Un problema che affligge una considerevole parte della cittadinanza in queste settimane è l'allergia dall'ambrosia, quella perfida pianta che regala dei bellissimi fiori assieme ad un malanno che dura oltre un mese e che in alcuni casi è di notevole gravità.
Precisiamo subito che fortunatamente non soffriamo di questa allergia e che il nostro impegno su questo argomento è del tutto disinteressato.
Da anni combattiamo una battaglia che inizialmente era quasi solitaria ma che, con il passare del tempo, ci ha visti in compagnia di sempre maggior numero di persone che hanno a cuore il problema.
Non siamo medici e non diamo cure, cerchiamo solo di sensibilizzare i nostri amministratori al problema, chiedendo interventi radicali che permettano di “estirpare” questa erba dalla nostra zona e far finire questa allergia che si sta trasformando in una malattia sociale.
Nella zona di Busto gli allergici si aggirano tra il 10 e 15%, e il loro numero aumenta sempre di più.
È necessario un intervento coordinato di tutte le amministrazioni (comunali, provinciali e regionali) che obblighi con sanzioni non solo amministrative allo sfalcio dell’erba al suo nascere.
Chiediamo che investano dei denari per ricercare un diserbante (sempre che già non esista) da utilizzare su grande scala dalla primavera in poi per impedire all’ambrosia di crescere. Tutti abbiamo visto come fanno negli USA in casi simili: aerei lanciano il diserbante sull’intero territorio e il risultato è sicuro certo.
Le risorse necessarie saranno reperite dal risparmio che si avrà per curare questa all’allergia, dalle giornate di malattia evitate. La salute e benessere fisico dei cittadini, in ogni caso, vengono prima di ogni altro interesse!
mercoledì 1 settembre 2010
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Mio figlio acquista dagli americani uno sciroppo anti ambrosia, non in vendita in Italia, e parecchio costoso.
RispondiEliminaNonvorrei che fosse un affare per gli americani.
Gp