martedì 9 luglio 2013

La rete è vera democrazia?

Gli esperti di informatica e di Internet da tempo cercano di far credere che attraverso la rete internet è possibile per i cittadini esercitare la democrazia piena e consapevole.

Per noi questa affermazione non è altro che una balla megagalattica e priva di alcun fondamento!
Le statistiche affermano che oltre il 30% della popolazione non possiede mezzi informatici e quindi è potenzialmente esclusa dalla “rete”; non solo: una buona parte dell’altro 70% è appena in grado di accendere un PC e spesso non sa usare Internet.
I patiti informatici affermano che nella rete tutti hanno il diritto di esprimersi come meglio credono.
Altra bufala!
I processi per diffamazione tramite i blog, Facebook e similari stanno aumentando e con loro aumentano le richieste di risarcimento danni.
Altro problemi sono i costi: o si acquista il “traffico” oppure lo spazio web al quale una persona chiunque può utilizzare equivale ad una scritta su un muro in una via di terzo ordine di un quartiere malfamato di estrema periferia.
Sembra che il diritto d’espressione sia di proprietà di tutti e sia facilmente esercitabile, ma così non è.
I siti permettono la pubblicazione di commenti o interventi, ma vengono pubblicati o solo quelli fanno piacere al proprietario del sito stesso? Oppure vengono pubblicati in fondo all’ultima pagina dopo molti altri commenti privi di alcun interesse.
Se questa è democrazia dell’espressione, lo dichiariamo espressamente: non abbiamo capito nulla di democrazia!
Concludendo: la rete è solo un mezzo tramite il quale si può comunicare ad una pluralità di persone, ma è anche un mezzo che permette di manipolare le notizie, di informare correttamente e non gli altri; nella sostanza è diverso dagli altri mezzi di comunicazione, ma nella sostanza non lo è, la vera ed unica differenza è quella estetica: possono essere pubblicate notizie e pensieri che sono visibili al mondo intero, ma si deve tenere presente che saranno in pochi di quel mondo a conoscere l’esistenza della tua pagina web, fatto salvo il caso che non si posseggano di notevoli risorse economiche.
Se ci si accontenta dell’illusione, “la rete è democrazia”, se si è realisti ci si rende conto che la Democrazia, quella con la D maiuscola è ben altra cosa.

3 commenti:

  1. Ma come temiamo che la rete non dica la verità in un paese scalcinato dove tutti i mezzi di informazione o quasi sono nelle mani in qualche modo di potentati politici. Dove i conflitti di interesse sono la regola, dove l'"affarismo" più bieco è la norma, e in tutto questo sconquasso di giornalisti al soldo di chi paga meglio (i più giovani di chi paga e basta) di cosa ci spaventiamo? Di internet!!!!! Da non credere......

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  2. Per l'anonimo, mi sembra che nel post non si esprima una paura per Internet, ma ci si chiede se la rete è sinonimo di democrazia e a mio parere non lo è! Oggi sono stati pubblicati i dati sull'accesso degli Italiani ad Internet ed è emerso che ben il 37% non si è mai connessa ad Internet neppure per una volta sola. Già questo dato dovrebbe far meditare. In questo blog vengono pubblicati anche i commenti contrari, ma in molti altri questo non succede!

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  3. Concordo con quanto scrivi sulla manipolazione delle notizie. Ma la rete per ore è buon'ultima in questo campo. La TV, commerciale e non, ha una lunga esperienza cito alcuni episodi che ricordo:durante il primo governo Prodi una sera la notizia era che i furti d'auto erano in calo (cosi nel servizio) ma nei totoli si diceva che veniva rubata un'auto ogni 3 minuti; io uscii per vedere se la mia era ancora posteggiata davanti casa,; quando Berlusconi "scese" le sue televisioni si davano da fare a scoprire le magagne di sinistra e nelle interviste delle persone di Modena non si trovava un (ex - post ?) comunista a pagarlo. Quindi va bene quanto denunci ma non hanno la primogenitura. Ciao Gianni Mazza

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