giovedì 25 marzo 2010

Il mio impegno a favore del volontariato

La mia attenzione al mondo del volontariato è motivata dal fatto che personalmente agisco sia in questo ambito che nell’associazionismo. Quanto voglio realizzare, se eletto, è quindi un'aspirazione che mi coinvolge direttamente.
Mi limito a tre argomenti: incremento dei fondi per i progetti delle associazioni; semplificazione burocratica, abolizione dell’Iva sugli acquisti.

Proprio in questi giorni, lo scorso 11 marzo, la Regione Lombardia ha emesso i nuovi bandi per finanziare i progetti del volontariato e dell’associazionismo. Una concomitanza di certo non casuale. Però è da 10 anni a questa parte che i fondi messi a disposizione sono sempre gli stessi mentre il numero delle associazioni è raddoppiato, nonché il fatto, ancora più grave, che da qualche tempo questi bandi non sono più annuali ma biennali come se i bisogni del volontariato fossero intermittenti e non continuativi. Sarebbe ora che la Regione cominciasse ad aiutare sul serio il mondo del volontariato e non soltanto colmandolo di lodi sperticate assolutamente gradite ma insufficienti a far camminare i progetti.
Mi impegnerò anche per risolvere il problema degli appesantimenti burocratici che negli ultimi anni sono diventati particolarmente gravosi. Non se ne può più: relazioni annuali da compilare con decine di domande a cui rispondere; nuovi moduli EAS per l’Agenzia delle Entrate astrusi nei contenuti e da inviare con i meccanismi più diabolici che esistano; tonnellate di carta da produrre per la tutela della privacy e la sicurezza che a tutto servono salvo che a tutelare la privacy e a salvaguardare la salute e l’incolumità dei volontari. Occorre quindi snellire puntando sugli adempimenti essenziali e via tutto il resto.
Inoltre, il 2011 è stato proclamato dall’Unione Europea: “anno del volontariato”. La Regione Lombardia cosa intende fare in questo ambito? Siamo la regione italiana con il maggior numero di associazioni e l’Italia è, a sua volta, il paese europeo in cui più cittadini si dedicano al volontariato. Si tratta di un'occasione da sfruttare meglio per rilanciare il ruolo delle associazioni e non limitarsi a qualche mega convegno in cui i politici di turno fanno passerella e ripetono le stesse cose trite e ritrite. Forse potrebbe essere l’occasione per risolvere la questione dell’Iva sugli acquisti. Oggi la si deve pagare e non si può nemmeno detrarla perché le norme comunitarie non lo consentono. Sarebbe invece un grande vantaggio per le associazioni quando, facendo acquisti (da una risma di carta a un autoveicolo per il trasporto dei disabili) non fossero tenute a pagare l’Iva o venisse applicata l’aliquota agevolata del 4% anziché del 20%. Al Parlamento europeo se ne è parlato: sono convinto che se le regioni italiane riprendessero la cosa forse sarebbe la volta buona che otteniamo qualcosa.

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