mercoledì 16 maggio 2012

Equitalia: la colpa è solo sua?


Ogni giorno monta sempre più l’ira dei contribuenti nei confronti di Equitalia.
Per chi non lo sapesse Equitalia non è altro che l’Ente che riscuote le tasse per conto dello Stato, dalle tasse comunali all’IVA, da quelle automobilistiche alle contravvenzioni dei comuni, dall’omesso versamento dei contributi a favore dei dipendenti al mancato pagamento dell’IRPEF, ecc.
È necessario però fare una riflessione: l’Equitalia, essendo un esattore, non fa altro che richiedere ai cittadini, per conto del mandante (Stato) determinati importi.
È lo Stato che stabilisce quali sono le penali per i mancati e ritardati pagamenti, i diritti di riscossione, gli interessi, le sanzioni e quant’altro.
L’inventore di Equitalia ha un nome ben preciso: Tremonti! È un nome che ritorna ma di cui purtroppo molti si dimenticano.
Premesso che le azioni poste in essere nei confronti di Equitalia e dei suoi dipendenti (ma viene anche da chiedersi che responsabilità abbia l’ultimo dei dipendenti di Equitalia in merito alle cartelle esattoriali notificate) sono del tutto ingiustificate in quanto la violenza non può essere mai tollerata, forse varrebbe la pena che si cominci a dare nome e cognome ai veri responsabili.
Il governo Monti è intervenuto nei confronti di Equitalia riducendo parte dei poteri che gli erano stati concessi dal governo precedente: ad esempio Equitalia oggi non può più iscrivere ipoteche per poche decine di euro sui beni immobili ne sottoporre a sequestro amministrativo un’auto; non solo, se Equitalia dovesse farlo, risponde dei danni ed è obbligata alla immediata cancellazione dell’ipoteca a sue spese.
È vero, il governo Monti potrebbe fare molto di più, ma quello che non si capisce è come mai la responsabilità per non aver fatto qualcosa ricada solo sull’ultimo arrivato e non su chi queste cose le ha volute ed approvate con una legge.

6 commenti:

  1. Sono d'accordo con l'analisi, ma aggiungere un dato rilevante: Equitalia è una Spa con azionisti al 50% Agenzia Entrate e INPS. Questo vuol dire che è una società pubblica che attua nei suoi procedimenti le norme giuridiche emanate dal Parlamento. Se tali norme non si condividono basti che il Parlamento li cambi. Prendersela con i dipendenti è sbaglato, perchè questi non sono altri che dei servitori dello Stato che fanno il loro dovere.

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  2. Walter, condivido le tue parole e aggiungo che con argomenti simili ai tuoi, ma certamente non con la tua stessa autorità professionale, ho provato a far ragionare su FB anche qualche amico del PD che la pensa diversamente. ALLO SCOPO DI RAFFORZARE I MIEI ARGOMENTI, MI PERMETTO DI CONDIVIDERE SULLA MIA PAGINA FB IL TUO POST. Ti ringrazio e saluto cordialmente.

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  3. A memoria l'Esattoria - ora Equitalia c'è sempre stata e "prima" (ante Tremonti) c'era anche il vizio di non pagare perchè poi (dopo molto tempo) arriva la cartella esattoriale (ora cartella di pagamento)e in qualche modo si provvedeva, il più delle volte mai perchè interveniva la prescrizione. Ora, invece le cose sono cambiate e i furbetti si arrabbiano perchè non possono più fare come prima!!
    Caro Walter li conosciamo ...vero???!!!
    Gp

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  4. ...e mi dimenticavo.
    Per fortuna che Equitalia, su imposizione del Governo - e non certo di quest'ultimo o di quello che ha preceduto "Tremonti" - concede una dilazione nei pagamenti che arriva fino a 72 mesi e oltre!!!! possiamo ben immaginare dove saremmo!!
    Con affetto.
    Gp

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  5. E' tutto vero quello che lei afferma, ma il metodo usato da Equitalia è molto discutibile. Non è possibile che un'Ente che riscuote per conto dello Stato sia autorizzato a mettere le mani nella proprietà e/o nella privacy dei Cittadini, questo è un metodo violento di agire.
    Cordialità

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  6. Caro Walter, tu stesso alla riga numero quattro della tua riflessione,quando ti riferisci allo stato, usi la parola "mandante". Non a caso, nell'uso comune, mandante viene inteso come colui che progetta e ordina l'esecuzione di un reato o peggio ancora di un delitto. Perche' si e' arrivati a questo?
    Io penso che le ragioni siano diverse, ve ne elenco qualcuna che mi viene in mente:
    . perche' lo stato quando e' creditore e' veloce, determinato, implacabile e cinico; quando e' debitore diventa latitante, smemorato, menefreghista e ritardatario.
    . perche' il tono, il timbro della voce, i modi dei cosiddetti "servitori dello stato" in gran parte hanno un profilo di sopraffazione piu' che di servizio (chi di voi non ha mai notato il cambiamento che interviene in tante persone quando indossano una divisa o applicano una funzione pubblica? Qualche volta si stenta a riconoscere siano gli stessi individui. Ricordano un po quei vecchi medici della mutua che quando vai da mutuato ti danno del tu quando vai da privato ti danno del lei. Avete notato la postura dei vigili quando camminano per le strade del centro, per svolgere il loro "servizio"?).
    . perche' le procedure, gli iter delle pratiche burocratiche, non solo non sono fatte per agevolare il cittadino, ma sono scritte in un lessico incomprensibile ai piu', con l'evidente intenzione di renderci tutti dipendenti da queste persone, che da "servitori del pubblico" diventano di fatto i loro despoti. A quando lo ius prime noctis?

    Ce ne sono molte altre di ragioni dello stesso tipo, ma non voglio annoiare oltre. Certo tutto cio' deve essere visto come un'occasione per cambiare il proprio atteggiamento, a cominciare dai dipendenti e burocati pubblici, per capire che siamo tutti nella stessa barca (semiaffondata) e che la sopraffazione e la maleducazione non hanno nulla a che vedere con il riscatto sociale-

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