venerdì 19 aprile 2013

MA IL PD STA PERDENDO LA TESTA?

Proporre Marini, ex sindacalista di spicco, uomo perfettamente sconosciuto nel campo internazione è stata una delle azioni più improvide che il PD potesse fare ed ora ne paga le conseguenze.
Le vie che il PD può seguire sono semplicemente due:
1) indicare un uomo di partito con notevoli esperienze di governo e conosciuto sotto il profilo internazionale e qui i nomi con queste qualità si riducono;
2) individuare un soggetto estraneo alla politica, con tutti i rischi che questa scelta può avere per la mancanza di esperienza che è necessaria per ricoprire la carica di Presidente della Repubblica.
Personalmente ritengo che Rodotà, voluto dai grillini (persona di altissimo profilo giuridico), non abbia la preparazione e l’esperienza per poter svolgere un compito come quello che ha svolto Napolitano negli due anni.
Ma poi viene spontaneo una riflessione: se Grillo è riuscito a trasformarsi da comico in capo di un partito, probabilmente tutti possono diventare Presidente della Repubblica!

Alcune considerazioni:
1) è stato madornale errore quello fatto di Bersani di stringere un patto segreto con Berlusconi (ma a che ora della notte si sono trovati?) e di scegliere Marini;
2) il PD deve liberarsi dalla stretta in cui in cui si trova tra una destra viva e vegeta e dal M5S che, compatto, lo incalza e lo provoca continuamente;
3) è opportuno che i rampanti PD pensino di più al partito e non al desiderio di diventare Premier prima di diventare quarantenni, perché l’unica possibilità che hanno di diventarlo è stando all’interno del PD.
4) Infine il PD non deve fare alcun accordo con Berlusconi.
Diversamente il PD rischia veramente di implodere.



7 commenti:

  1. ovviamente è una domanda retorica...
    Roberto

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    1. Nel condividere le tue osservazioni, peraltro scritte con una sofferenza di chi ha condiviso per questo partito passione,ideali e valori, non sono cose da mandar giù con una certa facilità. Sono fortemente rammaricato perchè questi "giochi" fanno perdere la speranza in chi ha visto il partito democratico la prospettiva, il futuro, il cambiamento di una politica basata sul bene comune e non sugli interessi personali. Quante uomini democratici hanno sottratto tempo e spazio alle proprie famiglie per dedicarsi in una lotta politica che servisse a realizzare i bisogni e le aspettative di chi voce non ha. Sono convinto che il partito democratico riuscirà a trovare le soluzioni e le proposte di questo momento....anche se le cicatrici rimangono. Nicola

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  2. ho l'impressione che il problema sia proprio quello evidenziato al punto 3), errore concettuale e molto sentito dalla gente "comune": "....pensino più al partito ....". Coloro che ho chiamato "gente comune" hanno proprio la sensazione che, sopra le loro teste, si muovano interessi di partito, interessi personali, mania di protagonismo, ma che nessuno dei grandi statisti che vorrebbero governarci si renda disponibile a pensare alla gente comune, ai problemi che, sempre di più, stanno stringendo l'economia e, quindi, ciascuno, in una morsa disperata.
    Pur di vedere qualche cambiamento, un terzo degli italiani ha votato Grillo: ma nessuno pensa alla disperazione della gente? a quello di cui tutti abbiamo bisogno? un po' di giustistia, un po' di equità, un po' meno di Equitalia, un po' di senso di responsabilità. I bambini si aspettano che i genitori siano un punto di riferimento: ma anche i cittadini, a mio parere!
    Mario

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  3. Nessun accordo con Berlusconi ! condivido. Ma mi auguro anche un'apetura a Rodotà, che non è buttarsi nelle braccia di Grillo, ma affidarsi ad un uomo retto, forse poco conosciuto all'estero, ma che conosce bene e soprattutto ama la Costituzione Italiana.

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  4. Ma quale testa? Per perderla bisogna averla, la testa. Una serie così incredibile di errori, nemmeno volendo, un altro partito sarebbe stato capace di farli. Già perdere le elezioni con un Berlusconi ai minimi storici è stato grottesco, dopo tutte le dichiarazioni già fatte del tipo "abbiamo già vinto", o le battute idiote sulla smacchiatura.... Io ho sempre pensato bene di Bersani, ma ora mi chiedo: Nelle battaglie dirette con uomini della statura (sic.) di Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, è naufragato così indecentemente, cosa sarà quando i concorrenti da affrontare saranno i premier di Germania, Francia, Inghilterra, USA, o peggio ancora le autorità valutarie e bancarie U.E.? Qui non sei di fronte al nano ed al giullare, hai di fronte gente che gestisce collaboratori efficienti e capaci. Gente che quando ha deciso di cambiare, rivoltando l'organizzazione del proprio paese, non ci ha pensato un attimo, e con risultati ragguradevoli. Il povero Bersani si fa intimorire persino da un'arrivista, che più che di sinistra ha molto di sinistro, come Renzi. Ormai appare chiaro che nella migliore delle ipotesi, si arriverà a un governo di obiettivo, molto precario, per arrivare poi alle elezioni, dove VINCERA' ANCORA BERLUSCONI (almeno che non gli facciano il regalo di farlo senatore a vita con Prodi). Ebbene stavolta un voto a una sinistra che si uccide sempre da sola, io non lo darò. Se potrò me ne andrò al mare sicuro che a naufragare non sarà una nave davanti a me ma un paese alle mie spalle. Sono stanco di sentirmi italiano, mi vergogno. Mario

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  5. Complimenti, continuate per questa deriva e rimarranno solo macerie. Chi ha guardato agli interessi personali o di partito è stato il buon vecchio Bersani e tutta la classe dirigente del nostro partito. Prima non hanno capito che per vincere serviva rinnovarsi e farsi da parte e questo perchè hanno pensato a se stessi e non al paese; poi dopo che abbiamo "non perso" si sono incarogniti con i grillini facendo figure da idioti in streaming ed hanno lasciato il paese senza un governo ed alla deriva, sempre per interesse di partito e senza guardare al paese; infine il capolavoro del capo dello stato dove invece di giocare facile con Rodotà si è puntato all'accordo con Berlusconi (la grande coalizione non si deve fare perchè sa di inciucio ma da un governo al paese, mentre invece con Marini tocchiamo i picchi della grande responsabilità) con Marini prima, poi allo scontro con la destra con Prodi ed infine al capolavoro Napolitano.
    Gli italiani sono fessi perchè votano da anni Berlusconi ma chi non lo vota è più fesso ancora perchè riesce sempre a scegliere i peggiori da contrapporgli. Ed a quanto pare non mi sembra che la lezione sia stata ancora imparata.
    A.B.

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  6. Errore: Marini e' stato presidente di una delle Camere, ministro del lavoro e segretario generale della Cisl. Per via di tale funzione ha fatto innumerevoli viaggi e missioni in tutto il mondo, intrattenendo rapporti con i sindacati internazionali dei 2 blocchi: la Cisl Internazionale, che ora ha altro nome, che riuniva il sindacalismo libero di tutto l'Occidente, ma anche con la FSM, la Federazione Sindacale Mondiale cui aderivano i sindacati -meno liberi- del blocco sovietico. E stato erede di Donat Cattin quale leader della corrente di sinistra democristiana Forze Nuove e, quando si e' dissolta la DC, segretario del rinato Partito Popolare. Ovunque, nel mondo, ha persone che lo stimano e lo conoscono. Quando entro' nella Cisl partecipo' al corso lungo di formazione per la dirigenza sindacale (sei mesi) tenuto dal gotha dei sociologi ed economisti del Paese. Al suo corso parteciparono non solo quanti sarebbero diventati grandi sindacalisti (Carniti, Crea, Colombo), ma anche Jaques Delors, Ettore Massaccesi, Felipe Gonzales... Rodota' e' l'archetipo del radical chic che lo stesso Ettore Scola metteva in berlina nel suo film "La terrazza" a cui il senatore del Pci, Vittorio Gassman chiedeva sarcastico: "E a che ora e' fissata questa rivoluzione? E vestiti come? Gia' mangiati o digiuni?". Spero che Marini sia incaricato di fare il governo oppure che abbia un dicastero pesante. Augurio che faccio anche a Sergio Chiamparino uno dei più solidi e sobri piddini a disposizione. FGuzz

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