mercoledì 20 aprile 2011

Disposti a tutto

Sembra di essere ritornati all’epoca degli imperatori, quando per far piacere al proprio padrone, vi erano soggetti che erano disposti a tutto.
All’epoca dei romani vi erano i senatori che accettavano che il cavallo Incitatus fosse nominato loro pari per far contento a Caligola, all’epoca di Napoleone vi era il Papa che tollerava che il novello imperatore si incoronasse da solo, per compiacere Hitler sono stati massacrati milioni di persone, nel 2011 si fanno cose più tenui per far piacere al proprio padrone come tappezzare Milano con i manifesti “Via le BR dalle Procure” e il bello è che l’autore di questa prodezza, prima se ne vanta e poi, vista la mal parata, si scusa.
Possiamo capire che vi siano delle gentili signore che, per ottenere un posto da € 15.000 al mese, siano disposte a donare il proprio corpo a qualcuno, ma che si arrivi a tappezzare una città con manifesti senza senso, significa che si è raggiunto un livello molto basso.
Ormai, pur di far piacere al proprio padrone, molti sono disposti a tutto, a prostituirsi, a farsi denunciare penalmente, manca solo che siano disposti anche ad immolarsi per quello che loro considerano essere il loro dio.

2 commenti:

  1. Dov'è la novità? La prostituzione o la denuncia penale? Ricordo che negli anni '90, con tangentopoli, abbiamo avuto lo splendido spettacolo di personaggi talmente devoti da assumersi tutte le colpe pur di non nuocere ai propri padroni.

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  2. C'erano una volta i partiti i quali, ironia della miseria ?, erano divisi in "Correnti". Ogni corrente aveva un proprio referente per compiacere il quale, faceva di tutto e anche di più. La mia intenzione non è quella di criticare il vecchio sistema: c'erano le lotte e le notte dei lunghi coltelli ma, alla fine della "Disputa" un risultato lo ottenevano tutti ( qualcuno, non possiamo negarlo, al risultato assegnava un fine nobile, che nobile alla fine no è risultato, se non per fini propri). Però, però, vi era la partecipazione, il coinvogimento di quella che veniva chiamata base, la quale era la portatrice di notizie,ovvero trasmettava "Ai militanti non partecipanti" il programma politico ( perché i programmi si elaboravano, obbligatoriamente si dovevano elaborare: c'era un rapporto stretto tra eletto ed elettori e le promesse, ancorché non tempestivamente come era nel desiderio di ognuno, andavano in ogni caso mantenute.
    Oggi abbiamo il leadirismo, il ghe pensi mi, sia che si tratti della destra, quanto della sinistra ( il maggioritario tanto amato da Veltroni cos'è ?)Di là, è dimostrato, cè un padrone indiscusso, Un tizio che ha fatto diventare l'Italia lo zimbello nel mondo. Di qua abbiamo una opposizione capace solo di farsi imporre il gioco dell'avversario: invece di strombazzare le malefatte dell'innominabile, dovrebbero imparare da ignorarlo e non rispettare la massima "Parlatene, parlatene anche male, purchè ne parliate. A berlusconi lo può sconfiggere solo l'indifferenza. E questo è dimostrato dal fatto che, quando è nell'angolo, la spara grossa. E gli allocchi gli vanno dietro.
    E si caro amico, il leadirismo agognato dai maggiorenti dei partiti ( non da tutti, forse), ci ha portati all'indifferenza, nel migliore dei casi.

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