venerdì 10 maggio 2013

Congresso subito oppure sarà il disastro

L’Assemblea Nazionale del PD che si svolgerà domani a Roma è sicuramente un passaggio tra i più cruciali che il Partito Democratico, nella sua breve vita e storia, ha affrontato.
Le decisioni che saranno assunte saranno vitali per la sopravvivenza del PD, sorto da esperienze diverse, ma con la volontà comune di arrivare ad un vero riformismo che permettesse all’Italia di progredire verso il futuro.
Qualcuno l’aveva definita una fusione a freddo ma, purtroppo, la fusione vi è stata in parte dell’Italia e purtroppo si è verificata una predominanza da parte degli ex DS nei confronti dell’ex Margherita, con la conseguenza che molti simpatizzanti di questo partito hanno abbandonato la politica.
Questo ha rappresentato un elemento negativo al quale deve essere posto rimedio per evitare una frantumazione di questa esperienza, che ha dato sicuramente dei risultati molto positivi.
Purtroppo il risultato elettorale ha aperto una ferita, ha fatto sorgere falde interne, antipatie reciproche e quant’altro.
Ma tutto questo non è certamente l’essenza del Partito Democratico, anzi ne è l’esatto contrario, in quanto la base la pensa in un modo totalmente diverso da quanto pensa il così detto vertice.
Bersani ha fatto il possibile per dare al Partito Democratico la possibilità di governare il paese e di attuare le proposte innovative e in parte anche rivoluzionarie che vi erano nel suo programma.
I partecipanti all’assemblea di domani devono evitare divisioni, devono convocare il congresso al più presto, entro luglio o al massimo a settembre perché se così non fosse saremmo di fronte al solito “cerotto” messo per porre un momentaneo rimedio a quello che è un disastro annunciato.
E il nuovo congresso dovrà prevedere una dirigenza capace di confrontarsi con i cittadini, un gruppo dirigente snello, al di fuori delle divisioni, delle logiche e delle correnti.
Solo in questo modo il Partito Democratico potrà risollevarsi e riprendere il suo cammino riformatore.



5 commenti:

  1. Caro Walter,
    sono anch'io, come tanti, assai preoccupato. Domenica scorsa, all'assemblea degli iscritti del Circolo P.D. di Malnate, usando una virtù laica, l'ottimismo della volontà di gramsciana memoria;facendo pure uso della virtù teologale della Speranza, che è molto vicina alla fede, mi sono nuovamente iscritto al partito.
    Non so come andrà a finire. Credo, ad ogni modo, che la contrapposizione tra ex D.S. -P.D.S.-P.C.I. ed ex Margherita- Popolari-D.C., sia un qualcosa che riguarda semmai persone della nostra generazione, non i "nativi"del partito, in larga parte giovani. Non vediamo del resto come vi sia, a volte a ragione, a volte a torto, una vera insofferenza dei più giovani verso il vecchio notabilato, sia di provenienza margherita, sia di provenienza D.S.
    E' questo un elemento da considerare.

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  2. Io credo che la prossima classe dirigente Democratica, se il PD vorrà salvarsi, non potrà che essere l'espressione del nuovo che è avanzato nel Partito negli ultimi mesi, rappresentato ora da quella schiera di donne e di giovani ( presenti anche in parlamento) che del passato e delle radici "comuniste " o "democristiane" niente sanno e niente vogliono sapere. Non so se sarà un bene o un male, ma certo sarà una rivoluzione!

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  3. E' già un disastro, e con Epifani lo sarà ancora di più. Pensa ai 400 che non si sono presentati alla votazione e già questo è un sintomo. Se questo partito non cambia la sua classe dirigente, anche a partire dalla base, sarà come dice Lei Avvocato : Disastro........

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  4. La democrazia è anche pubblicare le voci di dissenzo, e questo nel Suo blog non avviene. Visto che non è la prima volta La prego di concellarmi dal Suo elenco, egr. Avvocato.

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    1. Io pubblico tutti i commenti nessuno escluso. Se il suo commento non è stato puibblicato è perchè non mi è pervenuto, cosa che succede spesso, in questo caso invito le persone a mandarmelo in modo che io possa pubblicarlo direttamente. Mi mandi per mail il commento in modo che io possa pubblicarlo.

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