giovedì 26 agosto 2010

L’orgoglio di essere Democristiani.

Bossi ha affermato che Casini rappresenta “Quei furfanti e farabutti dei democristiani che tradivano il nord”. Un altro insulto di chi ancora una volta dimostra di essere un ignorante della storia e della politica. Di tutto si può dire della D C tranne che sia mai stata un Partito “antinord”, anzi si deve affermare che la DC è nata come Partito del Nord e ne ha guidato lo sviluppo miracoloso che ha portato l’Italia ridotta alla fame, distrutta dalla guerra e dalla dittatura fascista, ad essere la sesta Nazione industrializzata del Mondo.
Bossi ignora, e per questo è ignorante, che nell’ottobre 1942 a casa dell’industriale Falk a Milano dopo un convegno clandestino è nato “il Partito della Democrazia Cristiana”.
La DC ha dimostrato di essere un vero partito riformista varando riforme che i leghisti e il PDL non hanno neppure la capacità di immaginare ed ebbe un ruolo “strategico soprattutto nelle aree depresse del settentrione, da sempre zone di epoca emigrazioni prima transoceaniche e poi europee”.
In oltre 45 anni la DC ha espresso uomini che, per loro indiscusso valore, rimarranno per sempre nella storia, uomini di Stato ed amministratori esemplari, come De Gasperi, Marcora, Andreatta, Pandolfi, Piccoli, Bisaglia, Goria, Donat Cattin, per citare solo alcuni dei tanti Leader Democristiani espressi dal Nord, senza dimenticare Rossi e Zamberletti, bustocco e varesino “doc”.
I nuovi della politica che cosa hanno fatto dal 1987 quando sono apparsi sul palcoscenico della politica? Oggi, al posto di uomini con il senso dello Stato, ci sono tanti “sfascisti” che non esiterebbero anche a distruggere la Nazione per il loro tornaconto personale.
La Dc ha guidato il “miracolo economico”, la Lega che cosa ha guidato? Per il momento è stata ed è complice di un governo di destra che dal 2001 ha governato l’Italia per ben sette anni, portandola alla situazione di crisi che tutti hanno davanti agli occhi.

1 commento:

  1. Ne hai dimenticato uno...
    ... ma so che gli volevi bene.
    Massimo Galli

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