mercoledì 16 marzo 2011

Viva L'Italia

http://www.scricciolo.com/CantoDegliItaliani.mp3
                                   7 Gennaio 1797   il Primo Tricolore

Dal verbale della Sessione XIV del Congresso Cispadano "Reggio Emilia,  7 gennaro 1797, ore 11.
                                                     Sala Patriottica.
Gli intervenuti sono 100, deputati delle popolazioni di  Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Giuseppe Compagnoni di Lugo fa "mozione che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato."

L'Inno Nazionale
Nota: quello che segue è il testo completo del poema originale scritto da Goffredo Mameli, tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso. Il resto del poema richiama episodi rilevanti della lotta per l'unificazione dell'Italia.

Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.


Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!

Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.


Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!


Uniamoci, amiamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?


Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!


Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.


Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!


Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.


Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò!
Sì (cantato)

2 commenti:

  1. Fino a qualche anno fa anche la sola proposta di cantare l'inno all'inizio di ogni manifestazione sportiva veniva bollato come nazionalista e "quasi" fascista. Speriamo che questa retorica da centro sociale sia definitivamente accantonata e che quello che abbiamo visto negli ultimi giorni non sia il solito comportamento ipocrita dei nostri politici tutti.

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  2. Vero! quando ero ragazzino, negli anni sessanta, la bandiera tricolore ed il sentimento nazionale venivano letti come segni nostalgici del fascismo (ad esclusione della nazionale di calcio, ovviamente!).

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