sabato 6 ottobre 2012

I politici devono saper decidere

Quello che è successo nell’ultimo consiglio comunale svoltosi a Busto Arsizio sulla problematica della adesione o meno alla città metropolitana ha del patetico.
Sentire discorsi del tipo: “non siamo in grado di decidere in quanto non sappiamo che cosa potrà succedere” oppure “aspettiamo e vediamo gli altri cosa decidono per noi”, tutto questo è un modo per non fare politica.
Il politico viene eletto perché assuma le decisioni in nome dei cittadini.
Se le decisioni sono giuste verrà rieletto, diversamente verrà mandato a casa.
Il politico prima di decidere deve pensarci bene, deve valutare non il proprio tornaconto personale ma il bene dei cittadini dai quali ha ricevuto il voto e poi deve esprimere la sua preferenza.
In passato si diceva che chi non decide è un debole per non dire un inetto.
Forse è esagerato ma in ogni caso quando si decide di non decidere, vuol dire che non si ha il coraggio delle proprie azioni e che si andrà al traino di chi decide per noi.
Vi sarà un altro Consiglio Comunale l’otto di ottobre e ci auguriamo che chi non ha avuto il coraggio di decidere, lo faccia, affermando che vuole aderire o che non vuole aderire alla città metropolitana, spiegando ai cittadini per quale motivo ha fatto la sua scelta.
Noi la nostra decisione l’abbiamo presa e riteniamo di aver fatto una cosa giusta.
Se poi la decisione che deve essere assunta, è meramente un indirizzo e non è vincolante, sorge il dubbio che qualcuno abbia un secondo fine nel non affermare una propria volontà precisa, e questo fine è quello di non rientrare nel gruppo di coloro che hanno votato a favore che, ovviamente, non possono essere citati dalla stampa uno per uno, ma, essendo in pochi, la stampa dedicherà loro molto più spazio e molte righe nei loro articoli.

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