martedì 4 dicembre 2012

Sempre più in basso

Sono stati pubblicati i dati relativi alla vivibilità nelle province italiane, dati che destano perplessità, stupore ed amarezza.
La perplessità è data dal fatto che Bologna sia passata dal primo al nono posto nella classifica nazionale.
Lo stupore dal fatto che Savona ha guadagnato ben 31, posizioni passando dalla 51^ alla 24^ posizione.
L’amarezza dal fatto che Varese sia passata dal 34° al 66° posto, perdendo ben 32 posizioni, diventando la provincia che ha visto peggiorare nel modo più ampio la qualità della vita dei suoi cittadini.
La prima in assoluto, per la qualità della vita nel 2012, è Bolzano.
In fondo alla classifica come sempre vi sono le città del sud, l’ultima è Taranto che è passata dal 100° al 107° posto perdendo 7.
Fortunatamente Varese si piazza bene nel settore della sanità dove è al 6° posto pari merito con Milano, ma precipita all’87° posto nella pagella ecologica, mentre per la sicurezza passa all’82° posto e purtroppo si attesta nel trend dei delitti nel quinquennio 2007/2011 al 54° posto.
Neppure nella ristorazione Varese riesce a spuntarla: si piazza all’84° posto!
E quello che è ancora peggio è il numero di librerie ogni 100.000 abitanti: in questa classifica Varese si piazza al 92° posto, mentre Carbonia Iglesias è al 4° posto!
Ma se i varesini non leggono, neppure si divertono in quanto nella classifica del numero di spettacoli per 100.000 abitanti, Varese è al 76° posto mentre nella creatività è a metà strada, al 50° posto, e scende all’81° posto per quanto riguarda il turismo.
Un dato positivo invece è l’indice di sportività: Varese balza al 21° posto.
Poca cultura, poco spettacolo, poca ristorazione, tanti delitti ma i varesini praticano attivamente l’attività sportiva in modo serio e concreto.

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