Quanto accaduto ieri alla Camera dei Deputati ha rappresentato il livello più basso mai raggiunto dal nostro Parlamento. Non vogliamo, come hanno fatto in molti, affermare che questi fatti accadevano all’epoca del fascismo, ma assistere ad una aggressione fisica del tipo di quella a cui è stato oggetto l’On. Barbato lascia dei forti interrogativi.
Il Parlamento è il luogo dove tutti devono poter esprimere liberamente il proprio pensiero e il fatto che a un deputato si impedisca di parlare usando la forza, dimostra a quale livello sia arrivata la politica in Italia, dove o la si pensa come il Cavaliere oppure si è “out”!
Non siamo d’accordo con chi afferma che dobbiamo ringraziare di essere nel 2010 perché diversamente anziché i pugni verrebbero utilizzati altri sistemi ben più drastici per togliere la parola, ma o i nostri parlamentari, o meglio chi dirige l’orchestra, incominciano a capire che la politica è altro, oppure il livello istituzionale cadrà sempre più in basso. Il rispetto della persona e delle istituzioni, il diritto di parola, sono la bandiera di tutti i cittadini e in primo luogo di chi viene eletto in Parlamento.
D’altra parte non è che possiamo pretendere molto da chi ci governa, e facciamo riferimento al fatto che il Cavaliere, facendosi pubblicità a spese dello Stato, è diventato protagonista di uno spot pubblicitario, è l’ulteriore prova che il rispetto delle regole non esiste più.
Se poi ai cittadini va bene che un Deputato venga preso a cazzotti e che il Presidente del Consiglio spenda i loro soldi per farsi pubblicità, non ci rimarrà altro che attendere tempi migliori ricordando che chi si abitua a simili situazioni prima o poi pagherà il duro prezzo.
giovedì 8 luglio 2010
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