venerdì 9 maggio 2014

RIPARTE IL GIRO D’ITALIA

Oggi è partito il giro d’Italia con la crono a squadre, la prima tappa verrà fatta a Belfast, Irlanda, per esportare l’italianità. Personalmente non sono d’accordo che un giro d’Italia parta dall’Irlanda, ma così è, e non posso fare altro che prenderne atto. L’augurio che mi faccio è che nei prossimi giorni non vi sia qualche blitz dei Nas negli alberghi che ospitano corridori e medici e vangano trovati medicinali dopanti. Il ciclismo è uno sport bellissimo che viene però distrutto anno per anno dal fatto che i così detti campioni riescono a vincere solo perché si dopano, perché assumo sostanze micidiali senza rendersi conto che quando avranno 40 – 50 anni il loro fisico crollerà completamente e gli esempi sono noti. Quando uno viene “beccato” per aver fatto uso di una sostanza dopante, deve essere estromesso per l’intera vita dalle competizioni sportive, in quanto chi si dopa, vince le gare, incassa centinaia di migliaia di euro, a scapito dei corridori corretti ed onesti, che invece sudando e faticando cercano di arrivare in fondo ad una tappa del giro, piuttosto che di una gara qualsiasi. Il dubbio che viene, è che la gran parte dei corridori siano tutti dopati e, solo grazie alle evoluzioni della medicina, per un certo periodo non vengono trovati dei valori fuori norma, per cui possono continuare a correre, fino a quando, dall’altra parte, cioè chi fa gli esami, grazie all’evoluzione della chimica, non riesce ad individuare anche questi nuovi prodotti. Il problema, così mi riferiscono alcuni amici, sussiste in tutte le fasce dei cultori del ciclismo, dagli amatoriali ai professionisti, dai bambini di 8 – 10 anni a quelli che ne hanno più di 30. Mi è stato riferito di bambini a cui i genitori somministrano delle “bombe” per farli andare più veloci. Ci auguriamo che questa sia una bufala, perché se così fosse vi sarebbe veramente da chiederci se la morale esista ancora oppure no.

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