sabato 30 ottobre 2010

Riflessioni sul Bunga Bunga

Il caso Ruby, la minorenne marocchina che è stata coinvolta in “incontri” presso la villa del Cavaliere, fa sorgere nuovamente alcuni seri problemi politici e morali, al di fuori del gossip nel quale alcuni giornali di proprietà del Cavaliere hanno spinto la notizia (oggi uno di questi intitola la prima pagina “Berlusconi fa il Bunga Bunga a Fini”!).

venerdì 29 ottobre 2010

Licenzio anch’io. No tu no!

L’intervista rilasciata da Marchionne alla trasmissione “Che tempo che fa” ha aperto, come era prevedibile, un ampio dibattito.
Il tema trattato, il lavoro, non può che suscitare interesse e critiche.
Quello che ci ha lasciato perplessi è il fatto che alcune critiche provengono da persone che probabilmente non hanno visto l’intervista in quanto Marchionne ha affermato:
1) la Fiat in Italia crea perdite e l’utile è creato solo all’estero.
2) Di essere disponibile ad alzare gli stipendi se aumenta la produttività;
3) la Fiat deve rimanere in Italia;
4) quando ci sono le partite di calcio il 50% dei dipendenti si ammala.
Sono tutte di affermazioni condivisibili.

martedì 26 ottobre 2010

Il decadimento di Busto Arsizio dall’80 in poi!

Il progresso sociale di qualsiasi collettività lo si misura anche dal grado di cultura che la stessa è riuscita a raggiungere.
La cultura è una parola piena di significato, che può essere valutata sotto plurimi aspetti.
Una collettività dove la cultura è in evoluzione, è anche una collettività che sotto tutti gli altri profili ha la stessa, se non maggiore, evoluzione.
Quando Busto ha avuto il suo massimo fulgore? Lo ha avuto negli anni ’60 e ’70 nel corso dei quali vi è stato un notevole incremento della popolazione, grazie anche all’immigrazione l’economia ha raggiunto livelli eccezionali e forse irripetibili, nel campo sportivo avevamo la Pro Patria che era in serie A, la squadra di pallacanestro aveva raggiunto livelli molto alti e gli esempi possono essere molteplici.

domenica 24 ottobre 2010

I Deputati hanno votato per l'abolizione del loro vitalizio: ecco com'è andata a finire.

IL giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire:
Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
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Non ne hanno datto notizia ne radio, ne giornali, ne Tv OVVIAMENTE. 

http://www.antonioborghesi.it/index.php?tion=com_content&task=view&id=314&Itemid=35

sabato 23 ottobre 2010

Tutti dal gommista

Fortunatamente abitiamo in Provincia di Varese dove l’Assessore ai trasporti non ha ancora assunto il provvedimento del suo omologo di Milano.
Ci riferiamo al provvedimento con il quale l’Assessore De Nicola ha emanato un’ordinanza che obbliga chi percorrerà dal 15/11/2010 al 31/3/2011 le strade gestite dalla Provincia di Milano a dotare le proprie autovetture di gomme da neve o portare con sé le catene.
Chi non lo farà sarà punito con la multa fino ad € 78,00.
Quello che lascia perplessi è la motivazione che l’Assessore ha dato al suo provvedimento: poichè in occasione della famosa nevicata di 20 cm. verificatasi lo scorso inverno, la Provincia di Milano ha fallito nella gestione del piano neve, obblighiamo tutti a spendere dei soldi per evitare di farci fare un’altra brutta figura. E alla domanda: “ma in questo modo si grava di spese il cittadino”, la risposta è stata lapidaria: “assolutamente no! Si tratta di anticipare il costo di un treno di gomme”.
Premesso che un treno di gomme costa qualche centinaia di euro, l’Assessore non può pensare che tutti godano del suo reddito e del suo emolumento da Assessore, in Italia la maggior parte degli operai e degli impiegati percepisce uno stipendio di poco più di € 1.000,00 mensili e se per cambiare un treno di gomme deve destinare metà del proprio stipendio, la questione diventa pesante.
Come sempre, chi ci va di mezzo è il povero cittadino e per di più si sente anche sbeffeggiato in quanto non è possibile che un’intera Provincia, diciamo anche Regione, venga bloccata da 20 cm. di neve come è successo l’anno scorso: che cosa succede in Svezia dove la neve cade a metri? Gli Svedesi sono forse obbligati a comperare le renne di Babbo Natale per andare in giro?

venerdì 22 ottobre 2010

Gli avvocati sono cari!

Nella recentissima intervista fatta al Frankfurter Allgemeine Zeitung, noto quotidiano tedesco, il Presidente del Consiglio ha affermato di avere speso ben trecento milioni di euro (cioè 600 miliardi delle vecchie lire) per difendersi da quelle che lui definisce essere false accuse rivoltegli dai Magistrati comunisti che lo perseguitano da 17 anni, con accuse false dalle quali, secondo lui, è sempre stato assolto.
Il Cavaliere confonde l’assoluzione che può essere di vario tipo (per non avere commesso il fatto perché il fatto non costituisce reato ect…..) dal “non doversi procedere per intervenuta prescrizione”, che tecnicamente significa che il Giudice ha raggiunto la prova della colpevolezza dell’imputato, ma non lo può condannare perché è passato troppo tempo dalla data di commissione del reato.
Il Cavaliere afferma anche che non è vero che le sue aziende hanno evaso € 1.900.000,00 nel 2003 e questo è provato dal fatto che in quell’anno le stesse hanno pagato ben € 450. milioni di tasse.
Ma probabilmente dovevano pagare € 431.900.000,00 …………!
Quello che ha attirato di più la nostra attenzione nell’intervista è l’affermazione di avere speso più di 300 milioni di euro per gli avvocati.
Sarebbe interessante vedere le fatture emesse dai avvocati, in quanto sicuramente e neppure un pagamento è stato fatto in nero.
Il fisco ora ha la possibilità di dare ragione al Cavaliere chiedendogli le copie delle fatture, o di farsi dare i nomi dei suoi avvocati per verificare le fatture per € 300.000.000,00.
Sostenere che i Magistrati che svolgono delle indagini su di lui sono dei persecutori che agiscono “in modo eversivo cercando di procedere contro chi è stato eletto legalmente dal popolo” è una stupidaggine.
È certo però che con queste frasi dette dal Capo del Governo, la fiducia dei cittadini nella giustizia e nei magistrati diminuisce ogni giorno di più.

giovedì 21 ottobre 2010

Chi sbaglia deve pagare

“Non si cancellano i processi, si celebrano solo alla fine del mandato”, così l’On. Gasparri, capogruppo del PdL., ha giustificato il “Lodo Alfano” che è stato approvato in commissione giustizia anche in via retroattiva.
Premesso che non si riesce a capire a che cosa serva il Lodo Alfano, visto che i nostri governanti sono tutti onesti e morigerati.
Fino ad oggi nessun Presidente del Consiglio né Capo dello Stato ha avuto problemi con la giustizia. L’unico è stato il Presidente della Repubblica Leone che quarant’anni fa si era dimesso perché sfiorato da uno scandalo.
Gasparri ha ragione il processo non verrà cancellato, ma il problema è che in Italia i mandati sono a vita e i processi durano a lungo; facciamo un po’ di conti: poniamo che sia vero il caso Mills (l’avvocato inglese condannato perché era stato pagato per testimoniare il falso nel processo nei confronti del Presidente del Consiglio), i fatti risalgono a 10 anni fa.
Il Cavaliere vedrà il proprio processo sospeso fino alla fine del suo mandato che teoricamente potrebbe essere nel 2013, ma il suo desiderio è di diventare Presidente della Repubblica, per cui la sospensione durerà fino al 2020.
Il processo quindi inizierà dopo vent’anni dal fatto. Se si considera che la durata media di un processo in Italia è dieci anni, significa che la sentenza definitiva vi sarà nel 2030 e l’imputato avrà passato i 90 anni.
In caso di assoluzione l’imputato, giustamente, dirà di essere stato perseguitato e che gli hanno rovinato la vita; se dovesse essere condannato si sosterrà che non si può mandare in galera una persona di 95 anni.
In compenso due giorni fa abbiamo visto un extracomunitario, accusato di avere rubato generi alimentari in un negozio, essere condannato nel giro di 48 ore ad un anno di carcere.
Siamo d’accordo che chi riveste una carica istituzionale non debba essere perseguito per i reati commessi nell’esercizio delle sue funzioni (ad esempio facendo un discorso e quant’altro), ma se uno evade il fisco o corrompe un testimone, il processo deve seguire il suo corso come per tutti gli altri cittadini.

Ci mancherà!

E’ morto l’attore Tom Bosley, il papà di Richie, il miglior amico di Fonzie, e Joanie Cunningham, della serie televisiva “Happy Days”, l’attore è mancato all’età di 83 anni e ha lasciato un grande vuoto.
Lo ricordiamo anche nei panni dello sceriffo Amos Tupper nella serie televisiva la “Signora in giallo”.
Era un attore gentiluomo.
Il ricordo maggiore lo ha lasciato con la sua partecipazione ad Happy Days, la serie televisiva che ricordava gli Stati Uniti degli anni 50, serie che ha avuto un grande successo e che ci ha accompagnato dal 1974 in poi.
Chi non ricorda Fonzie? Il teddy boys latin lover che avrebbe molto da insegnare ad alcuni ragazzi d’oggi che fanno i teppisti e ammazzano le persone con un pugno.
Chi non ricorda Richie, il ragazzo che assomigliava tanto a noi, con tutti i problemi, con il desiderio di vivere, con la voglia di uscire con le ragazze con le quali non riusciva mai a combinare nulla.
Chi non ricorda mamma Marion, che sembrava svampita, ma che aveva tanto buon senso.
Ma quello che primeggiava e che ha lasciato un grande ricordo è sicuramente il papà Howard: era il padre che un po’ tutti volevamo avere perché era severo al punto giusto, connivente con i figli quando era necessario, intransigente quando era indispensabile, rassicurante al punto giusto, bonaccione con una frase rasserenante in ogni momento.
Con lui non è mancato solo un grande attore, ma è mancata anche una parte della nostra storia.

martedì 19 ottobre 2010

I “diversamente giovani” sono una risorsa da valorizzare

Frequentemente sentiamo ripetere delle frasi che sembrano colme di contenuto, ma che alla fine si rivelano completamente inutili e solo di “stile o di convenienza”. Ci riferiamo alle frasi del tipo: gli anziani sono una risorsa. Normalmente quando chi proferisce simili frasi viene messo alla prova, ci si accorge che degli anziani non “gliene può fregare di meno”, e se ne dimenticano totalmente.
Quando si affermano dei principi, perché sostenere che un soggetto è una risorsa rappresenta un principio morale ed etico, si deve stare molto attenti.
In questi casi sarebbe più opportuno “stare zitti”, rischiando di sembrare degli stupidi, piuttosto che parlare e dimostrare di esserlo veramente!

Violentata anche nella memoria

Dopo essere stata violentata nel corpo, nella mente ed uccisa, ora viene violentata anche nella memoria.
Ci riferiamo all’orribile omicidio di Sarah, la ragazza quindicenne uccisa dallo zio e forse anche dalla cugina.
La violenza nella memoria è fatta dalla curiosità morbosa che ha visto in questi giorni centinaia di persone recarsi presso il luogo dove è stato compiuto l’omicidio, quasi fossero dei turisti dell’orrore!.
Fare anche centinaia di chilometri per andare a vedere i muri esterni del garage all’interno del quale è stata uccisa una persona, è un sintomo che testimonia che non solo chi ha ucciso, ma anche molti altri hanno la necessità di essere curati.
La curiosità morbosa investe le persone tutte le volte che i mass media danno troppo risalto ad un fatto: Franzoni docet!
La sovraesposizione mediatica crea un enorme danno in quanto la mente umana viene sollecitata in modo anormale e la colpa di tutto questo è di chi, con un caso, vuole riempire i giornali, i tele e radiogiornali per giorni, non avendo altre notizie da presentare al pubblico.
L’omicidio di Sarah è un fatto gravissimo, che dovrà essere punito in un modo esemplare, dopo di che deve calare il silenzio.
Quello che i cittadini devono chiedere è una giustizia veloce e durissima.
Continuare in pseudo indagini giornalistiche, non fa altro che violentare ancora una volta la povera Sarah.
Ma sorge un dubbio, non è che questa sovraesposizione mediatica sia fatta da alcuni giornalisti solo perché hanno avuto l’ordine di sviare l’attenzione dei cittadini dai problemi che li assillano?

domenica 17 ottobre 2010

Dopo il terremoto, anche lo sfratto

Poveri terremotati dell’Aquila: adesso rischiano di essere buttati fuori anche dagli alberghi!
La notizia, poi rientrata, era traumatica: gli albergatori che ospitano i terremotati (Vi ricordate? Sono quelli della primavera del 2009, che dovevano essere subito sistemati) hanno minacciato di non fornire più i pasti e le pulizie.
La notizia può far pensare ad una scarsa sensibilità degli albergatori perché non si può negare l’alloggio a chi ha perso tutto, come i terremotati dell’Aquila ma se si va a fondo si scopre che la Regione Abruzzo, dall’ottobre 2009 non paga le fatture per le quali vi era un accordo di un pagamento a 90 giorni.
Il Governatore Chiodi, del PDL, afferma che questa è una manovra immorale, che dimostra scarsa sensibilità degli albergatori e che dietro vi è lo zampino della sinistra che li sta fomentando.
Vorremmo sapere se Chiodi percepisce regolarmente il lauto emolumento mensile da Presidente dell’Abruzzo, o se lo sta aspettando da un anno, perché in questo caso gli si può dare ragione, ma se lui e la sua maggioranza lo ricevono regolarmente, vi sarebbero molte cose da dire.
I patti vanno rispettati: gli albergatori pagano gli alimentari, i dipendenti e le imprese che lavano le lenzuola a vista mentre la Regione, che si era impegnata a pagare in 90 giorni, sta pagando, sempre che paghi, a 300 giorni, qualsiasi imprenditore sarebbe già fallito!
Ma il problema è un altro: come mai vi sono ancora dei terremotati ospitati negli alberghi? Il Presidente del Consiglio non aveva detto: “ghe pensi mi”? Abbiamo avuto occasione di parlare con amici che hanno visitato l’Aquila recentemente che ci hanno riferito che lo spettacolo è dei peggiori: il centro storico è totalmente disabitato, le macerie sono lungo le strade, nessuno è rientrato nelle case, i lavori sono fermi. Eppure durante i G8 dell’anno scorso l’Aquila sembra essere risorta con grande gioia del Cavaliere
Ci sorge il dubbio che a volte le riprese televisive vengano fatte su un set diverso dall’Aquila.

venerdì 15 ottobre 2010

La lega evoca la paura!

Maroni è intervenuto ripetutamente affermando che il Corteo che la Fiom CGL ha organizzato a Roma per il 16 ottobre 2010 può creare tensioni a causa di “infiltrati” che potrebbero creare violenze.
L’augurio che tutti ci facciamo è che di infiltrati non ve ne siano.
In ogni caso è un errore evocare in ogni momento la paura.
Questo è il gioco della Lega: creare sempre un nemico del quale avere paura per indurre la gente a rinchiudersi ed isolarsi.
Se a Roma non succederà nulla, Maroni dirà che il servizio di sicurezza da lui predisposto (abbiamo visto quello predisposto per la partita Italia – Serbia!) ha funzionato e che il merito è solo suo.
Se invece i disordini dovessero esserci, Maroni sosterrà di avere avvisato, e che la colpa di questi disordini è dei lavoratori.
Complimenti!
Ma il problema non è “Maroni”, il problema è di chi crede a questa continua campagna di paura che ha permesso alla Lega di conquistare sempre nuove fasce di elettorato: alla fine degli anni 80 la paura era nei confronti dei meridionali; alla fine degli anni 90 la paura ha iniziato ad essere creata nei confronti degli extracomunitari ed ora sta cercando altre nuove forme di paura per conquistare altro elettorato che crede nelle favole che Bossi racconta a loro.

Busto si “fa soffiare” il prestigio dalle città vicine anche nella Cultura ed Urbanistica

Nei giorni scorsi, sistemando la nostra biblioteca abbiamo ritrovato gli atti del convegno di studio organizzato a Busto dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca civica nel maggio del 1988 sul tema “Ungaretti nel centenario della nascita.
Durante i due giorni del convegno gli interventi sono stati svolti da professori provenienti da varie università italiane, dall’Università di Torino alla Cattolica di Milano, dall’Università di Padova, a quella di Firenze, nonché dall’Università di Parigi III Sorbona, ed erano tutti di alto livello.
Il fatto stesso di vedere in quel di Busto docenti di ben quattro università italiane e della Sorbona, fa capire l’importanza del convegno, le risorse che erano state destinate a questo scopo e l’interesse a livello nazionale ed internazionale che il convegno aveva suscitato.

giovedì 14 ottobre 2010

Nella “tana” della Lega, assemblea del Partito Democratico

Nei giorni 8 e 9 ottobre a Malpensa Fiere si è svolta l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Si è trattato di un evento eccezionale perché un’Assemblea nazionale rappresenta il momento clou del dibattito politico di un partito, dove i leader hanno esposto le loro proposte sul futuro del partito e perché si è svolto a Busto, nell’Alto Milanese, in provincia di Varese, insomma, nella tana della Lega!
Inoltre la provincia di Varese non è solo la tana della Lega, ma è anche una delle province più di destra d’Italia e ciò è dimostrato dalle maggioranze bulgare ottenute da Forza Italia e da Alleanza Nazionale in tutte le elezioni politiche o amministrative.

mercoledì 13 ottobre 2010

I delinquenti vanno puniti!

Lo spettacolo è stato avvilente: vedere pochi scalmanati tenere in ostaggio prima la città di Genova e poi decine di migliaia di tifosi che volevano assistere ad Italia – Serbia, è stato quanto di peggio lo sport potesse presentare.
Professionalmente ho difeso alcune persone che, per aver alzato la voce nei confronti di un vigile o di un agente di polizia, si sono trovate imputate e poi giustamente condannate per il reato di minaccia a pubblico ufficiale. Se però raffrontiamo questo con quello che hanno combinato gli ultras, ci si chiede come mai di 200 scalmanati ne siano stati fermati solo 17.
D’altra parte che cosa poteva fare la polizia: erano solo una trentina di poliziotti in tenuta anti sommossa, che cercavano di fronteggiare tutti quei delinquenti: era una missione impossibile!
Ma il Questore dov’era quando questa gentaglia spaccava le vetrine ed incendiava le auto in centro di Genova?
Dov’era quando questi delinquenti sono entrati nello stadio portando razzi, mazze di ferro, bastoni e quant’altro?
In compenso l’ultima volta che sono andato allo stadio, la borsetta di mia moglie è stata perquisita!
Quando poi si vedono scene di questo genere, ci si convince che vengono usati due pesi e due misure.
Personalmente non avrei fatto nulla per bloccare questi scalmanati: li avrei chiusi dentro lo stadio per qualche giorno, incaricando i vigili del fuoco di raffreddare i loro bollori con l’idrante!
Quando faccio proposte di questo genere mi definiscono un barbaro, ma quando si ha a che fare con dei barbari ci si deve comportare come loro, diversamente di soccombe.

giovedì 7 ottobre 2010

Tutti devono pagare le tasse, anche le escort!

La Corte di Cassazione con la sentenza del primo ottobre 2010 ha sancito un principio che molti sostengono da tempo: le gentili signore che a fronte del pagamento di un obolo, sono compiacenti e mettono a disposizione dell’interlocutore del momento la propria cultura sessuale, devono pagare l’I.V.A., l’Irpef e l’Irap sull’obolo stesso.
Se tutte le escort (il nome deriva dal nuovo vocabolario Berlusconiano) dovessero pagare le tasse, sicuramente le finanze della nostra povera Italia sarebbero risollevate.
Ma ve la vedete una escort, vicino ad un falò, mentre scende da un’auto prendere il bollettario delle fatture e compilarne una, consegnandola al cliente?
Sorge una domanda: queste fatture possono essere dedotte fiscalmente se si dimostra che sono costi di rappresentanza?
Come si vede la materia è di difficile interpretazione, per cui sicuramente la cassazione sarà presto chiamata a dare una risposta anche a questa domanda.

mercoledì 6 ottobre 2010

Busto si “fa soffiare” il prestigio dalle città vicine anche in cultura e urbanistica

Nei giorni scorsi, sistemando la nostra biblioteca abbiamo ritrovato gli atti del convegno di studio organizzato a Busto dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca civica nel maggio del 1988 sul tema “Ungaretti nel centenario della nascita.
Durante i due giorni del convegno gli interventi sono stati svolti da professori provenienti da varie università italiane, dall’Università di Torino alla Cattolica di Milano, dall’Università di Padova, a quella di Firenze, nonché dall’Università di Parigi III Sorbona, ed erano tutti di alto livello.
Il fatto stesso di vedere in quel di Busto docenti di ben quattro università italiane e della Sorbona, fa capire l’importanza del convegno, le risorse che erano state destinate a questo scopo e l’interesse a livello nazionale

lunedì 4 ottobre 2010

Esenzione dal canone RAI: bufala o verità?

Con la circolare 46/E del 20 settembre 2010 il Ministero delle Finanze ha chiarito che le persone che hanno più di 75 anni sono esenti dal pagamento del tanto odiato canone Rai.
Letta in questo modo sembrerebbe una notizia positiva, ma entrando nel merito si comprende che è una fregatura: per essere esenti non solo bisogna avere più di 75 anni, ma bisogna anche vivere solo con il coniuge ed avere un reddito non superiore, come nucleo famigliare, ad € 6.713,98 annui, il che significa poco più di € 500,00 al mese.
Chi ha questi requisiti potrà chiedere il rimborso dei canoni versati dal 2008 ad oggi in quanto finalmente, dopo ben 3 anni, il Ministero delle Finanze ha emanato la circolare interpretativa della legge 244/07.
Non sappiamo quante siano le persone che riescono a raggiungere i due record che il Ministero delle Finanze chiede (età e reddito bassissimo), ma sicuramente saranno pochi in quanto, se per l’età i beneficiari potrebbero essere molti, per il reddito ci piacerebbe conoscere quali sono le persone che in due riescono a vivere con € 500,00 mensili.
In questo caso, forse piuttosto che esentarli dal pagamento del canone, non sarebbe più opportuno che lo Stato intervenisse per dare a queste persone una pensione non da fame o verificare che non siano degli evasori totali.
Il vero scopo della legge 244 è un altro: la norma stabile che la sanzione amministrativa per l’omesso pagamento del canone è da € 500,00 ad € 2.000,00, oltre il canone e agli interessi!
Per chi vuol saperne di più può esaminare sia la Legge che la circolare sul sito: www.agenziaentrate.gov.it : Buon lavoro a tutti!

Riecco i riufiuti a Napoli!

I rifiuti sono ricomparsi a Napoli e questo con grande sorpresa solo chi non abita a Napoli …!

I rifiuti sono scomparsi per le elezioni del 2008 e le regionali del 2010, per ricomparire subito dopo che i Napoletani avevano espresso il voto in favore dei loro salvatori.
I rifiuti hanno nuovamente riempito le strade della città partenopea, gli incendi hanno incominciato a verificarsi, il termovalorizzatore di Acerra sembra funzionare, ma non è sufficiente per smaltire tutti i rifiuti; Il Cavaliere in campagna elettorale aveva affermato “ghe pensi mi”, risolvendo con la bacchetta magica il problema, ma si trattava solo di parole.
La verità prima o poi viene a galla e anche i rifiuti non scompaiono.
Ora gli abitanti delle città limitrofe a Napoli si stanno mobilitando per impedire che vengano costituite altre discariche nei loro Comuni, il Sindaco Iervolino afferma “Napoli ha già dato”, Berlusconi dà la colpa agli avversari politici, Bertolaso, responsabile della protezione civile, ha dei dubbi in merito al fatto che il problema dei rifiuti emerge solo quando c’è un certo “stress politico”.
I Napoletani non si devono preoccupare: fra qualche mese ci saranno le elezioni e i rifiuti scompariranno in pochi giorni per poi ricomparire dopo qualche mese!

venerdì 1 ottobre 2010

Ho salvato il mondo

Dopo aver annunciato che in tre anni avrebbe debellato il cancro, ora in nostro Vate ha annunciato anche "aver salvato il mondo"!
In molti si chiedevano chi fosse il loro salvatore ed ora, finalmente, hanno avuto la risposta!
Aveva ragione chi ha scritto l'inno dal titolo "Meno male che c'è Silvio", se non ci fosse Lui come saremmo ridotti? E' una domanda di fronte alla quale tutti dovremmo meditare.
Nella sua sala ovale Obama ha deciso di appoggiare la candidatura di Silvio per il prossimo premio Nobel, candidatura che ha già uno stuolo di sostenitori.
D'altra parte cosa avrebbe fatto Obama se non avesse ricevuto i consigli di Silvio ed èsolo grazie a questi consigli è riuscito a salvare gli Stati Uniti dalla catastrofe economica nella quale stavano precipitando.