venerdì 6 settembre 2013

Gli USA stanno sbagliando per l’ennesima volta

L’intenzione di Obama di sferrare un attacco aereo al regime di Assad in Siria rappresenta l’ennesimo errore della politica estera statunitense in Medio Oriente. Ha iniziato Carter quando ha permesso che il regime (perché di regime si trattava) dello Scià fosse sostituito da Khomeini e da quel momento l’Islam fanatico si è diffuso in tutti gli stati del mondo. Hanno sbagliato gli USA quando hanno deciso di “fare fuori” Saddam Hussein e anche in quel caso la scusa era l’utilizzo di armi chimiche delle quali, però, non è stata trovata alcuna traccia ne alla fine della guerra ne negli anni successivi. In compenso vi sono state decine di migliaia di morti (quelli dichiarati ma quelli effettivi sono centinaia di migliaia tra i civili) e il fanatismo islamico è aumentato. Ulteriore errore è stato quello di appoggiare la così detta primavera araba con la caduta dei regimi della Tunisia, Libia ed Egitto. Il risultato è stato una vittoria dell’Islam, e una ulteriore destabilizzazione a livello mondiale della situazione politica. Oggi nessuno parla dei morti che vi sono in Libia e dei quali si ha notizie solo tramite alcuni siti internet, in quanto le tribù si stanno “scannando” una contro l’altra. In Egitto abbiamo visto tutti che cosa è successo. Ora si sta commettendo un ulteriore errore in Siria inventando, perché riteniamo che si tratti di un’invenzione, l’utilizzo di gas contro la popolazione civile. Premesso che gli oppositori al regime potrebbero utilizzare i gas facendo ricadere la colpa su Assad, quello che ci risulta improbabile è che il regime utilizzi il gas sapendo che con il loro utilizzo vi sarebbe l’immediato intervento dell’Onu e, quindi, la sua fine perché, quando si ha il mondo contro, non c’è regime che tenga. Quello che è certo è che in Siria vi è un clima di odio di una tale portata per il quale tutti devono continuare a combattere perché sono convinti che se dovessero perdere verranno uccisi dall’altra parte. Qui deve intervenire la politica e convincere il regime di Assad e gli oppositori a farsi reciproche concessioni e raggiungere un accordo che permetta alla popolazione siriana di iniziare nuovamente ad avere una vita nuova in un regime più democratico di quello di Assad. In questa situazione, mostrare i muscoli come vogliono fare gli Stati Uniti e la Francia servirà solo a far spendere denari a tutti, a far alzare il prezzo del petrolio e quindi della benzina alle stelle, per cui pagheremo anche tutti noi che di colpe non ne abbiamo.

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