martedì 19 ottobre 2010

Violentata anche nella memoria

Dopo essere stata violentata nel corpo, nella mente ed uccisa, ora viene violentata anche nella memoria.
Ci riferiamo all’orribile omicidio di Sarah, la ragazza quindicenne uccisa dallo zio e forse anche dalla cugina.
La violenza nella memoria è fatta dalla curiosità morbosa che ha visto in questi giorni centinaia di persone recarsi presso il luogo dove è stato compiuto l’omicidio, quasi fossero dei turisti dell’orrore!.
Fare anche centinaia di chilometri per andare a vedere i muri esterni del garage all’interno del quale è stata uccisa una persona, è un sintomo che testimonia che non solo chi ha ucciso, ma anche molti altri hanno la necessità di essere curati.
La curiosità morbosa investe le persone tutte le volte che i mass media danno troppo risalto ad un fatto: Franzoni docet!
La sovraesposizione mediatica crea un enorme danno in quanto la mente umana viene sollecitata in modo anormale e la colpa di tutto questo è di chi, con un caso, vuole riempire i giornali, i tele e radiogiornali per giorni, non avendo altre notizie da presentare al pubblico.
L’omicidio di Sarah è un fatto gravissimo, che dovrà essere punito in un modo esemplare, dopo di che deve calare il silenzio.
Quello che i cittadini devono chiedere è una giustizia veloce e durissima.
Continuare in pseudo indagini giornalistiche, non fa altro che violentare ancora una volta la povera Sarah.
Ma sorge un dubbio, non è che questa sovraesposizione mediatica sia fatta da alcuni giornalisti solo perché hanno avuto l’ordine di sviare l’attenzione dei cittadini dai problemi che li assillano?

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