indice Foi (famiglie di operai e impiegati), esclusi i tabacchi

lunedì 28 novembre 2011

La fiducia aumenta.

L’Istat ha pubblicato i dati relativi alla fiducia degli italiani e, dopo alcuni mesi di forte calo, finalmente a novembre è tornata a crescere, il che significa che il cambiamento del governo è stato apprezzato dagli italiani, così come è stato apprezzato il nuovo presidente del consiglio Prof. Mario Monti.
Quello che gli italiani non potranno chiedere a Monti è di fare dei miracoli in quanto il suo predecessore gli ha lasciato tanti debiti e molti problemi irrisolti, ma non la bacchetta magica che lo stesso affermava di avere.
Vi ricordate nel 2008 quando il Cavaliere all’ultimo giorno della campagna elettorale ha affermato che in 3 anni “avrebbe debellato anche il cancro”?
Queste promesse, come molte altre, sono rimaste sulla carta.
Ora ci attendono mesi di “lacrime e sangue” in quanto noi Italiani ci dobbiamo ridimensionare perché abbiamo vissuto per anni al di sopra delle loro possibilità.
È vero che spesso i ristoranti sono pieni, ma in un ristorante ci stanno 50 persone e fanno il pieno (ma lo fanno proprio tutti?) solo il sabato, mentre gli altri giorni sono spesso vuoti; a fronte di qualche migliaia di italiani che ha ancora la possibilità di andare al ristorante, ve ne sono altri milioni che questa possibilità non ce l’hanno da tempo.
La reale situazione economica dell’Italia l’ha in pugno solo chi opera direttamente a contatto con le persone; per la professione che esercitiamo siamo trattiamo quotidianamente con molti privati ed aziende e possiamo assicurare che la situazione è tutt’altro che rosea, anzi !
Pensavamo che la crisi avrebbe avuto il suo culmine quest’anno ma, purtroppo, ci sbagliavamo e il 2012 rischia di diventare l’anno più terribile della nostra storia.
La crisi del ’29, che aveva messo in ginocchio il mondo intero, sarà poca cosa se paragonata a questa crisi dalla quale se ne può uscire solo grazie alla solidarietà di tutti, con la voglia di lavorare e il desiderio di credere nella nostra nazione, abbandonando i personalismi e le divisioni, pensando solo al bene della collettività.

venerdì 25 novembre 2011

Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Oggi ricorre la giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Già il termine violenza suscita ribrezzo, se la violenza viene perpetrata contro una donna vi dovrebbe essere la espulsione del colpevole dalla collettività del colpevole della violenza.
Le statistiche provano che una donna su quattro subisce nella propria vita una violenza fisica e/o sessuale; ogni anno in Italia muoiono più di cento donne uccise dal partner o dai suoi familiari e gli esempi potrebbero continuare a lungo con citazioni sempre più orribili.
Ad un noto Magistrato di Busto ho chiesto se Busto fosse una città pericolosa e se necessitava delle ronde tanto volute dalla Lega, la risposta fu lapidaria: a Busto, come in tutte le città, l’unico luogo dove si deve aver paura è il condominio dove si abita e ancor di più la propria abitazione perchè è in questi luoghi che la violenza esplode in modo devastante.
Colui che usa violenza nei confronti di una donna è un individuo subdolo che riesce, da perfetto aguzzino, a convincere la propria vittima che la colpa è sua in quanto è la donna che, con il suo atteggiamento, indurrebbe l’uomo ad usarle violenza.
Ma quello che è ancora più grave è che spesso questa violenza viene perpetrata davanti ai propri figli.
Oggi le denunce nei confronti degli uomini che commettono violenze sulle sono aumentate rispetto al passato, ma rappresentano la punta dell’iceberg, in quanto difficilmente una donna “osa” denunciare il proprio aguzzino.
La molla che fa scattare la denuncia spesso è data dal fatto che l’aguzzino non si accontenta di usare violenza solo nei confronti della moglie o della compagna, ma inizia anche ad usare violenza anche nei confronti dei figli e allora scatta la denuncia da parte della donna-madre.
Le pene nei confronti di chi usa violenza sia fisica che sessuale su una donna devono essere pesantissime, immediate e non vi possono essere attenuanti di sorta genere.
Solo in questo modo questi pazzi possono forse (ma è un forse molto grande) capire che quanto loro fanno è contrario alla essenza dell’uomo che, per sua natura, dovrebbe essere contrario alla violenza ma purtroppo così non è.

venerdì 18 novembre 2011

Montanelli, un previgente

 

mercoledì 16 novembre 2011

ADESSO CI PENSA BOSSI

L’unico segretario di partito che non si è degnato di partecipare alle consultazioni per la formazione del Governo Monti è stato Bossi, che ha risolto tutto con una telefonata dalla sua padania dichiarando starà all’opposizione.
Contemporaneamente la segreteria della Lega ha riaperto il parlamento della padania: ve lo ricordate?
Era quel teatrino che faceva i suoi spettacoli in quel di Mantova e che, dopo qualche tempo, in relazione al fatto che non aveva ottenuto alcun risultato, aveva chiuso i battenti.
Questo significa che incominceremo ad avere di nuovo le città tappezzate di manifesti con la famosa gallina che fa le uova d’oro, con gli slogan “Roma ladrona la Lega non perdona”, con gli inviti agli extra comunitari di prendere il cammello e tornarsene al loro paese nativo.
La Lega ha deciso di ritornare alle origini che tanta fortuna le ha dato, senza rendersi conto che però nel frattempo sono passati 20 anni e che di risultati per il popolo padano non ne ha ottenuto neppure uno.
Grazie al federalismo ora ritornerà l’ICI: ma le tasse, con il federalismo, non dovevano diminuire?
Grazie al federalismo i soldi dovevano rimanere in Lombardia: come mai il governo romano di cui faceva parte la Lega ha risanato il bilancio di Catania che era in perdita di qualche centinaio di milioni di euro e ha diminuito i trasferimenti alla Lombardia?
Gli esempi potrebbero essere molti e tutti a dimostrazione che la Lega ha blaterato tanto senza ottenere nulla.
Anzi no! In questi vent’anni i suoi parlamentari hanno vissuto a Roma, a nostre spese, facendo una gran bella vita come hanno fatto una bella vita tutti i vari presidenti delle società pubbliche, dei membri dei consigli di amministrazione che la Lega ha piazzato in ogni parte d’Italia.
Prima li chiamavano i boiardi di Stato, ora i leghisti li chiamano amministratori pubblici, ma il risultato è che vivono sempre tutti alle nostre spalle.

martedì 15 novembre 2011

La colpa non è mia

Berlusconi è uscito di scena con gli insulti della folla.
Personalmente non siamo mai stati d’accordo con la folla che il giorno prima inneggia ad una persona e il giorno dopo sputa in faccia al precedente leader.
Abbiamo apprezzato chi ha suonato e cantato “l’alleluia”, quando hanno avuto la certezza che Berlusconi aveva dato le dimissioni, dando atto del suo fallimento politico.
In tutti questi anni che cosa è riuscito a dare Berlusconi all’Italia: aveva promesso minori tasse ma le ha aumentate, aveva promesso milioni di posti di lavoro e invece li ha diminuiti, aveva promesso il benessere ma la gente è più povera e l’elenco potrebbe continuare.
Una delle maggiori colpe di Berlusconi è quella di aver sempre dato la colpa di quanto accadeva a chi aveva governato prima di lui.
Se esiste una scienza esatta questa è la statistica che fornisce dei dati che sono inoppugnabili: in Italia i Presidenti del Consiglio che hanno più a lungo governato sono:

Benito Mussolini per giorni 7.572
Silvio Berlusconi per giorni 3.337
Giulio Andreotti per giorni 2.679
Alcide De Gasperi per giorni 2.548
Aldo Moro per giorni 2.247
Amintore Fanfani per giorni 1.652
Romano Prodi per giorni 1.608
Bettino Craxi per giorni 1.321

Berlusconi ha governato per quasi 10 anni: come fa ad affermare che l’attuale situazione è colpa degli altri e che il debito pubblico è stato fatto dagli altri?
Come fa ad affermare che la crisi è colpa di chi ha governato prima di lui?
Berlusconi dovrebbe dire che cosa è riuscito a fare.
Andreotti, De Gasperi, Moro, Fanfani, Prodi e Craxi hanno fatto molto, e hanno fatto crescere l’Italia.
Berlusconi è in grado di fornire l’elenco di cose concrete che il suo governo ha realizzato?
Attendiamo questo elenco dopo di che cambieremo il ns giudizio nei confronti del Cavaliere.

domenica 6 novembre 2011

DELLA SERIE:" .......E IO PAGO!!!!"

In questi giorni di estrema difficoltà economica per tutti ritorna il ritornello che bisogna ridurre i “costi della politica”.
L’unico costo della politica che il nostro parlamento ha ridotto è quello del numero dei consiglieri provinciali e comunali (a Busto si è passati da 30 consiglieri a 24) e del loro gettone di presenza che ammonta a circa € 30,00 netti per ogni seduta che mediamente dura almeno 3 ore, se non di più.
Gli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali ovviamente sono rimasti al palo, a parte una piccola riduzione di pura facciata.
A titolo di esempio il costo mensile di un parlamentare è pari al costo annuale di tutto il consiglio comunale di Busto Arsizio!
Dobbiamo dare atto che il tentativo da parte del Parlamento di ridurre le indennità e privilegi dei suoi parlamentari è già stato fatto in passato, ma è naufragato miseramente.
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.
Ecco com'è finita:
• Presenti 525
• Votanti 520
• Astenuti 5
• Maggioranza 261
• Hanno votato sì 22
• Hanno votato no 498).

I 22 sono: BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DI STANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI, MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA,
SCILIPOTI e ZAZZERA.

Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera: “Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato,che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l'anno.
OVVIAMENTE non ne hanno dato notizia né radio, né giornali, né Tv!

venerdì 4 novembre 2011

IL PENDOLO

Dopo anni durante i quali il famoso pendolo della politica è rimasto immobile e sembrava quasi essere stato inchiodato, sembra che qualche cosa si stia muovendo come se il chiodo sia stato tolto e il pendolo incominci nuovamente a muoversi.
Questo è dimostrato dal fatto che ben 6 parlamentari del PDL tra cui anche dei pezzi grossi, tra i quali anche la fedelissima senatrice Bartolini, che tante volte abbiamo visto in televisione in passato, hanno espresso il loro dissenso nei confronti del loro imperatore.
Non solo, altri due parlamentari del PDL sono passati all’UDC.
Si potrebbe sostenere che quando la barca affonda i topi scappano.
Come mi ero arrabbiato nei confronti di quei parlamentari che dal PD sono passati in altri partiti, così oggi mi arrabbio perché non è possibile che un parlamentare eletto in un partito (e solo grazie a quel partito), decida di passare ad altra formazione politica per avere il “cadreghino” assicurato alle prossime elezioni: è’ una vergogna che deve avere fine!
Mi auguro che vi sia qualcuno che proponga una legge che impedisca questi cambi di casacca, che sono indecenti ed immorali.

giovedì 27 ottobre 2011

Quando lo dico io!

Un noto comico ha fatto la sua fortuna con la frase: “quando lo dico io!”.
Sembra che ora questo comico abbia un concorrente altrettanto valido: il Ministro Bossi. Infatti il Senatùr, come viene chiamato dai suoi supporter Umberto Bossi, ha affermato che si andrà a votare “quando lo dirà lui”, precisando che “il coltello dalla parte del manico ce l’ha lui”.
Più esplicito do così Bossi non poteva essere e ora Berlusconi ha solo due possibilità:
- continuare a subire il ricatto della Lega, dimostrando che effettivamente il vero padrone del Governo è Bossi;
- dimostrare che il capo è lui, e mettere “a cuccia” Bossi.
Nei prossimi giorni vedremo chi dei due prevarrà.
Quello che è certo è che l’unica parte che sta subendo gravi danni è l’Italia, che continua a fare figuracce all’estero, ha i conti in disordine, non è in grado di fare un programma per il proprio sviluppo.

giovedì 20 ottobre 2011

Il dito medio di Bossi

Ormai Bossi si esprime in due modi: o usa il dito medio o manda tutti a “fa un culo”.
È un nuovo modo di fare politica che piace a molti perché è di facile comprensione e non obbliga la gente a  ragionare.
E ovviamente i ragionamenti possono essere fatti solo da chi ha cervello per cui chi apprezza questo modo di fare politica deve trarre le debite conseguenze.
Le ultime due uscite di Bossi sono significative: ha dato del fascista al sindaco leghista Tosi di Verona ( vedi http://247.libero.it/focus/19669866/0/bossi-prende-tosi-a-badilate-uno-stronzo-poi-dito-medio/) e ha insultato i magistrati di Roma che hanno ordinato la chiusura delle tre sedi dei ministeri che Bossi si è trasferito in quel di Monza.
La Lega sta diventando un fortino dove tutti devono solo obbedire al feudatario che comanda a bacchetta (ma molti si chiedono se sia lui a comandare o se sia la signora che si vede sempre al suo fianco con i capelli lunghi neri).
Per essere cacciati dalla Lega non è necessario lamentarsi ma è sufficiente pensare di non essere d’accordo con il Bossi pensiero.
La Democrazia ha fatto grandi passi in avanti, ma nella Lega sembra essere tutto fermo: o si obbedisce o si muore politicamente.

lunedì 17 ottobre 2011

Delinquenti e vigliacchi.

La manifestazione degli “Indignati” di Roma, ha rischiato di trasformarsi in una tragedia.
Centinaia di delinquenti hanno assaltato e incendiato di tutto; accanendosi anche contro una Madonna di Lourdes e un Crocefisso distruggendoli.
Hanno attentato alla vita di poliziotti e di cittadini lanciando bombe molotov.
La furia di questi soggetti, che non possono essere definiti esseri umani, è stata indescrivibile.
Oltre ad essere dei delinquenti, sono anche dei vigliacchi in quanto si mascherano e dietro l’anonimato compiono gesti inenarrabili.
È il classico caso delle pecore che quando sono da sole si inginocchiano, mentre quando sono in gruppo, nascosti dietro un casco o un passamontagna con in mano una spranga e hanno davanti una persona disarmata, diventano improvvisamente dei forti.
Quel che meraviglia è il fatto che ne siano stati arrestati solo venti.
Dalle immagini televisive, questi soggetti potevano essere circondati ed arrestati. Non solo, prima dell’inizio della manifestazione questi soggetti avevano già il viso coperto da un passamontagna bianco e, avvolti anche da una bandiera della pace, nascondevano dentro gli zaini caschi, spranghe, bottiglie molotov e chi più ne ha ne metta.
Sarebbe stato sufficiente impedire a questi soggetti di avvicinarsi alla manifestazione.
I teppisti vanno emarginati e privati degli strumenti che li rendono forti di fronte ai deboli.
In questi casi la Polizia non deve avere alcuna pietà, il manganello e le manette devono essere usati, questa gentaglia deve essere messa in galera buttando via la chiave.
Questo è il solo modo per far capire a questi teppisti che la legalità esiste e che i beni degli altri devono essere rispettati. Diversamente penseranno di essere dei superman e avranno imitatori da tutte le parti.

giovedì 13 ottobre 2011

Gli sbadigli di Bondi e Bossi

Questa mattina il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha pronunciato la sua autodifesa alla Camera, cercando di convincere i Deputati che quanto accaduto nei giorni scorsi, con la bocciatura di un provvedimento importante come il rendiconto generale dello Stato, era solo un fatto tecnico di scarsa importanza.
Nel suo discorso il Cavaliere ha affrontato il tema delle riforme istituzionali, della riduzione dei parlamentari e dei massimi sistemi, facendo capire, tra le righe, ai suoi parlamentari che se si va alle elezioni le liste sarà lui a scegliere i candidati sicuri, per cui chi gli ha dato contro rimarrà a casa e perderà la succulenta retribuzione mensile da parlamentare.
Il discorso era talmente interessante che, ripreso in diretta televisiva, l’ex ministro Bondi, già Sindaco comunista (del PCI tanto per intenderci) convertitosi in berlusconiano puro) continuava a sbadigliare, imitato anche dal ministro Bossi.
Bondi è sicuramente tra i più fedeli sostenitori di Berlusconi, è un uomo che ha dato tutto per il suo capo quasi ne fosse innamorato ed è stato trattato a pesci in faccia più volte ma, come un martire, ha sopportato tutto; probabilmente anche la sua sopportazione è giunta al limite e i suoi sbadigli parlano da soli.
Domani la Camera voterà la fiducia, Berlusconi otterrà i suoi voti e forse qualcuno anche in più grazie alla campagna acquisti portata avanti anche in questi giorni e, sorridente, andrà in televisione ad affermare che a lui non vi è alternativa.
Intanto l’Italia continua ad essere non solo declassata, ma considerata lo zimbello internazionale: se è questo che vogliono gli italiani già ce l’hanno!
E la Lega cosa fa?
La Lega come al solito è supina, aspetta gli ordini da parte del padrone Silvio e domani voterà tranquillamente la fiducia.
Ma una cosa la Lega l’ha fatta: durante l’intervento in aula la Lega ha richiesto di nuovo il Senato federale!
Finalmente una proposta innovativa, che guarda al futuro, e che permetterà di risolvere i problemi di tutti i disoccupati d’Italia!

martedì 11 ottobre 2011

Busto ha bisogno di opere e non di parole

Il consiglio comunale di Busto si è riunito tre volte, sono state insediate le commissioni consiliari, sono stati nominati gli amministratori delle società parteccipate: tutti atti dovuti che dovevano essere fatti subito dopo le elezioni, ma nella nostra città questi adempimenti sono stati posti in essere con un ritardo di oltre cinquanta giorni rispetto a quanto hanno fatto altre città ben più grandi o più piccole di Busto, come Milano o Gallarate che sono andate al ballottaggio e quindi l’elezione del sindaco è avvenuta quindici giorni più tardi rispetto a Busto.
La differenza che vi è tra Busto e le altre città non è solo quella del ritardo con cui si è proceduto agli adempimenti previsti per legge, ma è dato dalla volontà della maggioranza di “arraffare” tutto quello che si poteva prendere.
Tutto è buono: dalla presidenza di una commissione alla sua vice-presidenza, dal consiglio di amministrazione di una S.p.A. a quello di una S.r.l, l’unica cosa che ha saputo fare la maggioranza, dimostrando di avere una gran fame di potere e di posti, è stata quella di accaparrarsi ogni posto disponibile e di nominare un proprio simpatizzante o consigliere comunale ovunque fosse possibile farlo.
Le nomine sono servite anche per calmare i malumori conseguenti alla non elezione nel consiglio comunale di alcuni esponenti storici del PdL o della Lega. Bisogna anche ricordare che, con il fatto che tutti gli assessori, tranne uno, erano consiglieri comunali, vi è stata una dimissione in massa dei consiglieri eletti per entrare a far parte della giunta, i quali hanno lasciato spazio a coloro che non avevano neppure ricevuto il voto da parte dei cittadini.
Vi è stata una vera e propria sistemazione di gran parte di quelli che i quotidiani locali hanno definito “i trombati”.
Ma quello che lascia maggiormente allibiti sono state le affermazioni fatte dalla maggioranza: nella minoranza non vi è un figura preparata che possa coprire la carica di presidente di una commissione consigliare.
Ben venga questa critica e ne prendiamo atto.
Ci sarebbe piaciuto conoscere quali sono le competenze specifiche, le esperienze, le capacità e la preparazione dei presidenti e vice presidenti che sono stati nominati dalla maggioranza nelle varie commissioni, ma nulla è stato detto in proposito né è stato letto il loro curriculum. Siamo però certi che la preparazione e l’esperienza sicuramente è nelle persone indicate come presidente e vice presidente delle commissioni, e che le nomine non sono state fatte unicamente per “sedare” le lotte intestine tra le varie correnti del PdL piuttosto che della Lega o per sfamare gli appetiti di questa o di quella componente, come i maligni affermano.
Quello che è certo è che Busto ha perso quasi quattro mesi per iniziare nuovamente a funzionare, anche se non a pieno ritmo.
Il lavoro che aspetta tutti è enorme.
Da una parte la maggioranza dovrà dimostrare che il programma che ha posto alla base della recente campagna elettorale e che è stato accolto con grande entusiasmo da parte dei cittadini, tant’è che hanno votato il Sindaco uscente e il suo programma senza necessità neppure di andare al ballottaggio; i cittadini chiedono che questo programma venga realizzato velocemente, perché la città non può più aspettare.
Dall’altra parte l’opposizione avrà un compito altrettanto gravoso perché dovrà dare prova di avere la capacità di essere forza alternativa di governo, dimostrando che la maggioranza, come ha fatto fino adesso, pensa solo ad accaparrarsi dei posti di potere senza pensare alla città.
Il pericolo che vi è in questo periodo è notevole in quanto si passa da una fase pre-elettorale dove l’amministrazione uscente è stata super attiva, cercando di fare in pochi mesi ciò che non aveva realizzato in cinque anni, al cosiddetto “riposo del guerriero” in quanto una volta ottenuto il risultato, chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto e le promesse rimangono tali.
Il bilancio consuntivo dell’anno 2010 che è stato approvato dalla maggioranza ha dimostrato la sua totale incapacità di realizzare quanto si era proposta di fare.
I cittadini non devono lasciarsi condizionare (per non dire “turlupinare”) dal fatto che il bilancio del 2010 ha chiuso con un notevole residuo attivo, in quanto questo non significa che il Comune è stato capace di creare un utile perché un Comune non deve né può avere utili, perché se ciò dovesse accadere, dovrebbe ridurre l’imposizione fiscale perché un Comune non può guadagnare.
Il residuo attivo è la dimostrazione della totale incapacità di una Giunta di spendere i soldi che ha chiesto ai suoi cittadini e questa è una cosa molto grave perché vuol dire che numerosi progetti che erano inseriti nei piani pluriennali delle opere non sono stati realizzati.
I teorici della materia sicuramente avranno “stortato il naso” quando hanno letto il nostro linguaggio non tecnico, ma non ci interessa perché noi vogliamo essere compresi dai nostri lettori, ai quali non interessa il politichese, ma interessano solo i fatti concreti.
Ora vogliamo vedere all’opera i nuovi assessori, verificare se gli stessi hanno le competenze e capacità necessarie per amministrare la nostra città e se dimostreranno di averle, avranno l’apporto costruttivo anche dell’opposizione; se così non dovesse essere, se dimostreranno di non avere la competenza necessaria e di voler occupare solo dei posti, l’opposizione farà il suo lavoro denunciando alla cittadinanza ogni ritardo, ogni manchevolezza, segnalando che quanto non è stato realizzato è dovuto solo alla incapacità della maggioranza di governare.
Questo è il vero compito che spetta all’opposizione, ma è compito anche dei cittadini vigilare sull’attività della Giunta; i cittadini devono smettere di eleggere delle persone e poi aspettare cinque anni per reclamare: se qualcosa non va deve essere detto immediatamente in modo che si possa porvi rimedio e questo è l’invito che facciamo ai cittadini di Busto: uscite dal letargo in cui siete caduti negli ultimi venti anni, rialzate la testa, riappropriatevi della vostra città che merita molto di più rispetto a quello che le è stato dato.
È ora di passare dagli slogan alle realizzazioni e ai fatti concreti.
Diversamente il declino di Busto continuerà con conseguenze sicuramente irreparabili.

venerdì 7 ottobre 2011

Guerra e democrazia

Il 7 ottobre 2001 l’Afganistan veniva bombardato per la prima volta dalle forze alleate che, in risposta all’attentato dell’11 settembre, avevano iniziato la lotta al terrorismo mondiale.
Questa guerra, perché di guerra si tratta, ha avuto costi enormi:
- decine di migliaia di morti tra i civili;
- migliaia di militari morti;
- centinaia di migliaia di feriti;
- solo negli ultimi sei mesi sono morti oltre 1.800 civili
- sono stati spesi oltre 500 miliardi di dollari.
Tutto questo sulla base dello slogan: “esportiamo la democrazia in Afganistan”, ma i risultati ottenuti sono molto scarsi
Al Qaeda è viva e vegeta, anche se ridimensionata; la democrazia in Afganistan è tutta da verificare; le donne che erano e sono trattate ancora come delle schiave.
La domanda che ci si deve porre deve essere: ne è valsa la pena?
Non era forse più opportuno fare una guerra lampo, distruggere i campi dei terroristi e ritornarsene, dando aiuti economici per permettere all’Afghanistan di avviarsi, con i tempi necessari, verso la democrazia?
Pensare di cambiare una mentalità millenaria in pochi anni è una pura utopia.
I Romani 2.000 anni fa ci avevano tentato usando la forza, ma la “pax romana” non ha funzionato in quanto le radici delle popolazioni, come è giusto che sia, sono modificabili solo dopo un secolare percorso e solo per la volontà dei popoli e per loro scelta.
L’esperienza dell’Afghanistan, come tutte le altre e come oggi in Libia, dimostrano che le guerre non portano la pace, ma solo morte e distruzione.

lunedì 3 ottobre 2011

COTA contro BONOMI

Povera Malpensa, si sta trasformando in Calimero (ve lo ricordate il pulcino tutto nero) che terminava lo spot su Carosello con la frase: “tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero!”.
Non solo i Comuni limitrofi all’aeroporto hanno detto no alla terza pista, ma ora Malpensa deve fare i conti anche con la Regione Piemonte che non vuole dare il via libera alla costruzione della terza pista.
Non è compito nostro affermare che la terza pista sia utile o meno, se la stessa costituisca un impatto ambientale insuperabile o meno.
Quello che ci meraviglia è l’atteggiamento del leghista Cota, Presidente della Regione Piemonte, che sta creando problemi al suo amico di partito il leghista Bonomi, Presidente della SEA.
Trent’anni or sono l’amministratore delegato della Società che aveva progettato il nuovo aeroporto di Malpensa in una riunione svoltasi nella storica “Sedes Sapientiae” aveva terminato il suo intervento dicendo: “Questo progetto è il più avanzato che si potesse realizzare oggi. Se i politici locali sono intelligenti lo devono realizzare subito, se non lo faranno lo vedranno comunque realizzato fra trent’anni così come vi è stato presentato, in quanto l’economia non può essere fermata e questa zona ha bisogno un aeroporto come questo!”.
Ebbene quel progetto prevedeva i famosi tre bracci (il terzo è in costruzione), la terza pista, etc…: mai profezia fu così esatta.
Di fronte alle obiezioni ricevute da SEA, Cota ha risposto: “non ho altro da aggiungere: io faccio gli interessi del Piemonte”.
E poi dicono che siamo in un’Italia unita! Evviva i campanili!

venerdì 30 settembre 2011

Grazie Lega

I tagli decisi dall’ultima finanziaria peseranno sui Comuni lombardi per più di un miliardo di euro, con la conseguenza che i Sindaci dovranno tagliare i servizi ai cittadini e dovranno tenere in cassa le risorse per gli investimenti in quanto il patto di stabilità impone ai comuni di avere il pareggio di bilancio e di avere anche i saldi in attivo.
I Comuni lombardi hanno dato sempre dimostrazione di rara serietà tenendo sotto controllo la spesa senza gravare sullo Stato.
I tagli romani costringeranno i Comuni ad applicare l’addizionale o aumentare l’Irpef, gravando sulle tasche dei cittadini che già si trovano in grave difficoltà economica.
Povera Lombardia, alle ultime elezioni ha premiato Berlusconi e la destra ed in cambio ha avuto ben 6 Ministri di grande valenza quali il Ministro degli Interni e quello dell’Industria: il risultato è quello che i Comuni lombardi sono quelli più tartassati.
Ma la Lega non aveva detto che sarebbe andata a Roma a difendere gli interessi del popolo padano?

Grazie Lega

I tagli decisi dall’ultima finanziaria peseranno sui Comuni lombardi per più di un miliardo di euro, con la conseguenza che i Sindaci dovranno tagliare i servizi ai cittadini e dovranno tenere in cassa le risorse per gli investimenti in quanto il patto di stabilità impone ai comuni di avere il pareggio di bilancio e di avere anche i saldi in attivo.
I Comuni lombardi hanno dato sempre dimostrazione di rara serietà tenendo sotto controllo la spesa senza gravare sullo Stato.
I tagli romani costringeranno i Comuni ad applicare l’addizionale o aumentare l’Irpef, gravando sulle tasche dei cittadini che già si trovano in grave difficoltà economica.
Povera Lombardia, alle ultime elezioni ha premiato Berlusconi e la destra ed in cambio ha avuto ben 6 Ministri di grande valenza quali il Ministro degli Interni e quello dell’Industria: il risultato è quello che i Comuni lombardi sono quelli più tartassati.
Ma la Lega non aveva detto che sarebbe andata a Roma a difendere gli interessi del popolo padano?

martedì 27 settembre 2011

Bonelli, un mito

E' mancato Sergio Bonelli.
Da oltre cinquant’anni al primo di ogni mese Tex Willer si presenta con una sua nuova avventura e milioni di persone dal 1948 hanno letto le vignette pubblicate prima dal Bonelli Gianluigi e poi dal figlio Sergio.
Come Salgari fece conoscere miti, usanze e personaggi del lontano Oriente a milioni di persone alla fine dell’800, così la famiglia Bonelli ha fatto conoscere la storia, le usanze, miti e personaggi del lontano Far west a milioni di giovani e meno giovani alla fine del ‘900.
Come non ricordare il numero uno: mano rossa!
La saga di Tex continuerà in quanto l’eredità dei Bonelli è già passata ad altri che da tempo disegnano le vignette che mensilmente vengono pubblicate, ma con la mancanza di Sergio Bonelli ci verrà a mancare parte del nostro passato e forse anche del nostro futuro.
Ogni qualvolta leggeremo una nuova avventura di Tex ci ricorderemo sempre e comunque dei Bonelli che hanno rappresentato e rappresenteranno un mito indelebile nella storia di gran parte di noi.

venerdì 23 settembre 2011

Due mega uffici per un Presidente

Un paio di anni fa Formigoni, Governatore della Lombardia, aveva inaugurato la nuova sede della Regione Lombardia di Via Melchiorre Gioia, si tratta di un grattacielo costato qualche centinaia di milioni di euro, con la sala del Consiglio e della Giunta, giardini pensili, uffici, un piano dedicato al Presidente, parcheggi etc. etc.
Nonostante che il trasferimento degli uffici della Regione si sia ultimato da tempo il Pirellone, dove vi era la vecchia sede, che non è un edificio di piccole dimensioni, sempre di proprietà della Regione, è ancora utilizzato dalla stessa che occupa degli uffici, e tutto il resto è occupato dai consiglieri regionali, dai loro portaborse, dai Partiti etc.
Il Presidente Formigoni ha due mega uffici: uno al Pirellone e uno in Via Melchiorre Gioia.
A Milano ci sono migliaia di sfrattati e un edificio come il Pirellone potrebbe essere destinato a loro, previo il pagamento di un equo canone di locazione.
Per quale motivo la Regione continua a mantenere la proprietà del Pirellone e farne un utilizzo dispendioso, il tutto a carico della collettività?
E’ proprio necessario che i Consiglieri Regionali, i loro portaborse e gli amici degli amici abbiano degli uffici a loro disposizione gratuitamente?
In un periodo in cui si chiedono sacrifici a tutti non sarebbe opportuno che la Regione rinunci al Pirellone, vendendolo o affittandolo ed utilizzi il ricavato per eseguire opere pubbliche necessarie alla collettività?
Ma come sempre le rinunce le devono fare gli altri.
L’attuale finanziaria in corso di approvazione prevede riduzioni per tutti, ma non per i Parlamentari (a parte una piccola riduzione di un 40% su una quota del loro emolumento) e nessuna riduzione per i Consiglieri Regionali.
Perché la Lombardia non segue l’esempio dell’Emilia Romagna, che ha ridotto il numero dei Consiglieri Comunali e ha diminuito anche i loro stipendi?

lunedì 19 settembre 2011

Tre record battuti in un giorno

re record battuti in un giorno!
Più di così il nostro paese non poteva fare.
Ecco i record battuti:
1° - il debito pubblico è salito ad € 1.910.000.000,08 – dieci miliardi in più rispetto al mese di luglio. Praticamente in un mese ci siamo mangiati un quarto della manovra che è appena stata approvata, il che significa che a breve probabilmente dovremmo essere sottoposti ad altre manovre finanziarie con le relative conseguenze;
2° - il livello della tassazione in Italia ha superato il 44% - mai è stato così alto. Ormai stiamo raggiungendo i primissimi posti nella classifica dei paesi più tartassati, con la differenza che negli altri stati i servizi vengono forniti a fronte dell’alta tassazione mentre in Italia si aumentano le tasse ed i servizi diminuiscono.
3° - la disoccupazione giovanile è balzata al 27,6% è tra i livelli più alti della nostra storia.
Onde evitare polemiche da parte di qualcuno i dati che abbiamo sopra citato sono pubblici e non confutabili.
Complimenti a chi è riuscito a fare tanto.

giovedì 15 settembre 2011

La Lega vieta e Fontana obbedisce

In concomitanza con la manovra approvata dalla Camera in via definitiva, i sindaci d’Italia avevano indetto uno sciopero simbolico contro il provvedimento che li penalizza in modo estremo.
A tutte queste manifestazioni i sindaci leghisti, Fontana Sindaco di Varese in testa, avevano sempre partecipato compatti con gli altri loro colleghi, come risulta dalla fotografia.
In Via Bellerio a Milano, sede nazionale della Lega, però è stato deciso di vietare ai sindaci leghisti di partecipare a questa manifestazione.
A parte il segno di democraticità che hanno dimostrato i vertici della Lega con questo divieto, emerge però un problema di carattere politico: può un partito vietare ad un sindaco militante nella Lega, ma eletto dai cittadini, di partecipare ad una manifestazione?
Per chi partecipa vi sarà l’espulsione?
La democrazia è ben altro, la democrazia è poter esprimere il proprio pensiero anche se è in dissenso con gli altri.
Fontana ha immediatamente detto “obbedisco” e contemporaneamente si è dimesso da Presidente dei Sindaci della Lombardia.

martedì 13 settembre 2011

Due minuti e non di più!

Oggi il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si reca a Bruxelles per incontrare il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea al quale vuole spiegare la manovra finanziaria in corso di approvazione alla camera.
Il Presidente Herman Van Rumpuy gli ha però fatto sapere che potrà evitargli solo “due minuti e non di più”.
Domanda: se da Van Rumpuy si fosse recato il Presidente Sarkozy la risposta sarebbe stata sempre “due minuti e non di più” oppure “sono a sua completa disposizione?”.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Questo significa la scarsissima considerazione in cui l’Italia è caduta e con essa anche i suoi rappresentanti.
A fronte di un’affermazione di questo genere qualsiasi altro Presidente del Consiglio avrebbe risposto “grazie ma preferisco andare al bar a prendere un caffè, impiegando sempre due minuti”.
Ma quello che importa non è la risposta di Van Rumpuy, ma è il fatto che con la scusa di questo “improvvisato ed improvviso” incontro, il Presidente del Consiglio ha trovato un mezzo per non presentarsi dai magistrati di Napoli per rendere l’interrogatorio nel procedimento penale che lo vede come parte lesa per l’estorsione compiuta posta in essere nei suoi confronti dal Signor Tarantino.
Il problema è che, prima o poi, l’interrogatorio dovrà esserci e non sempre si potrà organizzare in 24 ore un viaggio a Bruxelles.
Ulteriore domanda: questo viaggio quanto è venuto a costare alla collettività?
Come diceva Totò: “e intanto io pago!”.
PS
Ultime notizie: Van Rumpuy ha dedicato al nostro Presidente del Consiglio quasi un'ora del suo tempo. Gli Italiani ringraziano.

domenica 11 settembre 2011

Sono solo dei pazzi e dei delinquenti

Sono passati 10 anni dalle stragi delle Torri Gemelle a New York e le immagini degli aerei che perforano i grattaceli come se fossero fatti di burro è ancora nelle nostre menti, come le immagini delle persone che si buttavano dagli edifici invasi dalle fiamme prima di crollare, come se fossero dei castelli di sabbia.
E nelle nostre menti sono le moltitudini di persone ridotte alla fame e in uno stato di quasi schiavitù dai talebani in Afganistan.
Affermare che tutto questo viene fatto per la religione vuol dire mentire in modo spudorato: Dio non vuole la morte o la sofferenza dei suoi figli,!
Chi commette simili delitti devono essere chiamati in un solo modo: pazzo e criminale, tutto il resto sono scuse che non devono neppure entrare nella discussione.
Quando si mettono delle bombe nei luoghi di culto, anche della propria religione e si assassinano donne e bambini, si è solo dei pazzi criminali e come tale devono essere combattuti.
Il fanatismo religioso ha rappresentato per secoli il paravento per compiere delle nefandezze, ma questo poteva essere qualche secolo fa quando le persone erano nell’ignoranza più assoluta ed era facile manovrare le loro menti, il mondo fortunatamente è cambiato ed oggi queste scuse non reggono più.
Fatti come quelli dell’undici settembre del 2001 devono essere trattati solo come reati, e non come qualcuno ancora oggi fa assimilandoli alla Religione che è ben altro, in quanto non esiste Religione che possa tollerare il fanatismo o l'omicidio.

venerdì 9 settembre 2011

Libero attacca il Cardinale Tettamanzi

In un articolo di Libero dell’8 settembre 2011 il giornale del grande giornalista Sallusti pone in essere un attacco ingiustificato al Cardinale Dionigi Tettamanzi, e questo nel giorno in cui il Cardinale si congeda dalla sua Milano.
L’articolo titola: “Il Pd perde il suo sponsor, il Cardinale Tettamanzi”.
Pubblicare un simile articolo significa non avere capito nulla del Cardinale Tettamanzi, di quanto lui ha fatto per la collettività lombarda, dei suoi interventi tra i quali ricordiamo il fondo per le famiglie che ha permesso di salvare dalla povertà migliaia di persone.
Attacchi di questo genere sono giustificati solo da una miopia politica ed intellettuale oltre che da un cieco odio nei confronti di tutti coloro che non la pensano come loro.
Simili articoli fanno rimpiangere la censura, che ne avrebbe vietata la pubblicazione perché offendono la dignità umana.

martedì 6 settembre 2011

Spese inutili a carico di tutti.

Il 26 AGOSTO ore 11,00 che si trovava a San Fruttuoso di Camogli ha potuto assistere al "RADUNO NAUTICO PADANO ".
I bagnanti presenti hanno potuto vedere un battello con a bordo alcune persone che sventolavano festanti le bandiere padane.
Fin qui nulla da dire, ci mancherebbe!

Il problema è che il battello e le barche padane erano scortate da una PILOTINA della POLIZIA, una dei CARABINIERI, un GOMMONE della CAPITANERIA di porto ed uno della GUARDIA COSTIERA, come si può verificare dalle foto poste in calce al presente post.

I bagnanti maliziosi si posti alcune domande per le quali attendono una risposta:
Questi mezzi PUBBLICI quanta Benzina hanno consumato ?
Quanti Uomini sono rimasti impegnati per accompagnare un centinaio di Leghisti ?
Questi mezzi NON POTEVANO ESSERE a PATTUGLIARE IL MARE DA UN'ALTRA PARTE ?
Chi ha pagato il tutto?

Sempre i bagnanti si sono chiesti: come mai vi era tanta Forza Pubblica?
Da una ricerca fatta su internet i soliti bagnanti hanno scoperto che si trattava del RADUNO NAUTICO PADANO al quale avrebbe dovuto partecipare anche il Ministro BOSSI che, impedito dalla caduta dal letto, è stato rimpiazzato dal Figlio (" IL TROTA "); inoltre era presente anche il noto VELISTA On. CASTELLI, che essendo anche sub, si è immerso per portare la corona (si presume padana) al CRISTO degli ABISSI.
Ecco come vengono spesi spendono i soldi dei contribuenti!
E questo in un momento in cui si sta approvando un’altra finanziaria “lacrime e sangue” non sarebbe opportuno evitare spese inutili.
Come sempre vale il principio evangelico: fate quello che dicono, ma non quello che faccio.



mercoledì 24 agosto 2011

Diversamente giovani

Anche l’estate 2011 è arrivata e il solleone la fa da padrone.
La nostra città, come avviene ormai da circa vent’anni, ha organizzato le manifestazioni del giovedì sera, il tutto grazie al contributo fondamentale dei commercianti del centro, che sacrificano una sera alla settimana sapendo che spesso la gente entra nei loro negozi solo per prendersi un po’ di fresco senza acquistare nulla.
Il sacrificio però viene fatto sulla base del noto principio: la pubblicità è l’anima del commercio!
Quello che è certo è che, a parte questa opportunità, a Busto ben poco viene offerto ai cittadini e il tutto rallenta in modo drammatico durante il mese di agosto, senza tenere presente che, a causa della crisi economica, il numero delle famiglie che non possono permettersi di trascorrere anche solo pochi giorni in luoghi di villeggiatura aumenta sempre più, con la conseguenza che la città dovrebbe offrire una molteplicità di manifestazioni per permettere ai nostri concittadini di svagarsi e trascorrere piacevolmente qualche serata.

venerdì 19 agosto 2011

Erano 11 giovani e forti!

La manovra da 45 miliardi di Euro ha incontrato un grande successo alla sua prima presentazione in aula al senato: ben undici senatori su 315 erano presenti! Oltre al presidente di turno Chiti (che era obbligato ad essere presente…), erano in aula quattro esponenti pidiellini: Giacomo Santini, Paolo Barelli, Cinzia Bonfrisco e Raffaele Fantetti; tre del Pd, Mariangela Bastico, Lionello Cosentino e Carlo Pegorer; due dell’Idv, Stefano Pedica e Luigi Li Gotti, e una senatrice del Terzo Polo, Maria Ida Germontani.
La domanda sorge spontanea: dov’era tutti gli altri 304 senatori?
I maligni diranno subito: tutti al mare a prendere il sole!
Non è vero: erano tutti a casa a studiare la manovra per poterla migliorare e andare in contro alle esigenze degli Italiani che li hanno votati, questa è la verità!
Anche i ministri non sono andati in ferie e sono a casa a lavorare per il Popolo, basta guardare il ministro Calderoli: la splendida abbronzatura che ha non se l’è fatta al mara o in montagna, ma grazie alla lampada che ha sulla sua scrivania dove si trovano tutte le carte della finanziaria che deve studiare al buio dello studio di casa dover si è rinchiuso per trovare dei miglioramenti alla manovra proposta dal suo amico Tremonti.
Molti si chiedono perché i grandi capi si vedono so0lo in immagini di repertorio e non dal vivo, anche per loro la risposta è la stessa: tutti a casa a lavorare e per non perdere tempo mandano le interviste registrate.
È solo il popolo che è in ferie, al mare o ai monti, i nostri amati parlamentari sono tutti al lavoro, compresi quelli Varesini: nessun senatore di questa zona era presente in aula!

mercoledì 27 luglio 2011

Lacrime di coccodrillo

I recenti tragici fatti verificatisi nei giorni scorsi in Norvegia anziché far meditare sul comportamento di pazzi criminali che spingono all’odio tra le persone, sembra che faccia rinvigorire il desiderio dello scontro frontale.
L’europarlamentare Borghezio, noto per le sue affermazioni che definire razziste è dire poco, ha buttato benzina sul fuoco affermando che in quanto ha scritto l’autore delle stragi in Norvegia nel suo documento politico di oltre 1500 pagine pubblicato su Web, vi sono tante “sacrosante verità”.
L’unica cosa che Borghezio non condivide del comportamento del Norvegese è l’utilizzo della violenza…!
Ciò che dimentica Borghezio è che le parole “sono tagliano più della spada” e che dalle parole poi si passa quasi sempre ai fatti.
Quello che lascia perplessi è che tutte le volte che Borghezio esce con affermazioni di questo genere e anche più gravi, tutte le prendono come delle “carnevalate”, senza rendersi conto che vi è una parte della popolazione che si lascia convincere da queste frasi e applaude Borghezio, dimostrando di essere d’accordo con le sue idee.
Quanto successo in Norvegia dove questo fondamentalista cristiano ha ucciso oltre 70 persone tra le quali la gran parte erano ragazzi giovanissimi, dimostra che il fondamentalismo esiste da tutte le parti: esiste il fondamentalismo islamico, quello cristiano e chi più ne ha ne metta.
Quando vi è un fondamentalismo, vi è collegato automaticamente un velo di morte che nessuno riesce a strappare.
Avere soggetti che rappresentano l’Italia in Europa come Borghezio, con le sue affermazioni, con i suoi gesti plateali fatti anche al Parlamento Europeo (dove spesso è imitato anche da suoi colleghi di partito) certamente porta solo discredito alla nostra Nazione e questo anche se poi Borghezio ha dichiarazio di volersi scusare con le famiglie dei ragazzi norvegesi morti: le solite lacrime di coccodrillo.!

martedì 26 luglio 2011

Lacrime amare

L’allergia è quanto di peggio può colpire una persona, ed una delle allergie più frequenti è sicuramente quella dell’ambrosia, che colpisce un grande numero di persone che è in costante crescita in quanto se ne può essere colpiti improvvisamente, pur non avendo mai avuto in precedenza questa allergia.
Chi purtroppo è tormentato dall’ambrosia soffre tremendamente, nonostante i medicamenti che può assumere.
L’unico mezzo per combattere questa allergia è quello radicale di impedire alla pianta dell’ambrosia di crescere e su questo argomento da anni, ogni settembre si scatena la polemica.
Noi vogliamo farla sorgere un mese prima e ci chiediamo se il nostro Sindaco in collegamento con i suoi colleghi confinanti, ha concordato il taglio dell’ambrosia in modo di impedirne la fioritura.
L’anno scorso vi era un luogo che era considerato un vivaio dell’ambrosia: il cantiere dell’erigendo pala ghiaccio ed anche oggi si vede che vi è cresciuta molta erba e ci auguriamo che non si tratti di ambrosia.
Ogni anno il Sindaco e l’Assessore alla partita ci tranquillizzano affermando di aver fatto il possibile, ma nonostante ciò il numero delle persone che soffrono per l’ambrosia aumenta sempre di più.
Speriamo che questo sia l’anno buono e che le promesse vengano mantenute!

mercoledì 20 luglio 2011

La legge dei NO

E’ stata approvata dalla Camera dei deputati la norma relativa al testamento biologico.
In molti l’hanno definita la legge dei “NO” in quanto non si ascolta la volontà del paziente, non si indicano trattamenti sanitari ma solo quelli terapeutici, non si può scegliere il medico di fiducia, non si può tutelare il minore dal rischio che un genitore gli fornisca un trattamento sanitario essenziale in nome della sua ideologia o religione, il convivente non può essere nominato fiduciario, non può essere indicata neppure l’assistenza religiosa.
Quello che veniva chiesto con i cento emendamenti presentati dal Partito Democratico alla proposta di legge della maggioranza era il desiderio di non lasciare nessuno solo di fronte alla morte, di rispettare la volontà del paziente valorizzando la relazione di fiducia tra il medico, i famigliari ed il paziente.
La maggioranza è andati avanti come un rullo compressore, l’importante era “far finta” di tutelare la vita, anche se poi concretamente la vita viene massacrata e questo è dimostrato dalle ultime norme finanziarie che hanno aumentato i tagli per la sanità, aumentato i ticket per le ricette mediche, impedendo di fatto alle classi meno abbienti di potersi curare in modo, ci sia concesso, “umano”.
La maggioranza sostiene a parole la tutela della vita umana, ma poi nega finanziamenti e risorse per la tutela della vita umana.
In questo modo si è andata ad approvare una norma che fa capire quanto la politica, o meglio una parte della politica, sia lontana, molto lontana dalle sofferenze di tante persone.
Si è cercato di far passare che in Parlamento vi fosse la lotta tra chi voleva salvare la vita e chi era per l’eutanasia: nulla di più errato, quello che si voleva era il rispetto dell’autodeterminazione di ciascuno sulla nutrizione artificiale, mentre la maggioranza ha mistificato il tutto facendo credere che si volesse far morire le persone per fame e per sete.

venerdì 15 luglio 2011

Siamo col sedere per terra!

Le vicende della finanziaria hanno suscitato in me una grande preoccupazione in quanto non è mai successo in Italia, ma probabilmente nel Mondo, che una finanziaria venga approvata praticamente in 48 ore senza che l’opposizione faccia le barricate, anzi dando una mano alla maggioranza nel non fare ostruzionismo, che è l’unica arma che ha l’opposizione.
Questo deve preoccupare tutti perché significa.
Vi è chi sostiene che vi è stato un incontro a livello ristretto tra i leader della maggioranza e dell’opposizione, ai quali è stata rappresentata la situazione di estrema difficoltà in cui si trova l’Italia.
Da tempo sostengo che il bilancio dell’Italia è “taroccato” come era quello della Grecia, ma questa osservazione non la faccio per puro spirito di critica in quanto i miei pochi risparmi diventerebbero carta straccia nel momento stesso in cui quello che penso dovesse verificarsi verità, per cui “tifo” perché il bilancio sia reale.
Quella che è stata approvata è una finanziaria pesantissima, si tratta di ben 140.000 miliardi delle vecchie lire. Neppure le finanziarie di triste memoria di Prodi nel 1996 e qualche anno prima da Amato e Ciampi, avevano raggiunto cifre di questo genere, anzi tutte e tutte e tre queste finanziarie messe assieme non arrivavano ad un importo così alto.
Questo significa che i conti sono fuori controllo e che tutti dobbiamo preoccuparci e rimboccare le maniche preparandoci per un futuro che probabilmente sarà veramente di lacrime e sangue.
Spero di sbagliarmi. Sarà la storia a dire qual è la verità, a dire se qualcuno ha mentito sui conti dell’Italia oppure no.

martedì 12 luglio 2011

Riducono lo stipendio degli altri!

La finanziaria prevede finalmente un intervento concreto per la riduzione delle spese della politica: lo stipendio base dei parlamentari sarà dimezzato.
Il problema è che il dimezzamento varrà per chi verrà, ma non per gli attuali parlamentari, sulla base del principio: lo stipendio è mio e me lo tengo tutto, ma lo riduco a chi verrà domani.
Il che non è un bel modo di comportarsi, ma piuttosto che nulla va bene anche questo.
Il problema sarà vedere se questa norma sarà mantenuta nella finanziaria e se quelli che arriveranno fra due anni, saranno disposti ad accettare tale riduzione e non modifichino la legge aumentandosi di nuovo lo stipendio.
In ogni caso non viene toccato è il cosiddetto vitalizio. E già per le normali persone si chiama pensione loro lo chiamano vitalizio per cui è soggetto ad una serie di garanzie che noi poveri mortali manco ci immaginiamo.
La realtà però è che la riduzione del 50% dello stipendio base è ben poca cosa rispetto a tutto il resto che è collegato allo stipendio di un parlamentare, tutti i vantaggi che gli stessi hanno, i gettoni di presenza, i rimborsi spese, la possibilità di entrare gratis dappertutto, il fatto di avere un parrucchiere a disposizione per pochi euro, ecc. ecc.
Ma comunque, come abbiamo già detto, “piuttosto che niente è meglio piuttosto” e quindi venga anche questa proposta, ora non dobbiamo fare altro che attendere i parlamentari al voto e verificare che cosa gli stessi faranno.
Solo dopo l’approvazione di questa norma potremo dire che finalmente si è iniziata la via della riduzione del costo della politica.

mercoledì 6 luglio 2011

Fuori di melone.

La finanziaria licenziata dal Governo dimostra che c’è qualcuno che pensa veramente che gli Italiani siano tutti fessi.
A parte la norma che poi sembra sia stata ritirata, che prevede la non esecuzione della sentenza che riguarda la causa tra Berlusconi e De Benedetti relativa al fatto che il Cavaliere aveva corrotto dei giudici, e questo alla faccia di tutti gli Italiani che vengono condannati e si trovano a pagare perché la norma prevede che le sentenze di I° grado siano provvisoriamente esecutive. Ma lui no, lui è al di sopra di tutto e di tutti e quindi si fa le leggi per conto suo.
Il bello è che nessuno si è assunto la paternità di questa norma e nessuno dei ministri l’aveva letta nella proposta della finanziaria.
Quello però che lascia ulteriormente perplessi è il comportamento della Lega: dove erano i ministri della Lega quando veniva discussa questa finanziaria al consiglio dei ministri? Erano forse in bagno?
Ma a parte questo quello che lascia ancor più allibiti sono le piccole cose.
Lo sanno gli Italiani (quelli del famoso Bot - people) titolari di un deposito titoli, che anziché pagare un bollo di 32 euro, ne dovranno pagare € 120 per il 2011 e dall’anno prossimo per chi ha un deposito titoli superiore ad € 50.000 ne pagherà ben 380 euro all’anno?
Con gli interessi che danno ora i buoni del tesoro, probabilmente la tassa di € 380 coprirà abbondantemente gli interessi che uno percepisce. E poi dicono che le mani nelle tasche dei cittadini non le hanno messe: infatti non le hanno messe nelle tasche, le hanno messe nel portafoglio, all’interno dei pantaloni, all’interno delle gonne e chi più ne ha ne metta, insomma dove c’è la possibilità di trovare qualcosa da “portar via” ai cittadini lo stanno facendo.
Questo prova ancora una volta di più che stanno raschiando il barile, ma quello che si trova ormai sono solo schegge di legno e nient’altro.
Gli Italiani cosa faranno? Continueranno a pagare dando la colpa al Governo Prodi che aveva lasciato un bilancio perfettamente in pareggio?
Questo bollo altro non è che una patrimoniale mascherata che il buon Tremonti, netto oppositore della patrimoniale, che oggi la impone a tutti i ceti, ivi compresi quelli che dopo una vita di lavoro hanno risparmiato qualche migliaia di euro in buoni del tesoro.

venerdì 1 luglio 2011

Una Senatrice chiarisce il suo stipendio

Una senatrice di cui non conosciamo il nome ha fornito alcune precisazioni in merito allo stipendio che riceve da parlamentare e chiarisce la questione dei privilegi.
Ritengo utile, ad integrazione di un post che avevo pubblicato tempo fa, pubblicare integralmente quanto affermato.
Non ho dubbi sulla veridicità di quanto scritto dalla Senatrice, rilevo che in ogni caso lo stipendio ed "ammenicoli vari" non sono "bruscoli".
Poiché un nostro lettore (attento e critico) dei miei post mi segnala che non ho scritto nulla sui costi della politica, rilevo che l'unca uno dei pochissimi interventi che il nostro Governo ha fatto sul punto è stato quello di ridurre il numero dei consiglieri comunali, che percepiscono un gettone di poche decine di Euro per ogni consiglio al quale partecipano, che dura anche oltre quattro ore, mentre il numero dei Parlamentari rimane sempre lo stesso.
Probabilmente gli stipendi di 5 Parlamentari sono più alti delle centinaia di consiglieri comunali che oggi siedono nei consigli comunali in meno rispetto al passato.
Ecco il testo, ai lettori ogni commento:

"Riceviamo contributi divisi in tre voci: indennità, rimborsi forfettari, contributo per gli assistenti.
Il tutto fa circa 15.000 euro tassati (dati senato, alla camera le cifre sono più basse), la mia ultima indennità ad esempio è di 5.100 euro e le competenze accessorie sono di euro 6.900, di questi io ne verso 2.700 al PD, ma questi sono fatti che non interessano l'opinione pubblica.
L'indennità aggiuntiva come Segretario di 1° commissione è di 415,52 euro lordi a cui vanno tolti 178,24 euro di imposta, per un totale netto di 237,28 euro al mese. Non è affatto vero quindi che è tutto esentasse.
L'auto blu ce l'hanno solo i ministri e pochi altri.
Le spese di viaggio per raggiungere il Senato (treno o aereo) sono a carico dell'amministrazione, mentre sono a totale carico del parlamentare i taxi o altri mezzi propri.
Le spese telefoniche (compresi gli apparecchi cellulari) sono a carico del parlamentare, ad esclusione del telefono fisso presente in ogni ufficio.
Cinema, teatri, bus e metropolitane, francobolli, palestre li pago regolarmente al bisogno come tutti gli altri cittadini.
Per non parlare di piscine e le altre balle ivi contenute ( ambasciate gratis?). I Parlamentari non accedono agli aerei di Stato.
Ristoranti: all'interno del senato c'è un economico ristorante per i parlamentari: un pasto medio ci costa 10 euro come in tutte le mense del mondo
Tutti gli altri ristoranti sono a carico nostro.
Gli assistenti, ormai da anni, per poter accedere ai palazzi del Senato devono avere apposito tesserino identificativo dalla questura del senato che viene rilasciato previa consegna della documentazione che attesti la regolare assunzione. Per quanto mi riguarda, io ho 2 assistenti e non sono miei parenti, anzi: è assolutamente vietato fare contratti a parenti e familiari vari, i nostri contratti con i collaboratori sono soggetti a ispezioni INPS, ce n'è appena stata una.
Per le spese sanitarie, su base volontaria e pagando abbiamo una mutua integrativa e per ogni prestazione sanitaria paghiamo un ticket del 20% sulla base di un tariffario pubblico piuttosto rigido e con limiti quantitativi chiarissimi, esattamente come tante casse di professionisti o altre tipologie di lavoratori.
Non mi risulta di avere polizze infortuni o vita in essere a carico del Senato.
Ho sottoscritto fin dal primo anno la liberatoria del Senato per rendere pubblici i miei dati fiscali.
Ho dimenticato di dire che tra le inesattezze di quel documento (che sottolineo essere "anonimo") c'è anche che abbiamo una pensione dopo 35 mesi, mentre è dopo 5 anni. Inoltre nelle cifre citate a caso si confonde netto e lordo.
Lo scorso dicembre ci siamo tolti 1000 euro al mese con apposito decreto, mentre lì si dice la sciocchezza che ce lo siamo aumentati con una cosa "nascosta nei verbali".
Tutti questi dati, la legge che fissa i nostri emolumenti ecc, sono leggibili da tutti sul sito del Senato e stupisce che gli appassionati blogger non lo consultino.
Spiace che girino queste cose perché molti interventi di "moralizzazione" sono stati fatti dal centrosinistra e oggi la situazione è molto diversa da vent'anni fa. Spiace inoltre perché, così facendo e assecondando una generica antipolitica, si coprono gli scandali veri e i veri privilegi. Ad esempio non si cita quello che giustamente dovrebbe fare indignare e sono le nostre pensioni: nessuna integrativa al mondo garantisce simili rendimenti, in altre parole non c'è proporzione tra quello che versiamo e quello che prendiamo. Proprio ieri mattina Bersani ha annunciato una proposta di legge per allinearle a quelle degli altri. Non solo : non si sa che da due anni giacciono le proposte del PD per dimezzare il numero dei parlamentari e per la soppressione di tutti gli enti intermedi. Inoltre, come hanno dimostrato molti scandali venuti alla luce con affitti e ristrutturazioni d'oro si sono sperperati fondi pubblici e così pure con una pletora di dipendenti. Per non parlare di grandi opere, protezione civile ecc.
Spero di essere stata esaustiva. Mi vien da dire: Fallo girare!"

giovedì 30 giugno 2011

Ritengono che siamo tutti dei cretini!

La manovra finanziaria in via di approvazione è la classica dimostrazione di quanto furbi siano i nostri governanti e in quale considerazione ci tengono.
Si tratta di una manovra finanziaria molto pesante che prevede sacrifici per gli Italiani per oltre 47 miliardi di euro (90.000 miliardi delle vecchie lire) da distribuire tra il 2011 e il 2014.
Tutti sappiamo che la legislatura terminerà nel 2013 e, guarda caso, Tremonti e il Cavaliere hanno pensato bene che questa manovra finanziaria dovrà gravare esclusivamente su chi arriverà al governo dopo tale data.
Infatti per quest’anno è prevista una manovra "soft" per il 2011 e il 2012 (e quindi riguarderà questo governo), mentre per il 2013 e il 2014 vi sarà la bastonata con la vera manovra e la colpa ricadrà solo su chi vinverà le prossime elezioni politiche.
Si tratta di una manovra finanziaria molto più gravosa di quella che era stata fatta quando l’Italia era all’orlo della bancarotta e i nostri primi ministri (Amato e Ciampi) con la cenere sul capo andavano per chiedere aiuto finanziario agli altri Stati.
Questo è un modo scorretto di agire in quanto se l’Italia, come molti ritengono, si trova in grave difficoltà economica, i nostri governanti hanno il dovere di dirlo e di procedere con le manovre correttive necessarie, ma hanno anche l’obbligo di spiegarci perché si è arrivati a questo punto, dopo anni che ci sentiamo dire che l’Italia va benissimo, che non vi sono problemi economici, che l’Italia è uscita per prima dalla crisi, quando poi tutti i dati economici sono negativi a partire dalla crescita del PIL, che è solo dell’1% scarso rispetto al quasi 4% della Germania e al 3% della Francia.
I Tedeschi e i Francesi sono forse dei marziani o siamo noi governati da poveri diavoli incapaci di gestire il nostro bilancio.

mercoledì 29 giugno 2011

Il primo Consiglio comunale

A mezzanotte inoltrata è terminato il primo Consiglio comunale della città di Busto Arsizio che vede il Sindaco Farioli al suo secondo mandato.
Per i primi incarichi, la maggioranza si è presa tutto quello che c’era da prendere, nessuna concessione è stata fatta alla minoranza, e questo era nelle previsioni.
Quello che non era nelle previsioni è stato il fatto che, con un gesto che politicamente ha la sua rilevanza, 4 consiglieri della Lega (gli altri due erano assenti giustificati) non hanno ritirato la scheda per la votazione e quindi sono risultati assenti dalla votazione per la nomina del Presidente del Consiglio e questo non ha permesso all’Avv. Cornacchia di essere eletto alla prima votazione come presidente del Consiglio.
Passati pochi secondi dalla prima votazione, i consiglieri della Lega hanno cambiato il loro atteggiamento ed  hanno partecipato alla votazione che ha dato esito positivo per l’Avv. Cornacchia, al quale facciamo i nostri migliori auguri per il suo importante incarico.
Il teatrino della politica sembra aver terminato la prima fase che è durata cinquanta giorni durante i quali se ne sono viste e sentite di tutti i colori: chi minacciava di uscire dal PdL per formare un gruppo autonomo, chi minacciava di votare contro le scelte del proprio partito, chi minacciava di rompere le alleanze se non gli fossero state riconosciute le varie presidenze ecc. ecc.
In questi cinquanta giorni nessuno della maggioranza ha mai parlato delle necessità della nostra città, il problema era solo quello dell’accaparramento dei posti disponibili
Solitamente un sindaco annuncia il programma dei suoi primi 100 giorni di amministrazione dopo la sua elezione, Farioli ora ne ha a disposizione solo 50 perché gli altri li ha dedicati a sopire gli appetiti del suo partito e quelli della Lega, ma il problema è che nessuno ha mai saputo quale è il suo programma per questi primi 100 giorni.
Se il buon giorno viene dal mattino, non sarà certamente un buon giorno.