giovedì 15 maggio 2014

PRIMA O POI RITORNANO

Questo se ben ricordiamo è il titolo di un vecchio film e rappresenta sempre una grande verità. Sentire che l’ex parlamentare della Democrazia Cristiana Frigerio e il fantomatico Primo Greganti da PCI / PDS sono stati nuovamente arrestati con altri soggetti per tangenti degli appalti Expo, lascia allibiti. Questi soggetti erano stati arrestati oltre vent’anni fa, hanno subito processi, sono stati condannati, hanno fatto anche qualche anno di galera, eppure perseverano ancora oggi negli stessi comportamenti. Rispetto ad alloro, oggi sono gli imprenditori che si rivolgono a questi loschi individui per ottenere l’assegnazione degli appalti di Expo e non solo. Una volta i soldi li prendevano per finanziare i Partiti, oggi li prendono per metterseli in tasca, con la conseguenza che i prezzi degli appalti aumentano e alla fine chi paga è sempre il solito Pantalone, cioè il cittadino. Ma quello che è più grave è che non è più il corruttore che va a cercare l’imprenditore da corrompere, ma è l’imprenditore che va a cercare il corruttore per avere delle facilitazioni. Aveva ragione Ilda Boccasino, della Procura della Repubblica di Milano, quando ha affermato che il rapporto con la mafia si è capovolto, in quanto una volta era la mafia che imponeva all’imprenditore certi appalti, oggi invece è l’imprenditore che cerca l’aiuto della mafia per avere del lavoro e questo crea un grande danno anche sotto il profilo della concorrenza in quanto questi soggetti vincono gli appalti senza averne ne i titoli ne i meriti. In questi casi la Magistratura deve essere inflessibile, ma ancora più dura deve essere l’opinione pubblica che deve estromettere socialmente questi individui che corrompono, si fanno corrompere e distruggono, non solo l’economica dell’Italia, ma anche la sua immagine. Cosa hanno pensato i venti milioni di visitatori che sono attesi fra un anno in Italia per l’Expo di Milano, quando hanno saputo di questi arresti? Ve lo ricordate quel giornale tedesco che anni or sono in copertina aveva rappresentato l’Italia con un piatto di spaghetti al pomodoro con una pistola al posto del formaggio? Ebbene, siamo ritornati a quei tempi.

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