Il tema dei prossimi congressi è di grande importanza per il futuro politico del Partito Democratico, sia per Busto che a livello provinciale.
Ad oggi si è sentito solo citare dei nomi, ma nessuno fino ad oggi ha parlato di programmi.
Il PD Varesino si trova in una situazione difficile, alle ultime elezioni regionali vi è stato un tale calo di consensi che dovrebbe aver preoccupato i quadri dirigenti, ma questo sembra non essersi verificato più di tanto.
Il PD, nella provincia dove è sorta la Lega, deve dimostrare di essere antitetico a questo movimento politico; portare avanti l’idea sarebbe distruttivo, perché le cose “tarocche” non piacciono a nessuno .
Il PD è geneticamente diverso dalla Lega e dal PDL, come è anche diverso dalla sinistra estrema, deve portare avanti un programma che faccia emergere tutte le diversità politiche.
Il prossimo segretario provinciale deve possedere delle doti essenziali: deve avere esperienza politica ed amministrativa, non deve essere fazioso, deve saper unire le diversità del partito, deve valorizzare tutte le intelligenze che ci sono nel Partito, deve riorganizzare il partito a partire dai Circoli, coinvolgendo sia gli iscritti che i simpatizzanti.
Non dovrà seguire la prassi politica del: “usa e getta!”, in quanto oggi il Partito ha bisogno di tutti: non esistono né gli ultimi né i primi della classe, tutti sono persone valide, sia che essi abbiano 16 o 80 anni, che si tratti di uomini o di donne, l’importante è che lavorino per il Partito.
È venuto il momento delle proposte, i temi sono quelli di sempre: lavoro, giovani, ambiente, scuola, sanità; ci si deve rimboccare le maniche e lavorare insieme per far risorgere il Partito che, diversamente, rischia di sprofondare in un baratro dal quale difficilmente riuscirà ad uscire.
Stesso discorso riguarda anche Busto, dove il Partito deve ricomparire tra la gente.
mercoledì 15 settembre 2010
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