lunedì 27 settembre 2010

Gli Italiani e la casa di Montecarlo

Il 25 di settembre è stato un giorno essenziale per l’Italia in quanto le verità finalmente sono venute a galla: il Presidente della Confindustria Marcegaglia ha affermato che l’economica italiana è andata molto peggio rispetto a quella degli altri stati, facendo presente al Presidente del Consiglio che “la pazienza è finita” e che è ora che si inizi a lavorare sul serio. L’altra verità è quella data da Fini che ha spiegato l’arcano della casa di Montecarlo.
Da una parte vi è chi lavora seriamente per riportare l’Italia a galla, gli imprenditori, i lavoratori, i liberi professionisti, dall’altra parte vi sono i politici che discutono del nulla.
A chi interessa il problema della casa di Montecarlo?
Forse ai disoccupati che aumentano sempre più, ai giovani che sono senza lavoro o forse, ai lavoratori che sono in cassa integrazione a zero ore?
Forse agli studenti che hanno una bassa offerta formativa o alle future mamme che hanno paura di partorire perché non sanno cosa può loro succedere in sala parto?
Per tutti questi e per molti altri della casa di Montecarlo non può “fregare assolutamente nulla”.
Quello che interessa è che il paese si risollevi dal caos in cui è precipitato, che il parlamento inizi a legiferare sulle questioni che interessano i cittadini, che le aziende riprendano a produrre e che il lavoro ci sia per tutti: tutto il resto sono solo parole!
Nel frattempo la finanziaria sta dando i suoi frutti: i comuni con i prossimi bilanci aumenteranno le tariffe per far fronte ai mancati trasferimenti dello Stato, le tariffe autostradali sono aumentate, l’energia elettrica e il gas continuano a crescere e, questo lo diciamo con ragione di causa, i costi della giustizia sono aumentati di circa il 20%: i cittadini ringraziano Tramonti ma fanno presente che le tasche da tempo sono vuote!

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