lunedì 15 novembre 2010

Ma perché non si dimette lui?

Doveva essere un giorno di gioia e di festeggiamenti e invece la scorsa domenica si è trasformata in una grande delusione per la Ferrari: Alonso ad Abu Dhabi poteva e doveva vincere il campionato del mondo Piloti di Formula uno ma, purtroppo, è arrivato settimo e campione è risultato Vettel.
Subito si sono innalzate le voci dei grandi esperti Calderoli e Castelli che hanno tuonato, forti della loro grande competenza, contro la Ferrari ed in particolare il ministro Calderoli ha urlato: Montezemolo si deve dimettere!
A parte il fatto che forse chi ha delle colpe non è Montezemolo, ma l’Ing. Domenicali che ha sbagliato strategia, dobbiamo ricordare che all’inizio del campionato del mondo 2009/2010 nessuno avrebbe scommesso un Euro sulla vittoria della Ferrari.
Ma proprio Calderoli deve chiedere le dimissioni di qualcuno? Visto il fallimento totale del suo ministero non sarebbe opportuno che sia lui a dimettersi? Visto l’amore che ha per l’Italia siamo certi che Calderoli ha festeggiato con lo champagne (naturalmente non il prosecco che è italiano per cui non deve essere utilizzato) perché la Ferrari ha perso questo campionato.
Se i nostri politici incominciassero a pensare ai propri fallimenti, traendone le ovvie conclusioni, cioè le dimissioni, evitando il gioco al massacro nei confronti di chi svolge un lavoro il cui risultato dipende non solo dalle sue capacità, ma anche dalle maggiori capacità degli altri, forse potremmo sperare di diventare una Nazione normale.
E bene ha fatto Montezemolo a replicare in tempo reale a Calderoli definendolo “un piccolo uomo insignificante” e precisando: “Quando lo statista Calderoli nella sua vita avrà realizzato l’1% di quanto fatto in questi anni dalla Ferrari per il Paese in termini industriali e sportivi, a quel punto meriterà una risposta”.

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