sabato 29 gennaio 2011

Finalmente un servizio migliore!

Poste Italiane Spa ha deciso di migliorare il proprio servizio in favore degli utenti! Finalmente i cittadini sono stati ascoltati e i loro disagi saranno presto eliminati in quanto non dovranno più preoccuparsi dei ritardi nella consegna della posta in quanto Poste Italia Spa ha deciso di eliminare lo stress dell’attesa della posta, almeno per il giorno del sabato!
Dal 29 gennaio 2011 i postini non dovranno più consegnare la posta di sabato, ma farlo il lunedì.
Che bello, finalmente potremo passare un felice settimana senza avere brutte notizie, senza ricevere fatture da pagare, lettere dell’amministratore del condominio e lettere della fidanzata, gli abbonati ai quotidiani potranno rimandare al lunedì la lettura delle brutte notizie pubblicate il sabato, insomma i cittadini finalmente potranno vivere meglio e senza preoccupazioni.

giovedì 27 gennaio 2011

Una splendida serata

Splendida serata ieri all’Istituto Tecnico Tosi, la vecchia Ragioneria.
Gli ex alunni si sono ritrovati a centinaia e hanno festeggiato la Geobia bruciando la vecchietta malefica impersonata da un colorato fantoccio.
Il progetto dell’ex Preside Prof. Benedetto Di Rienzo ha avuto successo, come tutte le sue iniziative.
E’ bastata una mail mandata, perché il tam tam, il passaparola e “radio scarpa”, come si diceva a militare, partissero e in pochi giorni tanti ex alunni hanno dato la propria adesione all’associazione “Noi del Tosi”.
E’ stato bellissimo entrare nell’aula magna stracolma, con tante persone lungo il corridoio che, con moglie e figli più o meno piccoli, si abbracciavano, si salutavano, ricordando i vecchi tempi delle lezioni.
Qualcuno ha cercato anche i professori, ma purtroppo non ve ne erano.
Persone di tutte le età, da ragazzi di vent’anni a persone di settanta erano presenti, tutti con la propria storia da raccontare, tutti con la voglia di ritrovare i compagni che da decenni non vedevano, tutti con il desiderio di fare ancora qualcosa.
Se l’inizio si vede dal mattino è sicuramente un buon anzi un ottimo inizio.
Il Professor Di Rienzo, o meglio “il mio Preside” come molti lo chiamano, può continuare nel cammino intrapreso e sicuramente raggiungerà risultati che neppure lui sperava di poter raggiungere.

lunedì 24 gennaio 2011

Non si fanno regali a nessuno

Calderoli insiste, anzi prega il PD e il terzo polo di votare le norme sul federalismo, che non piacciono a nessuno, in primis ai comuni che dovrebbero essere i destinatari dei presunti benefici di questa futura legge.
Ho avuto la possibilità di leggere la proposta di legge e mi sono convinto che si possa fare molto di più e che quanto proposto non sia altro che una panacea che non risolverà i problemi delle autonomie locali e creerà solo delle illusioni nei cittadini.
La Lega vuole andare alle elezioni con il risultato del federalismo, certa che i suoi elettori non andranno a leggere queste norme, così come non hanno letto quelle del federalismo fiscale, prendendo per buono tutto quello che dirà loro Bossi, che in questo modo impinguerà ulteriormente il suo bottino elettorale.
Il PD e il Terzo Polo non possono fare un regalo così grande a Bossi.
E’ certo che, una volta portato a casa il federalismo, la Lega spingerà per il voto o, in caso contrario, la legislatura andrà avanti traccheggiando e lasciando il paese nello stallo nel quale ormai da mesi già si trova, il che non può essere che negativo per la sua economia.
Molto meglio le elezioni anticipate da tenersi nel tempo più breve possibile.
La Lega fino a pochi giorni fa diceva pesta e corna del PD e del Terzo Polo, oggi è disponibile a tutto, anche a fare con loro un’alleanza pur di vedere il federalismo approvato.
Questo significa che la Lega è debole e sa che se si dovesse andare alle elezioni senza che sia approvato il federalismo, dovrà riconoscere ai suoi elettori di avere fallito in quello che era il suo programma: il federalismo!

venerdì 21 gennaio 2011

La Lega non si smentisce!

La Regione della Lombardia ha approvato il finanziamento dei festeggiamenti del 150° anno dell’Unità d’Italia, e la Lega ha votato contro affermando che i soldi possono essere spesi meglio.
È vero, molti soldi della Regione possono essere spesi meglio a partire dai finanziamenti che vengono dati per il dialetto, come è successo in quel di Busto dove tempo fa sono stati elargiti ben euro 400.000 per la scuola del dialetto: quanti sono i bustocchi che ora conoscono il loro dialetto?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Neppure i leghisti conoscono il loro dialetto, ma il problema è che gran parte dei cittadini non solo non conoscono il dialetto, ma non conoscono neppure la lingua italiana!
Il voto contrario al finanziamento per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia era quello che ci si poteva aspettare dalla Lega, se così non fosse stato voleva dire che i cromosomi dei Leghisti erano cambiati, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Ora Formigoni deve dimostrare di essere diverso dai Leghisti e che questi non sono gli unici a comandare in Regione Lombardia, deve dimostrare di essere capace di portare avanti le proprie idee, dimostrando che la Lombardia non è leghista, che ama l’Italia e che è contro secessione.
Tanti sono stati i Lombardi che hanno partecipato alla spedizione dei Mille; centinaia di migliaia di Lombardi hanno perso la loro vita durante la Prima Guerra mondiale che ha completato, si può dire, l’Unità d’Italia; la Lombardia è stata il motore dell’Unità d’Italia e Formigoni deve dimostrare che i morti delle 5 Giornate di Milano non hanno perso la loro vita inutilmente.
Diversamente sarà considerato a ragione un burattino nelle mani della Lega.

mercoledì 19 gennaio 2011

Lo giuro!

Nei giorni scorsi un mio cliente, che era imputato di una serie di reati e che si proclamava innocente, è venuto nel mio studio e tutto sorridente mi ha detto: “Avvocato ho trovato la soluzione. Non abbiamo più bisogno di testimoni ne di cercare documenti per provare la mia innocenza”.
Meravigliato gli ho chiesto che cosa era successo.
Il cliente mi ha risposto: “dica al Giudice che sono pronto a giurare sui miei figli e anche su mia suocera, che io sono innocente”.
Passato il primo momento di sbigottimento, ho precisato: “Con questo giuramento Lei non prova assolutamente nulla!” e il cliente ha replicato: “Ma come, il mio Presidente del Consiglio ha detto che lui ha già dimostrato di essere innocente in quanto ha già giurato sui suoi figli e sui suoi nipoti di esserlo, per quale motivo non lo posso fare anch’io? Non siamo tutti uguali di fronte alla Legge?”.
Al che mi sono ammutolito non sapendo che cosa rispondere al cliente.
Se qualcuno ha qualche suggerimento da darmi ben venga.

domenica 16 gennaio 2011

Busto o Varese capoluogo della provincia?

Busto ha sorpassato in abitanti Varese e subito qualche politico ha chiesto che la provincia abbia la doppia denominazione o che Busto diventi capoluogo.
Il problema non è l’avere 1000 abitanti in più o in meno, una città diventa capoluogo solo se ha le qualità per esserlo.
Una volta Busto era chiamata la “città delle cento ciminiere”, Manchester d’Italia, e Varese era denominata la “Versailles d’Italia” per i suoi giardini, oggi Busto non ha più le cento ciminiere e non è più la Manchester d’Italia, mentre Varese può essere ancora considerata la Versailles d’Italia.
Già questo dovrebbe far meditare quei politici improvvidi che invitano Varese a farsi da parte in favore di Busto Arsizio.
Busto ha perso una grande occasione all’inizio degli anni ’90 quando grazie ad un sindaco lungimirante quale è stato Giampiero Rossi, era ad un passo per diventare provincia, ma poi sono arrivati i nuovi della politica, i leghisti, che affermavano di odiare il centralismo, essere per il decentramento e il federalismo, e hanno illuso tutti i cittadini.
Quando la Lega è arrivata al potere a Busto molti hanno avuto fiducia che il progetto provincia continuasse, ma poi tutto è caduto nel niente, la Lega ha abbandonato il progetto e Busto ha perso un treno che non può essere più recuperato, perché pensare a una nuova provincia oggi è pura utopia, i tempi e le finanze non lo consentono più, ma quello che è ancora peggio è che Busto non ha più i “numeri” per diventare provincia, perché ha perso l’autorevolezza di un tempo, quando aveva anche autorità nel campo economico, sociale, sportivo e in molti altri settori, purtroppo oggi non ha più né autorità né autorevolezza.

venerdì 14 gennaio 2011

Spendo meno e realizzo molto

Questo sembra essere lo slogan che il Sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ha deciso di scegliere per la sua campagna elettorale.
Sentito questo slogan un politico di lungo corso di Busto ha affermato che il quadruplo di zero è sempre zero e mai frase fu più giusta!
Siamo amanti dei programmi elettorali e siamo andati a rileggere il programma elettorale di Farioli del 2006: è un programma fatto di slogan e principi generali, ma di realizzazioni ne sono previste ben poche.
In buona sostanza Farioli, ove fosse stato eletto, si impegnava a terminare quanto non era stato realizzato o ultimato dai suoi predecessori, ma dopo 5 anni ben poco è stato fatto!
Ecco qualche esempio:
1) gli ottovolanti dei Cinque Ponti: dopo 5 anni la situazione è immutata!
2) Caserma dei Carabinieri: tutto è fermo salvo le erbacce cresciute nel frattempo.
3) Calzaturificio Borri: le ragnatele all’interno dello stabile sono aumentate, ma nessun progetto è stato predisposto per il suo utilizzo.
4) Spostamento della P.S.: sentiamo sempre la solita frase: fra un mese tutto è risolto!
5) Buche nelle strade: è stata fatta una asfaltatura pre-elettorale, ma il gelo invernale ha rotto le uova nel paniere e le buche si sono riformate.
6) Ampliamento dei cimiteri: i cittadini devono aspettare a morire, in quanto di posti non ce ne sono, e questo non è un gran male!

mercoledì 12 gennaio 2011

Quale famiglia?

Da pochi giorni è passato il Santo Natale: le famiglie si sono riunite attorno all’albero, i bambini hanno atteso Babbo Natale al quale avevano mandato la famosa letterina e il giorno di Natale avevano il cuore che batteva forte nella speranza che i loro desideri venissero esauditi.
Questa è l’immagine idilliaca che i mass media ci hanno dato del Natale, ma così purtroppo non è stato.
Sono molte anche quest’anno le famiglie che hanno festeggiato il Natale in modo sommesso, dove Babbo Natale ha portato pochi regali ai bambini, i coniugi si sono scambiati solo un abbraccio e un bacio perché non hanno avuto la possibilità di acquistare dei doni per i propri figli.

lunedì 10 gennaio 2011

Siamo tornati al 1999

La Confcommercio di Roma ha elaborato uno studio che non ha fatto altro che confermare quanto tutti già conoscevamo: negli ultimi due anni le famiglie italiane hanno consumato ben il 4,2% in meno rispetto al 2007, ritornando ai livelli precedenti il 1999; non solo, "la vera ripresa" dei consumi si spera che arriverà forse solo nel 2012.
Le famiglie hanno reagito, adeguando le loro abitudini di spesa, diminuendo gli sprechi e facendo più attenzione al rapporto qualità-prezzo, ma purtroppo hanno dovuto attingere ai loro risparmi per mantenere quanto possibile il precedente livello di benessere.
Le famiglie hanno risparmiato nelle spese per le vacanze (-3,2%), per i ristoranti (-3,2%) e per il vestiario (-3,1%).

sabato 8 gennaio 2011

Tra i due litiganti vincerà Bossi.

Berlusconi e Fini litigano ed intanto Tremonti trama per diventare Premier: fantapolitica o realtà?
In ogni caso l’'idea che Tremonti possa diventare il nuovo simbolo dell'opposizione fa sorridere.
È (o sembra essere) assente dalle polemiche politiche più roventi e la sua presa di posizione di ieri da Parigi su una crisi non ancora finita, è stata dai più interpretata come un «controcanto» all'ottimismo di Berlusconi., il che rappresenterebbe la prova che il ministro persegue un proprio percorso autonomo.

giovedì 6 gennaio 2011

Se la Befana è di sinistra non la vogliamo.

Dato che oggi è il 6 di gennaio, ci piacerebbe rivolgere al Cavaliere una domanda: la Befana è di destra o di sinistra?
La nostra curiosità è conseguente all ultime dichiarazioni di Berluscono che ha iniziato la campagna elettorale e per prima cosa tira fuori il suo vecchio cavallo di battaglia: i comunisti mangiano i bambini!
Lancia la sua accusa: "I comunisti italiani mistificano la realtà, demonizzano l'avversario, cercando di farlo fuori utilizzando i magistrati a loro vicini, mi considerano un ostacolo da eliminare per arrivare al potere".
Ma la parte più “goduriosa” dell’intervento fatto dal Cavaliere alla trasmissione Kalispera di Alberto Signorini è la risposta alla domanda : “vista la sua nota passione per il gentil sesso ha mai avuto un flirt con donne di sinistra?”
La risposta è stata immediata e lapidaria "Mai, posso giurarlo".
È ovvio, scusate se sono un poco scurrile, le donne di sinistra ce l’hanno diversa da quelle di destra, ed è questo il motivo della sicurezza del nostro Premier, che è un noto esperto in materia!
Le escort sono avvisate: non indossare biancheria intima rossa e contattare subito l’onorevole Brambilla per iscriversi al PDL, diversamente al primo “tocco” il Cavaliere si accorge che sono di sinistra e non paga la prebenda.
Ovviamente nel frattempo il Cavaliere sottoscrive accordi commerciali con il suo amico Putin (ex capo del KGB, il famigerato e crudelissimo servizio segreto dell'URSS profondamente comunista) e con i Cinesi che affermano di essere gli unici veri comunisti, nel perfetto rispetto del principio latino “pecunia non olet”!

mercoledì 5 gennaio 2011

Anche il calendario non va più bene.

Lo si deve riconoscere, i leghisti hanno sicuramente la dote della spudoratezza.
L’ultima trovata è quella realizza dall’assessore all’identità veneta, Leandro Comacchio, della provincia di Padova: un calendario 2011 da distribuire a tutti i cittadini della provincia.
E fin qui nulla di male.
Il problema è che l’assessore ha modificato il calendario ad uso e consumo leghista, abrogando tra l'altro due significative festività nazionali: la festa della Liberazione, che è stata sostituita con la festa di San Marco, e il Primo Maggio.
È pur vero che il 25 aprile si festeggia anche il patrono di Venezia, ma è altrettanto vero anche che in tutta Italia, Veneto compreso, le celebrazioni sono tutte rivolte alla Liberazione, festa nazionale.
Che l’abolizione della festività del Primo Maggio sia stata voluta dall’assessore in quanto forse ritiene che il Nord Est non sia più “lavoratore” come in passato?
In cambio è stata istituita la nuova ricorrenza: il 25 marzo si celebra la Terza Edizione della Festa del Popolo Veneto.
L’unico dato interessante di questa goliardica notizia è dato dal fatto che con i soldi pubblici la Provincia di Padova si diverte a stampare calendari da distribuire ai cittadini, anziché utilizzare i propri fondi, ad esempio, per incrementare i fondi destinati all’assistenza ai malati terminali.

lunedì 3 gennaio 2011

Sarà sempre con noi.

All’età di 91 anni ci ha lasciato il professor Gallazzi Vittorio, per tutti i suoi alunni il Prof. Vittorino!
Ci ha lasciato il 31 dicembre, quasi a dimostrare che Lui ha rappresentato un’era che finiva con la fine dell’anno.
Il 16 luglio avevamo pubblicato un post ( http://bellazziblog.blogspot.com/2010/07/la-vecchia-ragioneria-e-il-nuovissimo.html La vecchia Ragioneria e il nuovissimo Istituto Tecnico: da Gallazzi a Di Rienzo. ) con il quale abbiamo reso un doveroso omaggio ad un uomo che aveva contribuito in modo essenziale a trasformare Busto Arsizio da paesotto a città con una grande vocazione industriale.