venerdì 16 marzo 2012

Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino

Oggi cade l’anniversario della strage di Via Fani nel corso della quale le Brigate Rosse, pur di rapire l’Onorevole Moro, ucciso l’8 maggio dello stesso anno, non esitarono a trucidare l’intera sua scorta: Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino
Le Brigate Rosse, che alla base della loro ideologia avevano la “difesa del potere del proletariato” assassinarono proprio delle persone per le quali loro avrebbero dovuto lottare in quanto gli uomini della scorta di Moro erano dei semplici lavoratori che avevano scelto di essere al servizio dello Stato, ma sempre lavoratori erano.
Quella data ha segnato profondamente tutti quelli che hanno la nostra età in quanto fatti di questo genere non si dimenticano facilmente; quelli erano gli anni di piombo dove ogni giorno ci si aspettava che qualcuno fosse gambizzato o ucciso e ci si meravigliava quando non succedeva nulla.
Sono fatti che possono ricordare solo quelli che hanno una certa età perché da allora sono passati ben 34 anni e molti giovani non sanno cosa succedeva in quegli anni.
Fortunatamente il clima è cambiato, pur nella presenza di estremismi portati avanti da persone senza cervello, come senza cervello erano gli estremisti di allora, difficilmente oggi si assiste a simili fatti di sangue e che ci auguriamo che nessuno debba riviverli ancora perché sarebbe un orrendo un ritorno al passato in fatti che nessuno vuole e che nessuno ha mai voluto e che sono solo nella mente di folli che non meritano neppure di nascere.

1 commento:

  1. non meritano di nascere, di vivere, ma ci sono e quello che hanno commesso quel maledetto giorno, rimarrà sempre nella memoria di tutti gli Italiani Onesti che sono morti con loro, almeno per un attimo.
    La speranza è che mai più si compiano atti del genere

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