mercoledì 23 febbraio 2011

La corruzione aumenta.

Il dott. Mario Ristuccia, Procuratore Generale presso la Corte dei conti, nel discorso tenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Giustizia contabile ha affermato che nel 2009 si è verificato un aumento della corruzione del 30,22% in più rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un dato sorprendente che deve far riflettere chi ama il nostro paese.
Corrompere significa diminuire la possibilità della concorrenza e ottenere appalti quando non se ne ha il diritto, significa ottenere dei privilegi senza averne diritto.
Quando gli appalti sono “truccati” non solo i costi per la collettività aumentano, ma i rischi di avere anche un manufatto scadente è altrettanto forte perché le imprese per pagare il corrotto, devono rifarsi sulla qualità del bene oggetto dell’appalto.
Altro dato preoccupante: il dott. Ristuccia ha affermato che vi è stata nel 2009 una rilevante diminuzione delle denunce fatte dai privati in tema di corruzione, il che prova che il cittadino sta perdendo ogni fiducia nella Giustizia e preferisce non fare denunce perché, almeno così la pensano in molti, non si ottiene nulla.
Questo è l’elemento più negativo che vi possa essere perché quando il cittadino perde la fiducia nella Giustizia, significa che ha perso la fiducia nello Stato.
Il martellamento quotidiano contro i giudici sta diventando un cancro che avvolge l’intera collettività; è necessario che i nostri politici, di destra o di sinistra che siano, la smettano di utilizzare la giustizia secondo i propri fini politici.
Chi ha commesso un reato deve attendere, come tutti i cittadini, il responso del giudice, chi ha commesso un reato e chi ne ha subito le conseguenze hanno però il diritto di ottenere una sentenza che, oltre che essere giusta, deve essere anche immediata.
È immorale che molti reati vedano il processo dopo anni, al limite della prescrizione, in questo modo non si fa giustizia, ma si fa solo vera ingiustizia.
È necessaria una modifica di rotta di chi ci governa e di chi sta all’opposizione, ma in particolar modo da parte dei giornalisti che devono iniziare ad essere indipendenti e non a scrivere solo ciò che vuole il loro padrone o sulla base della loro ideologia: il vero giornalista è colui che narra un fatto, dà una notizia senza interpretazioni, senza travisare la verità e senza dare, come spesso succede, notizie falsate.
Il buon esempio deve arrivare dall’alto.

2 commenti:

  1. Condivido tutto al 100% e credo che soprattutto quanto scritto nella parte finale andrebbe addirittura urlato e non solo condiviso: "È necessaria una modifica di rotta di chi ci governa e di chi sta all’opposizione, ma in particolar modo da parte dei giornalisti che devono iniziare ad essere indipendenti e non a scrivere solo ciò che vuole il loro padrone o sulla base della loro ideologia: il vero giornalista è colui che narra un fatto, dà una notizia senza interpretazioni, senza travisare la verità e senza dare, come spesso succede, notizie falsate.
    Il buon esempio deve arrivare dall’alto.".

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  2. Questo è il vero modo di fare politica!
    Questo è quello che vorrei sentir dire dal mio segretario!

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