martedì 12 marzo 2013

GLI IMPEDIMENTI SONO DISUGUALI PER TUTTI.

Come è noto di mestiere facciamo l’avvocato e ci capita di difendere persone imputate in procedimenti penali.
A volte capita che il cliente il giorno dell’udienza fissata per il processo è ammalato: c’è chi afferma di essere influenzato, chi afferma di avere una lombalgia, chi è ricoverato in ospedale perché effettivamente è gravemente malato.
Ad oggi nonostante un’esperienza ultra trentennale non abbiamo mai avuto un cliente che ha chiesto di rinviare un processo perché affetto da congiuntivite.
La gran parte delle richieste di rinvio dei processi penali per malattia non sono state accettate in quanto la malattia deve essere grave e talmente invalidante da impedire materialmente la presenza dell’imputato al processo.
Finalmente possiamo dire che la giustizia “è uguale per tutti”, sia che l’imputato che è un operaio, sia che sia un Presidente del Consiglio.
Bene ha fatto il Tribunale di Milano a seguire alla lettera quanto previsto dal codice: quando viene prospettato l’impedimento per malattia, il codice afferma che il Giudice può valutare dal certificato medico la fondatezza dell’impedimento e, ove abbia dei dubbi, può disporre direttamente una visita medico fiscale.
Nei casi che ci sono capitati il Giudice ha semplicemente respinto le nostre richieste, senza disporre la visita medico legale.
Ma quello che lascia più perplesso è il fatto che si venga ricoverati per una congiuntivite, questo può capitare perché si rischia di diventare ciechi, oppure c’è qualcosa che non va!
Diverso è il secondo impedimento addotto dal Cavaliere che è stato considerato valido, quello relativo alla pressione, anche se per avere scompensi di questo genere è sufficiente prendere una pastiglia in più o in meno e la pressione va a farsi friggere.

4 commenti:

  1. eh...per non essere presenti alle udienze si trovano le scuse più disparate.Congiuntiviti ..viaggi...
    Peccato ci siano giudici che le accettano.
    Si sa..."Tutti gli animali sono uguali,ma alcuni sono più uguali degli altri"..oppure come dice Humpty Dumpty in Attraverso lo specchio(L.Carroll) "quando io uso una parola, questa significa esattamente ciò che io voglio che significhi... nè più, nè meno",
    "bisogna vedere", disse Alice, "se voi potete dare alle parole molti significati diversi",
    "bisogna vedere", disse H.D. "chi è che comanda".
    Di fatto viene riconosciuta nel realtà l'insostenibilità della giurisprudenza dei concetti.E il diritto viene creato a posteriori dagli interpreti.

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  2. Mio nipote treenne ha la congiuntivite. Ha messo il collirio e all'asilo ci è andato lo stesso,tutto contento.
    Quindi...
    Forse i rinvii non andrebbero accettati con tanta leggerezza(da giudici di provata correttezza)

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  3. C'è chi ha la congiuntivite c'è chi è a dubai.
    L'importante sarebbe non accettare richieste di rinvio che non hanno la base per essere accettate,ma che sono una chiara presa in giro o un modo per prendere tempo

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  4. Il problema non sono quelli con la CONGIUNTIVITE, e nemmeno i giudici che accettano o non accettano L'IMPEDIMENTO. Il problema è trovare il CERVELLO di coloro che votano quelli con la congiuntivite. NON SE NE TROVA TRACCIA (sia di loro che del cervello)
    Mario

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