Il dott. Mario Ristuccia, Procuratore Generale presso la Corte dei conti, nel discorso tenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Giustizia contabile ha affermato che nel 2009 si è verificato un aumento della corruzione del 30,22% in più rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un dato sorprendente che deve far riflettere chi ama il nostro paese.
Corrompere significa diminuire la possibilità della concorrenza e ottenere appalti quando non se ne ha il diritto, significa ottenere dei privilegi senza averne diritto.
Quando gli appalti sono “truccati” non solo i costi per la collettività aumentano, ma i rischi di avere anche un manufatto scadente è altrettanto forte perché le imprese per pagare il corrotto, devono rifarsi sulla qualità del bene oggetto dell’appalto.
Altro dato preoccupante: il dott. Ristuccia ha affermato che vi è stata nel 2009 una rilevante diminuzione delle denunce fatte dai privati in tema di corruzione, il che prova che il cittadino sta perdendo ogni fiducia nella Giustizia e preferisce non fare denunce perché, almeno così la pensano in molti, non si ottiene nulla.
Questo è l’elemento più negativo che vi possa essere perché quando il cittadino perde la fiducia nella Giustizia, significa che ha perso la fiducia nello Stato.
Il martellamento quotidiano contro i giudici sta diventando un cancro che avvolge l’intera collettività; è necessario che i nostri politici, di destra o di sinistra che siano, la smettano di utilizzare la giustizia secondo i propri fini politici.
Chi ha commesso un reato deve attendere, come tutti i cittadini, il responso del giudice, chi ha commesso un reato e chi ne ha subito le conseguenze hanno però il diritto di ottenere una sentenza che, oltre che essere giusta, deve essere anche immediata.
È immorale che molti reati vedano il processo dopo anni, al limite della prescrizione, in questo modo non si fa giustizia, ma si fa solo vera ingiustizia.
È necessaria una modifica di rotta di chi ci governa e di chi sta all’opposizione, ma in particolar modo da parte dei giornalisti che devono iniziare ad essere indipendenti e non a scrivere solo ciò che vuole il loro padrone o sulla base della loro ideologia: il vero giornalista è colui che narra un fatto, dà una notizia senza interpretazioni, senza travisare la verità e senza dare, come spesso succede, notizie falsate.
Il buon esempio deve arrivare dall’alto.
mercoledì 23 febbraio 2011
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Condivido tutto al 100% e credo che soprattutto quanto scritto nella parte finale andrebbe addirittura urlato e non solo condiviso: "È necessaria una modifica di rotta di chi ci governa e di chi sta all’opposizione, ma in particolar modo da parte dei giornalisti che devono iniziare ad essere indipendenti e non a scrivere solo ciò che vuole il loro padrone o sulla base della loro ideologia: il vero giornalista è colui che narra un fatto, dà una notizia senza interpretazioni, senza travisare la verità e senza dare, come spesso succede, notizie falsate.
RispondiEliminaIl buon esempio deve arrivare dall’alto.".
Questo è il vero modo di fare politica!
RispondiEliminaQuesto è quello che vorrei sentir dire dal mio segretario!