giovedì 21 giugno 2012

Tribunale sì – Tribunale no

La diatriba in essere tra il Presidente del Tribunale di Milano Dott.ssa Pomodoro e gli avvocati di Legnano è ormai incandescente. Ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, che hanno pronunciato provvedimenti che danno ragione agli avvocati, provvedimenti del Presidente Pomodoro che rende nulli i provvedimenti del TAR e del Consiglio di Stato si susseguono a ritmo incalzante, ma intanto chi ne va di mezzo sono i cittadini del legnanese che, per discutere una loro causa, devono andare a Milano.
Nel 1999 avevamo fatto presentare una proposta di legge per l’allargamento della circoscrizione del Tribunale di Busto Arsizio accorpando Legnano, ma vi era stata l’opposizione di alcuni avvocati legnanesi.
Ora che la sezione distaccata del Tribunale di Legnano è praticamente “chiusa”, quello sparuto gruppo di avvocati si è ridotto ancora, ma quei pochi continuano, con una pervicacia che ha dell’assurdo, a pretendere che la loro sezione distaccata si trasformi in Tribunale circondariale, cosa che non accadrà mai perché non è pensabile che nel raggio di 10 Km. ci siano tre Tribunali: Legnano, Busto e Gallarate.
Il Tribunale di Busto Arsizio deve attrezzarsi per essere pronto ad ospitare le sezioni distaccate dei Tribunali di Gallarate e Saronno e, nell’ipotesi non remota dell’allargamento dei confini dell’attuale mandamento, anche di Legnano e Rho, incorporando anche il territorio del Legnanese e del Castanese.
Si tratta di rivedere gli spazi all’interno del Tribunale, razionalizzare le cancellerie e gli uffici dei giudici e quant’altro necessario per fare in modo che tutto venga accentrato a Busto Arsizio in modo dignitoso.
Tutto questo non avendo come traguardo quello di rendere più agevole il lavoro agli avvocati, i quali comunque si adattano a recarsi a Milano piuttosto che a Gallarate o in altri luoghi, ma per favorire i cittadini che devono avere un Tribunale più vicino possibile, ben servito dalle infrastrutture e che funzioni.
Il Tribunale di Busto Arsizio rappresenta per la nostra città un fiore all’occhiello che tutti ci invidiano per i brevi tempi di durata delle cause, la valenza giuridica dei provvedimenti che vengono pronunciati dai giudici.
Si tratta di una ricchezza che non va assolutamente dispersa, ma va tutelata ed incrementata.

2 commenti:

  1. Caro Walter,per me ,chiudere il Tribunale di Gallarate non mi pare la soluzione dei problemi.
    Il Tribunale di Gallarate funziona da secoli e non merita una fine ingloriosa.
    D'altro canto il Tribunale di Gallarate,per carico di lavoro,pareggia con il Tribunale di Busto.
    Spero che il Ministro sappia valutare le tabelle statistiche e non solo appiattirsi ai desiderata politici.
    LUINI

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  2. Caro Walter,
    non sono d'accordo con quanto da te scritto.

    Non è una battaglia di pochi o tanti avvocati, mossi dal un loro inqualificabile egoismo e/o interesse, ma è una iniziativa di tutto il territorio dell'alto milanase( si sono espressi con atti formali Provincia di Milano, Regione Lombardia, tutti i consigli comunali, associazioni di categoria, industriali, artigiani, commercianti e sindacati).

    E la nostra iniziativa non è neppure la conseguenza di un vuoto, anacronistico ed arcaico campanilismo, anche se questo senso di competizione del locale ha sempre svolto un ruolo di stimolo fra le diverse nostre realtà e comunità tanto da rendere e realizzare nel nostro territorio la più alta concertazione di ditte, fabbrice e iniziative.

    Come avvocato sono d'accordo, andare a Busto Arsizio è meglio dall'andare a Milano però non è meglio dall'avere sul territorio dell'alto milanese una nuova sede di tribunale (la distanza fra questi uffici non è un argomento di spessore - facciamolo ad Abbiategrasso-), mentre l'argomento principe è dato dalla consistenza del numero di cittadini "equivalenti" che deve servire.
    Il Ministero ritiene di dover salvare almeno tre tribunali per mantenere aperte alcune Corti d'Appello, diversamente dovrebbero chiudere e cosi il Molise ha una Corte di Appello e tre tribunali per amministrare circa trecento mila cittadini ???? mentre Desio, sezione distaccata di Monza, con circa quattrocento mila cittadini e fortissimo centro industriale, non ha la dignità per restare neppure sezione distaccata????

    Vedi pertanto che il problema non è solo degli ormai pochi ed anacronistici avvocati di Legnano ma è dato dalla grande ingiustizia che il nostro territorio (compreso anche il tuo)a sempre subito e continua a subire.

    Sono sicuro che le lodi che hai espresso sull'attuale buon funzionamento di Busto sono fondate ma sono altrettanto sicuro che dopo aver scaricato sullo stesso tribunale altri cinquecentocinquanta mila abitanti - oltre Saronno e Gallarate- le cose peggioreranno velocemente, perchè personale e giudici togati non ne manderanno, come è sempe successo (Venti anni fa il tribnale di Busto era affettusamente chiamato il porto di mare per la velocità con la quale ripartivano i giudici appena arrivati) e gli attuali togati dovranno svolgere il doppio lavoro o si raddoppieranno i tempi con danno per gli attuali cittadini Bustocchi serviti(pensa alla Procura, alla sez.fallimentare).

    L'umiliazione, non mia ma di tutta la comune zona, è poi data dal fatto che dal 1999 ad oggi i due tribunali di Roma e Napoli hanno ottenuto l'istituzione prima di due nuovi tribunali ed ora di altri due (Roma 2 e Napoli 2).

    Ma Milano perchè no!!! perchè non ci sono soldi, è stato detto, ma i soldi per Roma e Napoli si sono.

    Ritengo che tutte le forze del territorio dovrebbero agire in un unico senso per ottenere il rispetto della nostra dignità che sino ad ora non ci è stata mai riconosciuta, nonostrante tutto quello che il terriotorio ha dato e continua a dare.

    Solo una precisazione, l'attuale disservizio di Legnano e Rho e Cassano D'Adda, è conseguenza di comportamenti illegttimi dei vertici della stuttura giudiziaria che ha voluto attuare una prova di forza invece di adeguarsi ai principi fissati dalla legge ed ai provvedimenti del loro giudice naturale.

    Come bravo avvocato, quale tu sei, sono sicuro che questo principio di giustizia lo comprederai e condividerai perfettamente.

    Un caro saluto.

    Bruno

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