mercoledì 29 settembre 2010

Busto : Lungo il “quadrilatero” centrale, la situazione è nettamente peggiorata

I nostri nonni affermavano che settembre è il mese dei buoni propositi perché, finita l’estate e ritemprati dalle ferie, si è disponibili a fare cose nuove, a rimediare agli errori passati, ad adoperarsi per migliorare.
L’importante è che le persone amino ciò che fanno e facciano ciò che amano, si tratta di principi dettati dalla saggezza che è alla base del futuro perché permette, pensando al passato, di costruire un futuro migliore.
Ed è per questo che fine le ferie, dal 14 di agosto abbiamo girato per Busto portandoci dietro alcune fotografie che avevamo scattato per la campagna elettorale del 1993 e in questo “giro” abbiamo trovato cose positive ed altre negative, ma purtroppo tante situazioni immutate.
Il nostro peregrinare è iniziato dal quadrilatero via Zappellini, viale Duca d’Aosta, via Mazzini, piazza Manzoni e abbiamo constatato che la situazione non solo non è migliorata ma nettamente peggiorata.
Se non fosse per qualche sporadico intervento edilizio (sui quali vi sarebbe molto da dire), tutto il resto è rimasto tale e quale, tranne alcuni immobili che sono crollati facendo aumentare il degrado già esistente.
La casa che vi era all’angolo di via Tosi con via Matteotti è crollata, ma gli estimatori dei reperti archeologici hanno lasciato ai posteri parte del muro perimetrale per circa un metro in modo che i soliti maleducati possano depositarvi i propri rifiuti.
Il parcheggio di via Lualdi è sempre nella stessa situazione disastrata e nulla è stato fatto né si prevede che venga fatto, con la conseguenza che gli automobilisti continuano a parcheggiare l’auto su uno sterrato, dove quando piove vi sono profonde pozzanghere e fango dappertutto.
L’impressione è che non si intervenga volutamente in questa area per obbligare la gente a portare la propria auto nei due limitrofi parcheggi a pagamento dell’Agesp ma, come al solito noi siamo dei maligni.
Il primo tratto di via Palestro è immutato: le fabbriche dismesse aumentano e gli immobili sono lasciati in stato di abbandono.   In periferia invece abbiamo trovato situazioni positive.
Sant’Anna e Beata Giuliana sono due gioielli, due quartieri ben tenuti dove i proprietari hanno sistemato i condomini dove abitano, manutengono i propri giardinetti e la situazione è sicuramente vivibile.
Quello che è certo è che di mano pubblica se ne vede poca, tutto è lasciato alla buona volontà dei cittadini, ai quali bisogna levare tanto di cappello.
A Sacconago e Borsano, per la mancanza dei piani urbanistici, la situazione è immutata salvo qualche sporadica costruzione di condomini più o meno belli.
Sant’Edoardo ha sempre il grave problema della viabilità, i viali Pirandello e Alfieri sono delle strade di scorrimento veloce, quasi fossero una tangenziale e questa è una situazione che i politici si erano impegnati ad eliminare già agli inizi degli anni ’90, ma poi non è stato fatto assolutamente nulla.
Il vero mutamento che abbiamo notato in città sono le rotonde, che sono sorte in ogni luogo, e forse anche dove se ne poteva fare a meno.
È noto che le rotonde costano centinaia di migliaia di euro per cui, seguire una moda per il puro spirito di seguirla non è positivo anche per una corretta economia della città, che ha difficoltà a far quadrare il proprio bilancio.
Alcune rotonde, sono state adottate da persone che lo hanno fatto sì per farsi un po’ di pubblicità, ma anche per rendere più bella Busto e ci riferiamo allo spazio davanti al Tribunale, a piazza Garibaldi, a largo Crespi e al Cimitero.
Dobbiamo personalmente ringraziare Audio Porfidio che ha preso a cuore questa situazione e, spendendo decine di migliaia di euro, ha permesso a Busto di avere un aspetto migliore rispetto al passato.
Avere il verde del Tribunale sistemato è importante in quanto il Palazzo di Giustizia è frequentato da persone che arrivano da tutta Italia ed è essenziale che la sua entrata sia curata perché rappresenta un biglietto di presentazione.
Lo stesso dicasi per le rotonde di largo Crespi e del Cimitero che sono le porte di ingresso alla città e quando le persone arrivano, trovando delle aiuole ben tenute, hanno una buona impressione di Busto.
Vi sono anche altri privati che hanno fatto delle ottime sistemazioni di altre rotonde e anche a loro va il nostro personale grazie, ma a loro dovrebbe andare il grazie dell’Amministrazione comunale che, grazie a loro ha risparmiato decine di migliaia di euro; il Sindaco che è attento a questi particolari, sicuramente avrà inviato un ringraziamento personale a queste persone che hanno dimostrato di amare la nostra città anche se non sono, come diceva nostra nonna, “nativi e lavativi di Busto”.
Un intervento nuovo ed apprezzato è la sistemazione dell’ex Bustese, e qui dobbiamo ringraziare un politico che ha rappresentato sotto tutti i profili una pietra miliare della politica cittadina: l’indimenticato ed amato Angelo Borri, perché quando era Sindaco, grazie alla sua lungimiranza, aveva acquistato l’ex Bustese, e senza tale acquisto non la città avrebbe avuto quest’area.
Abbiamo un solo rammarico: la ristrutturazione ha riguardato essenzialmente il cosiddetto “castello”, ci sarebbe piaciuto veder realizzato il progetto che era stato presentato per le elezione del 1985 dal PSI dall’allora assessore Trotta; era un progetto forse grandioso, ma che avrebbe soddisfatto molte delle esigenze che ancora adesso ci sono a Busto.
Anche per il palazzo comunale tutto è rimasto fermo, all’inizio degli anni ’90 vi era la necessità di un nuovo Municipio, in quanto palazzo Gilardoni era già allora insufficiente, oggi, dopo vent’anni, la situazione è rimasta la stessa, creando grave danno e disagio a tutti i cittadini.
Ultimo elemento è quello dei parcheggi. La crisi del ’93 aveva lasciato in eredità l’ultimazione di alcuni edifici: palazzo sportivo Piantanida, la casa di riposo, l’autosilo delle Poste.
Le successive Amministrazioni hanno ultimato queste opere ma, per quanto riguarda i parcheggi la situazione è rimasta immutata: tanti piani parcheggi sono stati presentati ma in concreto la situazione è’ rimasta inalterata e nel frattempo le auto a Busto sono aumentate.
Torniamo ai buoni propositi a cui abbiamo all’inizio accennato e speriamo che la nuova Amministrazione che vi sarà l’anno prossimo, chiunque vinca, si attivi per migliorare questa situazione.
Facciamo una proposta: i candidati sindaci facciano devono fotografare i punti essenziali della città e chiunque sarà eletto, alla prossima campagna elettorale dovrà presentarsi ai cittadini con una mostra fotografica con la quale far vedere com’era Busto cinque anni prima e in che cosa la città è mutata: passare dalle parole ai fatti è sempre essenziale.
                                                                                                    (Da L’Informazione 24 settembre 2010)

1 commento:

  1. Sono solito percorrere la vie di Busto in bici e so di mettere a rischio continuo la mia incolumità. Busto è città che è nemica dei ciclisti.
    Leggo del Tribunale che ha l'entrata sistemata a verde, ma il vero biglietto da visita sarebbe se oltre al verde ci fosse un parcheggio per le bici.
    Oggi è arredo urbano non più solo ciò che appaga la vista, ma ciò che rende migliore la qualità della vita. A questo fine le piste ciclabili e parcheggi per bici sono determinanti. Coraggio dunque, lasciamo stare di perdere tempo a giudicare i condomini: di belli non sen fanno, perchè comanda la mentalità delle immobiliari. Le rotonde avranno anche delle belle aiuole, ma per i pedoni e i ciclisti che s'avventurano sono un vero pericolo.
    Mi auguro che la futura amministrazione sappia riconoscere l'esigenza di salvagaurdare oltre all'aspetto dela città nel suo complesso, su cui si concentra il post che qui sto commentando, anche la fruibilità, il benessere, la sicurezza.

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