giovedì 13 marzo 2014

MAI COSI’ IN BASSO.

La Confcommercio ha diffuso i dati relativi all’apertura di nuove attività e la chiusura di vecchie attività di natura commerciale. Ebbene dall’inizio dell’anno le nuove attività sono state circa 11.000 mentre quelle che hanno cessato la propria attività per le ragioni più svariate sono state oltre 28.000 con un saldo negativo di ben 17.000 unità in meno. Questo significa che 8.000 negozi al mese stanno chiudendo chiuso e questo è il dato più alto degli ultimi 40 anni. Si tratta di una situazione che deve preoccupare chi ci governa perché se, è pur vero che le analisi prevedono finalmente che dopo oltre due anni un prodotto interno lordo in aumento dello 0,6% nel primo trimestre, è altrettanto vero che le previsioni per il secondo trimestre 2014 sono fortemente negative. Se i negozi chiudono vuole dire che la gente non compra e se la gente non compra significa ha meno soldi a disposizione. Dato che non abbiamo la famosa sfera di cristallo, non sappiamo se l’iniziativa di Renzi di diminuire la tassazione per i cittadini per permettere loro di aver più soldi sia più positiva rispetto a quella di ridurre il cuneo fiscale per le aziende, ma quello che è certo è che da una parte o dall’altra bisogna incidere sulla tassazione che ormai è a livelli insopportabili. Non vi è giorno in cui non vi sia qualcosa da pagare, senza tener conto dei prelievi forzosi che ci vengono fatti ogni minuto tramite l’Iva, le Accise e quant’altro. La famosa Madre Patria ormai da tempo si è trasformata in una sanguisuga che sta uccidendo i propri figli e questo deve finire.

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