mercoledì 18 gennaio 2012

L’Italia è un paese strano.

La vicenda dell’affondamento della nave Concordia ha catalizzato l’attenzione di tutti in questi giorni, un simile evento è del tutto inspiegabile, vedere una nave mastodontica affondare a poche decine di metri dalla riva ha il sapore della beffa ma in Italia anche questo può succedere!
Quello che ci ha lasciato più perplessi è stato ovviamente il comportamento del Comandante che, dimenticando le leggi marinare, ha abbandonato.
Ancora di più ci ha meravigliato la ormai famosa telefonata tra il Comandante De Falco e Schettino.
De Falco per i mass-media è divenuto un eroe, ci chiediamo per quale motivo in quanto De Falco non ha fatto nient’altro che quello che qualsiasi altra persona si fosse trovata al suo posto avrebbe fatto: richiamare al dovere chi il suo dovere l’aveva dimenticato e aveva tradito la propria missione di comandante.
Quello che è certo è che le due figure entrambe Campane, De falco da una parte e Schettino dall’altra, rappresentano le due facce dell’Italia: da una parte abbiamo l’Italia seria, che fa il proprio lavoro, che segue le regole e le applica cioè l’Italiano che si comporta da persona normale e qui abbiamo il Comandante De Falco.
Dall’altra parte vi è l’Italia che delle regole se ne infischia, che ritiene che tutto sia semplice, lecito e facile, che è convinta che scappare di problemi sia il miglior modo per risolverli e qui abbiamo Schettino
Come diceva una vecchia canzone “è l’Italia che va”.
Quello che è certo è che in questa vicenda non vi sono eroi, non vi sono vincitori ma vi è un solo perdente: l’Italia che per questo evento ha fatto nel mondo intero una bruttissima figura dalla quale difficilmente riuscirà a risollevarsi in breve tempo.

5 commenti:

  1. Proprio ieri dicevo le stesse cose che ho appena letto da Lei, aggiungendo che Schettino sembra il classico personaggio macchietta di un film di Alberto Sordi, mediocre e furbacchione, spaccone ma codardo, che con i suoi comportamenti da "paraculo" fa danni che un delinquente incallito faticherebbe ad immaginare. Il nostro paese è davvero folle e nella follia abbiamo anche chi è riuscito a criticare De Falco per i toni (vedi Cacciari) o chi fa il tifo per il comandante chiamandolo "eroe", per la sola ragione (tra l'altro tutta da dimostrare) di aver portato la nave sotto costa e così facilitando il salvataggio dei passeggeri. La normalità non è eroismo perchè se così fosse in Italia avremmo milioni di eroi che tutti i giorni fanno il proprio dovere in fabbrica, negli uffici, nelle proprie aziende o negozi, o semplicemente nelle proprie case o famiglie; secondo questa logica lo straordinario cos'è un atto da "supereroe"? Ed i volontari sono dei Santi?
    E' ora di smetterla ed è ora che tutti, giornalisti in primis, incominciamo a parlare, ragionare e comportarci come un paese normale, un paese dove i De Falco sono la maggioranza e la normalità mentre gli Schettino vengano considerati per quello che sono, "omm'e mmerd".
    A.B.

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  2. Non dimentichiamo che noi siamo figli di un re che e' scappato e di un dittatore che ha fatto la stessa cosa. Solo in questo paese si puo' dire "con Fraza o Spagna purche' se magna" senza apparire dei codardi, vigliacchi e approfittatori. Quale altro paese nelle sue due ultime guerre ha cambiato, ignorandole, le alleanze con le quali si era impegnato, salendo sul carro di quello che sembrava ilpiu' forte? Noi no brilliamo ne' per il coraggio, ne' per coerenza, ne' per intelligenza, ma siamo dei campioni nella furbizia, ma quella misera, da straccioni. Chi vuole cambiare deve prima riconoscere quello che e'. La grandi crisi sono enormi opportunita' per chi vuole trasformrsi dentro.

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  3. un quadro perfettamente ben descritto il Tuo, nel quale la 'triste metafora' mi trova in piena sintonia con il tuo pensiero

    antonio

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  4. Attenzione ad usare, impropriamente ed inutilmente, il termine "Eroe". De Falco non è nè migliore nè peggiore dello Schettino. Bisogna domandarsi del perchè De Falco si è autoregistrato. Inoltre con la strumentazione installata oggi sulle navi (di qualsisi tipo)e quella in dotazione alla capitaneria di porto, se è operativa e si è in grado di usarla bene, è impossibile creare qualsiasi tipo di incidente. A parte ovviamente l' errore "umano" - per precisa colpa.
    Quindi, ignorando per un solo istante quello che stava facendo lo Schettino a bordo, i responsabili della capitaneria di porto di Livorno potevano e dovevano intervenire tempestivamente quando la nave si è avvicinata troppo alla costa.
    Aldo

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  5. Le moderne tecnologie permettono di monitorare la rotta di una nave ma nessun intervento (se non quelli effettivamente avvenuti) sarebbe mai stato possibile per Livorno. Livorno dista dal Giglio 75 miglia nautiche (140 km circa), la base operativa più vicina al Giglio è a circa 50 miglia ed ha permesso di fare arrivare gli elicotteri in circa 60 minuti, di cui 50 di volo, quindi 10 minuti dall'allerta alla partenza. Come avrebbero potuto fermare la nave? Inoltre, chi mi ha preceduto forse ignora che una nave come il Concordia, lanciata a 16 nodi di velocità, ha bisogno di parecchie centinaia di metri d'acqua prima di virare efficacemente ed ancor più metri per fermare del tutto la nave. In poche parole nemmeno con le bombe sarebbero riusciti a fermare un grattacielo galleggiante una volta appurata la rotta di collisione. Oltre a ciò va precisato che nella nautica non esiste un sistema come quello aeronautico con controllori di volo che regolano anche le altitudini, le velocità e le rotte a seconda delle necessità, delle zone e delle problematiche; il sistema è molto meno efficace ed è una costante in tutto il mondo, anzi il sistema Italia da questo punto di vista rappresenta una vera e propria eccellenza.
    In merito alla registrazione fatta da De Falco non c'è nulla di strano; tutte le chiamate di emergenza (così come per tutte le forze dell'ordine) dirette verso le centrali operative vengono registrate. Situazioni di particolare gravità sono comunque registrate (quindi anche quelle non dirette alle centrali operative), ed in questo caso la gravità era più che evidente al momento della registrazione. Ricordo inoltre che la registrazione "famosa" non è l'unica esitente; tutte le chiamate sono state registrate ma abbiamo sentito solo quelle che i giornali hanno ritenuto "spettacolari". Da segnalare anche che prima delle telefonate ci sono stati diversi scambi via radio avvenuti sul canale 16 delle emergenze; le frequenze VHS sono pubbliche, libere e udibili da chiunque sia in ascolto in quel momento (anche queste chiamate vengono registrate regolarmente).
    Come già detto in un post precedente De Falco non è un "Eroe" ma un normale lavoratore che ha fatto il suo dovere con particolare zelo e disciplina; la malizia che vuole vedere nello zelo di questa persona chissà quale marachella è un'altra tipicità tutta italiana che sarebbe meglio accantonare quanto prima.
    A.B.

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