venerdì 5 aprile 2013

L’ANONIMATO

La vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche ha dimostrato che il modo di fare, di gestire, di immaginare e di concretizzare la politica è cambiato completamente, come sostengono in molti.
Naturalmente io sono il solito bastian contrario e prima di convincermi di una cosa la voglio approfondire.
Sostenere che tutto possa essere fatto tramite web è una gran bella cosa, costa poco o niente, è veloce, i risultati si vedono secondo dopo secondo, ognuno può dire tutto quello che pensa, a favore o contro tutti.
Ed è proprio questo il punto che più mi ha solleticato: quando mi esprimo in un dibattito pubblico, davanti a una o cento persone, ho a che fare con una o cento persone, che replicheranno alle mie affermazioni, me le contesteranno, formuleranno le loro e pretenderanno che, senza perdere un secondo, io debba rispondere.
Se invece il dibattito avviene tramite web, tutto questo non succede, scrivo quello che voglio, rispondo alle critiche se voglio, ma quello che più è bello è che vi è qualcuno che può anche non pubblicare quello che io scrivo, se è contrario alle mie idee.
Ancora più importante è il fatto che vi è il totale anonimato, cioè la perdita totale di responsabilità.
Se in un dibattito pubblico insulto una persona, mi assumo la responsabilità dell’insulto, mi assumo la responsabilità di essere denunciato, mi assumo la responsabilità di pagare i danni.
Se lo faccio tramite web, firmandomi “Peppino”, non devo rispondere a nessuno, nessuno verrà mai a sapere se quanto ho scritto è veramente quello che penso o se è fatto apposta per screditare qualcuno, nessuno mi può contestare quello che scrivo, e se me lo contesta gli posso rispondere in qualsiasi modo, tanto nessuno ha la possibilità di opporsi a quanto scrivo e quello che è ancora più importante è che la persona che gestisce il blog e la pubblicazione dei commenti, può eliminare quelli che non gli piacciono.
E allora le domande che sorgono spontanee sono semplici:
Il web è vera democrazia?
E’ vera intelligenza?
E’ vera dibattito?
Oppure è un’arena dove ciascuno fa quello che vuole perché sa che non è responsabile di nulla?
Una risposta me la sono data e mi piacerebbe conoscere il pensiero anche di altri, perché, come ho sempre sostenuto, il confronto è l’anima della vita non solo della politica, il confronto esiste in famiglia e nella società, esiste nel lavoro e nello sport, esiste in ogni luogo dove c’è un reale e serio scambio di opinioni.
Il confronto non esiste quando invece non si sa con chi si parla.

1 commento:

  1. Concordo con quanto hai commentato perché non c'è la certezza di colui scrive e poi, è indispensabile, in certe situazioni, metterci anche la faccia!!!
    Gp

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