giovedì 29 marzo 2012

8.000 morti.

Questo è il bilancio di un anno di guerra civile in Siria dove il Presidente Assad e i suoi fedelissimi non hanno esitato ad usare qualsiasi mezzo per sedare la rivolta dei cittadini che vogliono vivere in un paese libero.
Ogni giorno i mass media fanno vedere gli orrori che il regime di Assad sta compiendo: non vi è differenza tra un bambino ed una donna, tra un vecchio ed un giovane, tra un cosiddetto ribelle e un cittadino, tra una persona armata e un inerme seduto su una panchina, tutti vengono passati per le armi se solo il regime pensa che sia un oppositore.
Mesi fa è stato brutalmente assassinato Gheddafi che non più di un anno prima era ossequiato in tutti gli stati del mondo, fino ad arrivare al nostro ex Presidente del Consiglio Berlusconi che gli ha baciato anche la mano. La sua condanna a morte era stata decretata perché aveva cercato di sedare la rivolta in Libia causando la morte di qualche decina di persone.
Entrambi sono dei dittatori, entrambi hanno trucidato i loro concittadini, ma in Libia c’era interessi particolari per cui Gheddafi andava “fatto fuori velocemente”, anche per appropriarsi dei suoi pozzi di petrolio.
In Siria tutto questo non succede, l’ONU non riesce a far approvare un provvedimento coercitivo nei confronti di Assad che continua a trucidare barbaramente tutti i suoi oppositori.
Fino a quando il mondo civile tollererà questa situazione?

martedì 27 marzo 2012

Proclami delle Brigate Rosse all’asta

Nei prossimi giorni verranno battuti all’asta alcuni documenti delle Brigate Rosse, tra cui quelli relativi al rapimento e all’uccisione dell’On. Moro e della sua scorta.
Bolaffi, la nota società che si occupa di francobolli e di aste in genere, ha organizzato questo evento sperando di ricavare un bel gruzzolo per i suoi clienti, sperando che vi partecipino che vi partecipino in molti e che sia disponibili a spendere qualche migliaia di euro pur di avere la “soddisfazione “ di esporre nel proprio salotto come cimelio un proclama originale delle Brigate Rosse.
Non entriamo nel merito del buon gusto di indire questa asta in concomitanza dell’anniversario del rapimento e dell’uccisione di Moro, ma quello che ci chiediamo è come mai certi documenti possano diventare di proprietà di privati, i quali poi ne fanno mercimonio guadagnandoci anche dei soldi.
Avevamo sempre ritenuto che simili documenti fossero sottoposti a sequestro e, al limite, divenire parte dell’archivio di Stato, ma non certamente distribuiti al pubblico.
Ci sbagliavamo!
Ma questo rappresenta un altro modo di agire di una Italia che non ci piace, che cerca di fare soldi anche sulla morte degli altri.

sabato 24 marzo 2012

La mamma degli idioti continua ad essere in cinta

Questa mattina siamo andati a Milano e, come al solito, abbiamo utilizzato la metropolitana, il treno che è arrivato era imbrattato di vernice in ogni sua parte, compresi i finestrini.
Quando siamo saliti sembrava di essere in una camera mortuaria.
Il primo risultato è stato quello di una signora anziana che, non potendo leggere la fermata, l’ha mancata.
Quando siamo scesi abbiamo riguardato questo treno per vedere se per caso l’imbrattatura poteva essere assimilata ad un disegno o se avesse un qualsiasi significato. Ebbene no!
L’idiota che ha passato una notte intera a lavorare come un pazzo, aveva semplicemente utilizzato secchi di colore senza un qualsiasi abbinamento cromatico al solo fine di recare un danno ad una cosa pubblica.
Per ripristinare quel treno, perché non era una sola carrozza ma di tutto il treno, si spenderanno qualche decina di migliaia di euro che pagherà la collettività.
Nel frattempo quell’idiota continuerà a farsi bello con i suoi amici altrettanto idioti della sua bravata.
Per questo motivo siamo tra i sostenitori delle pene corporali tipo la gogna in piazza, come si usava nel Medioevo, che sono le uniche pene che capiscono gli idioti!
Chi viene “beccato” a sporcare le cose degli altri, in primo luogo deve essere condannato a ripristinare il bene che ha imbrattato e ad imbrattare nello stesso modo la casa dove abita, poi deve essere lasciato nella piazza principale al pubblico ludibrio, e successivo fine settimana lo dovrebbe passare a pulire i servizi delle varie stazioni ferroviarie che normalmente vengono imbrattati da suoi simili.
Forse dopo una lezione di questo genere, gran parte di questi idioti si comporterebbero in modo diverso.

mercoledì 21 marzo 2012

Il Duomo circondato

Oggi si celebra la giornata mondiale contro il razzismo e a Milano vi è stata una bella manifestazione che ha visto coinvolti 500 giovani tutti con una maglietta che inneggiava contro il razzismo, che tenendosi per mano hanno costituito un catena umana attorno al Duomo per dimostrare che l’unità permette di combattere ogni pregiudizio e tra questi pregiudizi quello più grave è quello del razzismo.
Non si capisce come possano delle persone odiare i propri simili solo perché hanno un colore di pelle diverso, perché sono di una nazionalità che non è la nostra, perché parlano una lingua che noi non capiamo.
Si arriva all’assurdo di persone che odiano i loro simili per la loro carnagione scura che passano giornate davanti alla lampade per cambiare il colore della loro pelle da bianco in marrone. Si è veramente all’assurdo.
Purtroppo il razzismo è trasversale, è una questione di cervello e dato che il cervello, come il buon senso, non si compra al supermercato ma lo si ha in dote alla nascita, o uno ce l’ha oppure l’idiozia impererà per tutta la sua vita.
Abbiamo un solo rammarico che la giornata internazionale contro il razzismo ha avuto poche occasioni per essere citata e in particolar modo nella nostra città, Busto Arsizio, dove nessuno se ne è neppure accorto.

lunedì 19 marzo 2012

In pensione a 54 anni

L'onorevole Vittorio Sgarbi è in pensione e percepisce qualche migliaia di euro dalla Camera dei Deputati presso quale ha trascorso ben quattro legislature.
Nel corso della trasmissione “La zanzara” su Radio 24, all’On. Sgarbi è stato chiesto di rinunciare alla nsione, visto che lui fa il “censore” sui costi della politica e la sua risposta, oltre agli insulti, parolacce e quant’altro come è suo costume rivolte al dott. Cruciani conduttore della trasmissione, ha dichiarato che “in primo luogo non è una pensione ma un vitalizio, per cui è un suo diritto e guai a chi glielo tocca!”Questi sono i politici che ci hanno governatoIl problema è che hanno “figliato” molto bene e i loro eredi sono peggio di loro.
E poi a Busto vi è chi ha chiesto che il gettone di presenza dei Consiglieri, che è costituito da qualche decina di euro, venga diminuito per ridurre i costi della politica, dimenticando che un mese della pensione dell’On. Sgarbi costa allo Stato di più dei gettoni di presenza che i Consiglieri comunali di Busto Arsizio percepiscono in un anno di partecipazione al Consiglio.

venerdì 16 marzo 2012

Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino

Oggi cade l’anniversario della strage di Via Fani nel corso della quale le Brigate Rosse, pur di rapire l’Onorevole Moro, ucciso l’8 maggio dello stesso anno, non esitarono a trucidare l’intera sua scorta: Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino
Le Brigate Rosse, che alla base della loro ideologia avevano la “difesa del potere del proletariato” assassinarono proprio delle persone per le quali loro avrebbero dovuto lottare in quanto gli uomini della scorta di Moro erano dei semplici lavoratori che avevano scelto di essere al servizio dello Stato, ma sempre lavoratori erano.
Quella data ha segnato profondamente tutti quelli che hanno la nostra età in quanto fatti di questo genere non si dimenticano facilmente; quelli erano gli anni di piombo dove ogni giorno ci si aspettava che qualcuno fosse gambizzato o ucciso e ci si meravigliava quando non succedeva nulla.
Sono fatti che possono ricordare solo quelli che hanno una certa età perché da allora sono passati ben 34 anni e molti giovani non sanno cosa succedeva in quegli anni.
Fortunatamente il clima è cambiato, pur nella presenza di estremismi portati avanti da persone senza cervello, come senza cervello erano gli estremisti di allora, difficilmente oggi si assiste a simili fatti di sangue e che ci auguriamo che nessuno debba riviverli ancora perché sarebbe un orrendo un ritorno al passato in fatti che nessuno vuole e che nessuno ha mai voluto e che sono solo nella mente di folli che non meritano neppure di nascere.

giovedì 15 marzo 2012

Hanno rinunciato all’aumento delle ferie

In Svizzera si è svolto in referendum avente ad oggetto la proposta di aumentare le ferie da 4 a 6 settimane.
Cose da non credere, perché noi italiani ragioniamo in un modo diverso. Gli svizzeri, tenendo conto dell’attuale situazione economica e della crisi in essere, hanno respinto questo referendum rinunciando ad avere un aumento delle ferie.
Se un referendum di questo genere fosse stato fatto in Italia quale sarebbe stato il risultato?
Probabilmente la partecipazione sarebbe stata pressoché totalitaria, almeno per quelli che possono usufruire delle ferie retribuite e invece totalitaria per quanto riguarda il voto a favore di una simile proposta.
E poi ci chiediamo per quale motivo in Svizzera vanno meglio rispetto che in Italia?

venerdì 9 marzo 2012

Siamo tutti disuguali?

La scorsa settimana abbiamo difeso avanti il Tribunale di Varese una signora accusata di oltraggio nei confronti di un vigile che l’aveva fermata perché percorreva una via alla periferia della sua città ad una velocità di ben 52Km. all’ora, mentre il limite era di 50.
Alla signora, quando si è vista fare questa contestazione, è scappata la frase “ma qui siamo tutti matti”.
Apriti cielo: il Vigile ha capito “siete tutti matti” e immediatamente ha trasmesso la denuncia alla Procura delle Repubblica di Varese e da qui il procedimento penale.
In questi giorni abbiamo assistito alle vicende di Val di Susa con la famosa ripresa del No-Tav che insultava a più non posso i poliziotti che erano davanti a lui, che non reagivano minimamente a tali insulti.
E prima di allora abbiamo visto manifestanti e tifosi insultare ed aggredire i poliziotti, senza che questi reagissero.
Che differenza c’è tra la signora, ammesso e non concesso che abbia detto “siete tutti matti” e il No-Tav, manifestanti ed ultras che invece insultavano pesantemente i poliziotti?
Per quale motivo se il sottoscritto o una persona normale, si rivolge in modo non proprio cortese ad un poliziotto immediatamente finisce sotto processo e invece quando vi sono gli ultras, i manifestanti, i no-tav, tanto per citarne alcuni, che durante le loro esternazioni distruggono gli stadi, incendiano i negozi, danneggiano le auto, gettano pietre contro i poliziotti, li insultano, ecc. ecc. a loro non succede nulla?
È proprio vero, come diceva un noto scrittore che gli animali della fattoria sono tutti uguali, ma qualcuno è più uguale rispetto agli altri.

martedì 6 marzo 2012

Le sparate di Bossi

“Monti rischia la vita perché il Nord lo farà fuori”, con questa frase Bossi ha sintetizzato il suo pensiero politico in merito all’attività svolta da Molti e il suo governo.
Su “YouTube” si può vedere il video e sentire le esatte parole dette da Bossi.
Naturalmente poi sono arrivate le smentite, i giornalisti come al solito sono tutti degli incapaci che non capiscono quello che uno dice, il senso della frase non era quello che tutti hanno capito e come al solito, come si suol dire questa dichiarazione “passano in battaglia” e tutto ritorna come prima.
D’altra parte Bossi non è alla prima infelice uscita in tema di fucili, armate di lombardi etc. etc. che avrebbero portato la padania all’indipendenza, ma come sempre “il can che abbaia non morde”.
Ma il problema non è dato da Bossi, il problema è dato dai suoi sostenitori: di fronte di una simile affermazione hanno apllaudito entusiasti o sono rimasti allibiti?
Delle due l’una o ci credono veramente oppure prendono in giro il loro leader.
Speriamo che l’applauso vi fosse sia fatto a favore di una frase mal riuscita del loro leader perché diversamente ci si dovrebbe preoccupare seriamente perché continuando a gridare al lupo al lupo poi si sa come finisce.

venerdì 2 marzo 2012

Siamo solo degli ipocriti

Il caso del portiere della Juve Buffon ha spopolato sui nostri giornali dimostrando che in Italia di notizie serie da pubblicare ve ne sono ben poche.
Il caso è noto: nel corso della partita Juve-Milan Buffon ha parato un tiro avversario, ma la palla è risultata essere entrata nell’area della rete, per cui l’arbitro o i guardalinee avrebbero dovuto convalidare il gol in favore del Milan.
Buffon ha affermato di non essersi accorto che il pallone aveva oltrepassato la linea bianca della porta ma che, anche se se ne fosse accorto, non l’avrebbe mai riconosciuto.
Da tale affermazione si è scatenato l’uragano e non si capisce il perché.
Buffon ha dimostrato di non essere un ipocrita in quanto la frase che lui ha detto è quella che qualsiasi altro giocatore avrebbe detto al suo posto.
I paragoni fatti con il giocatore che aveva denunciato di essere stato oggetto di un tentativo di corruzione non reggono in quanto si tratta di un fatto totalmente diverso.
Buffon ha dimostrato di non essere un ipocrita e di avere un coraggio superiore alla media in quanto per lui sarebbe stato più semplice (ed opportunistico) affermare: “non me ne sono accorto, se me ne fossi accorto l’avrei detto all’arbitro”.
Non gli sarebbe costato nulla ed avrebbe fatto una bella figura ma avrebbe dimostrato di essere un ipocrita e comunque nessuno gli avrebbe creduto.
D’altra parte gli italiani per natura sono degli ipocriti e Buffon ha dimostrato di essere diverso dalla maggioranza dei suoi connazionali.