venerdì 2 aprile 2010

I pendolari di Castellanza sono diversi da quelli di Busto

Sembra un sogno: Busto e Castellanza hanno iniziato a dialogare sulle problematiche che le vedono coinvolte! Che sia la volta buona? Forse i Sindaci di Busto e Castellanza hanno finalmente capito che essere da soli in un castello posto in cima alla montagna e lontano da tutti non serve a nessuno?
Da anni andiamo ripetendo che solo grazie alla concreta collaborazione che i comuni possono realizzare progetti concreti a favore della loro collettività.

Fino ad oggi queste due città si sono guardate in cagnesco, senza parlarsi, ognuno ha seguito la sua strada, indipendentemente dal fatto che questo atteggiamento servisse solo a costruire un muro di incomprensioni. Ed ora che finalmente il Sindaco di Busto ha capito che è sempre opportuno colloquiare con i vicini, speriamo che inizi a dialogare anche con Gallarate, Legnano e con i comuni della Valle Olona, pensando che l’Alto Milanese è una realtà univoca, che ha interessi comuni e che solo con un’azione unitaria concordata con tutti gli altri Comuni, si può pensare di riacquisire quella forza che questa zona ha avuto in passato.
Non chiediamo che Busto ritorni ad essere il faro dell’Alto Milanese perché sarebbe pretendere troppo dalla benevolenza dei Comuni confinanti, chiediamo che almeno Busto inizi a collaborare con tutti, nessuno escluso. Castellanza e Busto hanno iniziato a parlare per cercare di risolvere il problema della stazione di interscambio. E qui ci tocca il dovere di essere un pochino polemici.
A Castellanza è stata inaugurata, in piena campagna elettorale, la nuova stazione; a parte i costi dell’inaugurazione che comunque sono pagati da “papà pantalone” cioè da tutti noi, in molti si sono chiesti che cosa Formigoni e i suoi fidi collaboratori abbiano inaugurato in quanto vi erano e vi sono solo due binari, nient’altro! Vi era un container nel quale i passeggeri potevano rifugiarsi nel caso di pioggia, poi si è capito che era necessario che vi fosse una toilette, per cui è stato posizionato un bagno chimico, che probabilmente era stato dimenticato dall’impresa che aveva eseguito i lavori nella stazione.
Oltre che ottenere che la stazione venga ultimata, ora Castellanza deve chiedere che il Malpensa-Express si fermi nella sua stazione, in quanto solo in questo modo i pendolari potranno sperare di avere i treni in orario.
Non è morale che i pendolari di Castellanza debbano essere trattati in modo diverso rispetto a quelli che abitano a Saronno e a Busto.
É necessario che in determinate fasce orarie, ad esempio dalle 7 alle 8,30 e dalle 17,30 alle 19, venga eliminato il biglietto di prima classe che si paga per salire sul Malpensa Express.
Una chicca che in pochi conoscono: l’Assessore Cattaneo nella sua foga elettorale ha fatto arrivare a Malpensa il famoso treno Frecciarossa. Non sappiamo quanto sia venuto a costare questo viaggio che ha permesso al nostro Assessore di percorrere il tratto da Milano a Malpensa in pochi minuti, quello che è certo è che si è trattato un inutile dispendio di denaro, anche perché si è trattato di un viaggio unico e fatto a scopo propagandistico.
La campagna elettorale che si è da poco conclusa ha provato, sempreché ve ne fosse bisogno, che l’interesse perseguito da molti candidati era solo quello di avere un effetto speciale in più, piuttosto che un punto di programma da discutere. Di programmi durante la campagna elettorale si è parlato pochissimo.
Quello che si è visto è stato un dispendio di denaro in manifesti, cene con centinaia di commensali, mega riunioni in teatri noleggiati per l’occasione, cantanti famosi in concerto e chi più ne ha ne metta.
Tutto questo in un momento di crisi economica come quello in cui tutti si dibattono, ha rappresentato uno schiaffo morale nei confronti di chi guadagna meno di euro mille al mese o che purtroppo ha perso il posto di lavoro. Ritornando al problema del dialogo, riteniamo che questo sia basilare e se non sarà il Sindaco di Busto a chiedere di poter parlare con gli altri Sindaci, sarà necessario che siano gli altri ad imporre al nostro Sindaco questo dialogo.
Non dobbiamo dimenticare che nel giro di qualche mese si tornerà a discutere della città metropolitana e la zona dell’Alto Milanese sarà profondamente toccata da queste future scelte, se Busto e l’Alto Milanese si troveranno impreparati rispetto a questo evento, poi ci si dovrà leccare le ferite e il danno ricadrà sull’intera collettività.
I cittadini sono stanchi di sentirsi dire che la colpa è degli altri. È necessario che chi ci governa si assuma i meriti e i demeriti del suo operato. Se un sindaco è bravo deve essere applaudito, se invece disattende il mandato che gli elettori gli hanno dato, deve essere mandato a casa immediatamente.
L’anno prossimo di questi tempi vi sarà la campagna elettorale per le elezioni comunali, quello che noi ci auguriamo è che i partiti incomincino da ora (e secondo noi siamo già in grave ritardo) ad individuare la figura del sindaco migliore che possa governare Busto
Ci auguriamo che non vi sia chi, sulla base dei risultati ottenuti alle regionali, metta sul tavolo l’asse di picche indicando un sindaco incapace o debole.
È necessario che la prossima Giunta sia composta dai migliori elementi della città e che la stessa sia guidata dall’uomo più valido, senza guardare che maglietta indossa.
Fino a quando invece si continuerà ad andare avanti con il manuale Cencelli per scegliere i candidati, i risultati non cambieranno: la mediocrità continuerà ad aumentare e i cittadini continueranno sempre più a soffrirne: quello di cui si deve aver paura non è il tasso dell’inquinamento ma è il cosiddetto T.A.M.: tasso adeguamento mediocrità! L’impressione che ormai abbiamo da anni è che i nostri concittadini si siano ormai abituati ad una sempre maggiore mediocrità nel modo in cui sono governati; oggi viviamo situazioni che vent’anni fa tutti avrebbero respinto fermamente, mandando a casa immediatamente i sindaci incapaci, oggi nessuno è scosso e tutto viene accettato!
Tutto rimane fermo, nessuno reclama e i cittadini si difendono con la frase: “Tanto sono tutti uguali, pensano solo al proprio stipendio”. La vera vittoria dei partiti nella prossima campagna elettorale sarà proprio quella di riuscire far cambiare questo atteggiamento che porta ad affermare che tutti sono uguali, perché al contrario vi sono persone intelligenti e capaci che hanno come unico fine il bene di Busto.
                                                                                                               (Da l’Informazione 2 Aprile 2010)

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