sabato 29 maggio 2010

Malpensa: Le esigenze politiche sono lontane dalle esigenze dei cittadini

C’è un ricordo che ci accompagna da molti anni ed è collegato ad una assemblea che si è svolta nei primi anni ’80 nella storica Sede Sapienza di via Pozzi: una splendida sala posta nello stabile di proprietà della Parrocchia di San Giovanni che, con la sala Zappellini, erano le uniche sale dove i giovani potevano organizzare e partecipare ad assemblee pubbliche su temi più svariati. In sala Zappellini abbiamo partecipato alla nostra prima assemblea pubblica a fine anni ’60 quando si iniziava a manifestare contro gli odori maleodoranti provenienti dalla famosa cartiera Vita Mayer: una puzza di cavolo marcio insostenibile che tutte le sere prendeva alla gola dei cittadini e faceva loro compagnia per tutta la notte. Nella riunione in sala Sapienza il relatore era uno dei progettisti del futuro aeroporto di Malpensa, in tale occasione sono state proiettate delle diapositive con le quali si presentava il nuovo aeroporto, con le tre piste e tre passerelle telescopiche o satelliti (che volgarmente sono chiamati bracci) che permettono ai passeggeri di salire direttamente sugli aerei senza utilizzare gli autobus.

sabato 22 maggio 2010

Una nuova tassa: il decoder!

In questo giorni anche in Lombardia vi è stato il fatidico "switch-over", ovvero il passaggio dalla televisione tradizionale a quella digitale.
Il costo del decoder è pari ad € 48.00 e se si vuole ancora vedere RAI Due lo si deve acquistare o cambiare televisore.
Mi chiedo quale diritto abbia la RAI che si fa pagare il canone, avendo deciso (per problemi tecnici che sono solo suoi), di passare al digitale, di obbligare gli utenti a spendere dei soldi per poter vedere i suoi canali, si tratta di un abuso che tutti stiamo subendo supinamente e che permette a "qualcuno" di fare affari milionari! Se in Italia vengono acquistati 20 milioni di decoder il giro assomma a quasi un miliardo di Euro, senza contare che molti decideranno di cambiare il televisore e quindi la somma si quintuplica. Ho citato solo la RAI in quanto il problema non esiste per Rete Quattro che essendo privata può fare quello che vuole, anche se poi ci obbliga a decine di minuti di pubblicità!
Qualcuno ha pensato agli anziani che (ma non sono i soli) della televisione digitale e dell'alta definizione nulla importa, che oggi devono spendere dei soldi per il decoder e sono costretti a cambiare le proprie abitudini in quanto per loro il televisore rappresenta l'unico passatempo ed "amico". Molti di loro stanno vivendo questo momento con angoscia in quanto devono abituarsi al nuovo telecomando, ma questo è il male minore in quanto il vero problema è quello che devono risintonizzare i canali e se non sono in grado di farlo devono chiamare il tecnico che, giustamente, chiederà di essere pagato!
in Italia si è riusciti a creare una tassa a favore dei privati e non dello Stato: il decoder! Lo si deve riconoscere il nostro è un paese che è unico ed inimitabile (fortunamente per gli altri).

venerdì 21 maggio 2010

“Assediati” dai supermercati

“Tra il 2001 e il 2009 la superficie di vendita della grande distribuzione è cresciuta del 65% circa. Nel frattempo i piccoli negozi sono diminuiti di oltre 51.000 unità. Ogni posto di lavoro creato nella grande distribuzione costa sei posti di lavoro nei piccoli esercizi commerciali. Tra il 2001 e il 2009 ad un aumento di poco più di 21.000 addetti nella grande distribuzione, nei piccoli negozi si sono persi quasi 130.000 posti di lavoro.  Salvo il Lazio, tutte le altre regioni hanno visto un deciso aumento della presenza della grande distribuzione sul loro territorio e una notevole contrazione delle piccole botteghe commerciali”.
Questa era la notizia pubblicata nei giorni scorsi in relazione all’indagine posta in essere dalla C.G.I.A. di Mestre, che è un organismo che esegue, in modo continuativo e razionale, indagini che spiegano l’evolversi della situazione economica nel nostro paese.

lunedì 17 maggio 2010

Busto e l’Expo 2015: La nostra città è il giusto ideale per le infrastrutture

Nei giorni scorsi è stata inaugurata l’Expo’ internazionale di Shanghai.
Tutti hanno potuto vedere cosa è riuscita a mettere in piedi la Cina per questa manifestazione. In molti erano già rimasti meravigliati quando, poco meno di due anni fa, hanno assistito alle Olimpiadi di Pechino dove dal primo momento quando vi è stata la manifestazione di apertura fino all’ultimo istante, quando vi è stata quella di chiusura, tutto ha funzionato alla perfezione, non vi è stato un elemento di discrasia, non vi è stato un ingranaggio che non abbia funzionato come era stato previsto dagli organizzatori e non vi è stato nessuno che abbia potuto fare la benché minima recriminazione.

sabato 15 maggio 2010

Le bugie hanno le gambe corte e Tremonti pure!

Per mesi abbiamo sentito affermare dal Ministro Tremonti che nessuno "avrebbe messo le mani nelle tasche degli Italiani" nel 2010. Per mesi abbiamo sentito il premier Berlusconi sostenere che l'Italia ha "conti in regola", per cui nel corrente hanno il governo non avrebbe varato una manovre finanziaria correttiva.
Ma la verità, prima o poi, emerge e la manovra correttiva ormai è certa e non sarà una "manovrina" come i nostri amati governanti tentano di farla passare: si tratta di 25 miliardi di Euro che in vecchie lire significano ben 50.000.000.000 (50 mila miliardi)! Prodi nel 1996 aveva varato una manovra "lacrime e sangue" di 80 mila miliardi per permettere all'Italia di entrare in Europa e di salvare il bilancio e nel 1996 la valuta aveva un valore molto più basso di oggi.
Ancora una volta gli Italiani sono stati presi in giro e crederanno a quanto verrà loro propinato: la colpa è della crisi della Grecia, la colpa è dell'Euro etc.
La colpa invece è di chi ha mentito spudoratamente, mentendo sulla realtà economica dell'Italia e che oggi continua a mentire.
L'unica speranza è che questa manovra serva almeno per aiutare l'Italia ad uscire dalla crisi economica che dura ormai due anni, e non solo per coprire i buchi di bilancio creati dall'incapacità di chi ci governa!
In effetti non hanno messo le mani nelle nostre tasche, dove ormai ci sono solo gli spiccioli, ma le hanno messe nel nostro portafoglio!

venerdì 7 maggio 2010

Trasloco del Monumento ai Caduti e piano parcheggi

Nelle prossime settimane verranno aperti alcuni cantieri che provocheranno gravi disagi a tutti.
Forse sarebbe meglio dire che “teoricamente” dovranno iniziare dei lavori, perché è da anni che si parla dello spostamento del monumento di piazza Vittorio Emanuele e dell’inizio dei lavori per il parcheggio sotterraneo, progetto che ha diviso Busto tanto da arrivare ad un referendum.
Non si sa come si svilupperanno i lavori e riteniamo che sia doveroso che l’Amministrazione comunale indica delle assemblee pubbliche per spiegare le modalità di intervento, quali saranno le strade che verranno chiuse, i percorsi alternativi, il tempo necessario per la ultimazione dei lavori.

mercoledì 5 maggio 2010

D’Alema: lo stratega perdente!

D’Alema, l’uomo con i baffetti da sparviero, è sempre alla ricerca di una nuova strategia che gli possa assicurare più di potere di quello che già ha.
Tutti ce lo ricordiamo a metà degli anni ’90 quando faceva finta di lavorare perché Veltroni diventasse segretario dei DS, e segretario fu nominato lui.
Dopo qualche anno con Berlusconi, ha pensato alla bi-camerale e ha lavorato per anni con l’intento di far fuori Berlusconi. Il risultato è che ad essere fatto fuori fu il Baffetto.
Ulteriori pensate sono state quelle di fare cadere il primo governo Prodi cadesse per prenderne il posto, per arrivare a 2008 quando è stato nominato Veltroni segretario del P.D. nel 2007, lavorando perché rassegnasse le dimissioni, mentre qualche mese fa ha fatto la famosa uscita relativa alla Puglia quando aveva annunciato che a breve vi sarebbero state “delle scintille”: il risultato è stato l’arresto di mezza giunta regionale Vendola.
L’ultima proposta fatta dallo Sparviero è di questi giorni: porte aperte a Fini. La risposta dell’interessato è stata lapidaria: il PD deve essere alla fame!  Pensare che Fini, uomo nato nell’estrema destra che lentamente si sta portando verso i concetti della destra storica, possa accettare di andare a far politica con persone che del vecchio PC, rappresenta il massimo della speranza.
E così D’Alema ha rimediato un’ulteriore figuraccia, e altrettanta figura l’ha fatta il Partito democratico che non ha visto di buon occhio una uscita di questo genere.
Anche il modo in cui ha affrontato il vice direttore del Giornale ieri sera a Ballarò non è stato estremamente felice, è vero che era stato provocato, ma è altrettanto vero che la provocazione era del tutto prevedibile e concludere con la frase "vai a farti fottere" non è il massimo del bon ton.
Forse sarebbe opportuno che il nostro amico, anziché iniziare a lavorare sott’acqua per far fuori anche Bersani, pensasse seriamente ad un triennio sabbatico da trascorrere sulla sua barca a godersi la vita, rileggendo anche qualche libro di politica.