giovedì 9 febbraio 2012

Svuota carceri

È stato denominato “svuota carceri” il decreto proposto dal Ministro Cancellieri e tendente a ridurre il numero dei detenuti nelle carceri italiane.
Il governo, anche per evitare i franchi tiratori (sono quei Parlamentari che dichiarano di essere d’accordo con il governo ma, nel segreto dell’urna, votano contro solo per fare dispetto a qualcuno, dimostrando la loro intelligenza politica e il loro coraggio), ha deciso di porre la fiducia.
La Lega è insorta in quanto la fiducia non deve essere posta, dimostrando, come al solito, di avere una memoria molto corta in quanto fino a due mesi fa assieme al Pdl poneva la fiducia su qualsiasi argomento, compreso anche l’approvazione del regolamento della dimensione dei cetrioli.
Nel merito del provvedimento riteniamo che lo stesso il solito sistema “all’italiana” di risolvere i problemi.
L’affollamento delle carceri può essere risolto in un solo modo: costruendo nuove carceri e non facendo uscire quelli che in carcere ci devono stare.
Quello che manca in Italia è la certezza della pena.
L’Italia è l’unico paese al mondo prima del processo si passano mesi in carcere, per non dire anni, ma una volta che vi è la sentenza di condanna, in carcere ce ne finiscono e/o ce ne restano ben pochi.
In ogni caso il problema è serio e deve essere affrontato.
Se il provvedimento finale sarà quello che prevede che la parte finale della pena possa essere espiata agli arresti domiciliari o prestando attività lavorativa, la cosa può anche essere accettata.
Il problema è che, come è successo quando è stato approvato il mini-indulto nel 2006, vi sia qualche idiota di detenuto che pur essendo agli arresti domiciliari commette dei reati, e questo sicuramente capiterà in quanto il fatto stesso che uno commetta dei reati vuol dire che qualche problema lo deve avere.
È sicuramente inumano ed incivile che in una cella destinata a due detenuti, ve ne siano più di dieci.
Se il carcere deve essere rieducativo, in questo modo di rieducazione non ve n’è.

1 commento:

  1. Ecco lì finalmente la verità! Per risolvere il problema del sovraffollamento ci vogliono più carceri e non sconti di pena, così come per risolvere i tempi biblici della giustizia italiana serve una revisione del sistema e non l'accorciamento dei tempi di prescrizione.
    Queste cose però le dicevamo già almeno 15 anni fa, solo che i nostri politici se ne sono fregati, e come al solito sono intervenuti con "intelligenza fine e sofisticata"; niente indulto ma qualcosa che gli si avvicina molto, tutto perchè c'è la crisi e quindi non ci sono soldi per costruire nuovi carceri.
    Io avrei un'idea semplice ed a costi minimi, anzi direi addirittura in forte utile. Perchè non mettiamo le sbarre ai palazzi della politica? Avremmo sicuramente carceri decorose, confortevoli ed attrezzate, talmente attrezzate che le troveremmo già con anche i delinquenti inclusi. Ecco, questo è un piccolo difetto della mia proposta. E' vero che fa risparmiare soldi e tempo, basta stipendi e vitalizi niente avvisi di garanzia con relative autorizzazioni a procedere (che per lo meno verrebbero negate 9 volte su 10), nessun arresto con coinvolgimento di forze dell'ordine, mezzi e innumerevoli avvocati e giudici, ecc.. Allo stesso tempo è forse poco democratica ma non è il suo più grande difetto. Il difetto maggiore sarebbe che queste carceri risulterebbero già piene e qualche carcere nuovo bisognerebbe costruirlo comunque. Però dai, la nostra povera Italia sarebbe un pochino più pulita e con qualche delinquente in meno a fare danni e forse ciò ci farebbe risparmiare qualche soldino in più per costruire nuove carceri.
    La mia ironia non rende però più dolce il decreto e credo che nei prossimi mesi risentiremo quanto già successo nel 2006; per ognuno dei fatti che sentiremo dovremmo pensare seriamente di consentire alle vittime di usare i cetrioli di dimensioni record contro i nostri amati politici, forse così potrebbe rendersi conto che certe cose possono fare davvero male!!!
    A.B.

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