lunedì 30 maggio 2011

Ci siamo riappropriati dei nostri simboli.

Ho sempre amato l’Italia, la bandiera italiana, l’inno di Mameli e il colore azzurro. Improvvisamente una quindicina di anni fa mi sono sentito spogliato di tutti questi riferimenti in quanto un certo personaggio se ne è appropriato e li ha fatti propri: l’azzurro è diventato il simbolo del suo partito, assieme alla bandiera italiana e tutte le volte canta l’inno di Mameli.
Ed io che ho gli occhi azzurri, che amo indossare la camicia azzurra, che sulla mia scrivania ha una piccola bandiera tricolore e che amo gridare “forza azzurri” tifando per le squadre italiane, improvvisamente me ne sono trovato privato.
Fortunatamente il noto personaggio ha cambiato il nome del suo partito, ma per anni non neppure potuto gridare “Forza Italia” per non essere frainteso!
Tutto questo non è giusto.
Dovrebbe esserci una norma che impedisce a chiunque di utilizzare i simboli che fanno riferimento allo Stato e a suoi elementi, per farne il simbolo di un partito, perché questa è solo una operazione di marketing e rappresenta solo una vera a propria concorrenza sleale!
Fortunatamente  il risultato delle recenti elezioni amministrative hanno rimesso le carte a pasto e abbiamo poturo riappropriarci dei nostri simboli e gridare "Forza Italia" senza timore di essere fraintesi.

5 commenti:

  1. Sono di sinistra, sono un moderato e condivido quello che Lei scrive ma mi domando se ci siamo veramente riappropriati dei nostri simboli. Io non amo il colore azzurro ma amo il colore rosso, qualcuno l'ha trasformato nel simbolo di una parte politica (nda: per fortuna la nostra).
    Sono sempre stato un fervente sostenitore dell'Anpi e della resistenza italiana contro il fascismo ma da un po' di anni ho scoperto che non essendo di sinistra estrema ed essendo un moderato, non posso assolutamente appartenere o simpatizzare al gruppo di coloro che liberarono l'Italia; in poche parole la resistenza è rossa, è anche estrema ed è di pochi.
    Potrei portare altri mille esempi (ambiente, lavoro, scuola e persino il calcio) per dimostrarLe che i simboli, la demagogia e l'opportunismo sono da tutte le parti (e la nostra ne ha forse abusato più di tutti).
    Le ricordo che non molti anni fa (governo Berlusconi, presidente della Repubblica Ciampi) si era proposto l'inno nazionale a scuola all'inizio delle lezioni; la nostra sinistra ebbe da ridire ed affermò che l'inno nelle scuole all'inizio delle lezioni sarebbe stato il ritorno al fascismo ed al nazionalismo. Quasi quasi bisognerebbe vietarlo al di fuori dei nostri congressi!
    In ogni caso mi aspetto che non appena torneremo al governo del paese verranno fatte quelle due norme della cui assenza Berlusconi ha approfittato: una norma che impedisce a chiunque di utilizzare i simboli che fanno riferimento allo Stato e a suoi elementi, per farne il simbolo di un partito; ed una norma sul conflitto d'interesse. Siamo proprio sicuri che i nostri saranno interessati a queste due norme oppure già in partenza esiste un "conflitto d'interessi"?

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  2. Berlusconi è il male assoluto ma a quanto pare è bastato vincere le elezioni in 4 comuni in croce per neutralizzarlo ed arrivare ad affermare: "Fortunatamente il risultato delle recenti elezioni amministrative hanno rimesso le carte a pasto e abbiamo poturo riappropriarci dei nostri simboli e gridare "Forza Italia" senza timore di essere fraintesi".
    O Berlusconi non è mai stato così pericoloso per il paese oppure per anni si sono raccontate frottole agli italiani. In entrambi i casi vedo molta ipocrisia e una grande invidia per quel cadreghino che avrebbe potuto essere "nostro".

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  3. E io, per le stesse ragioni, sono un ex milanista NON pentito. Però non posso ancora riappropriarmene.
    Cordialmente
    Mario Colombo

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  4. Evviva, abbiamo finalmente riavuto i nostri simboli!
    Peccato che dovremo rinunciare al crocifisso...

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  5. Lo sponsor del Milan è già Emirates, credo che il Berlusca non ci metterà molto a cedere la squadra, tanto tra un paio d'anni uscirà dalla politica e non gli servirà più. Mi sa che a Milanello vedremo una delegazione bipartizan ad accogliere a braccia aperte i fratelli mussulmani...

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