sabato 25 gennaio 2014

Renzi e il pregiudicato

Finalmente sembra che la nuova legge elettorale non sia più una chimera ma può diventare a breve una realtà. L’incontro che c’è stato tra Renzi e Berlusconi ha permesso di chiarire alcuni elementi e di uscire con un patto forte al quale si sono aggregati immediatamente altre forze politiche. L’unica forza politica ostile è stata, a parte i grillini, la Lega in quanto con una legge elettorale del tipo di quella che è stata presentata alla Commissione Affari Costituzionali, non le permetterà di entrare in Parlamento. Ma dato che i leghisti sono contro Roma, la perdita che loro avranno e che avrà il Parlamento sicuramente sarà minima in quanto non vi è interesse da parte dei leghisti avere propri rappresentanti in Roma ladrona e, ovviamente, Roma Ladrona sarà ben contenta di non avere leghisti al Parlamento. Discorso diverso riguarda i grillini i quali comunque sarebbero contro qualsiasi proposta fosse presentata e se domani si dovesse accettare una loro proposta di legge sarebbero capaci di cambiarla perché non vogliono essere assimilati a nessuno: loro sono i puri che puntano al 51% e con questa teoria di autodistruggeranno. Molti hanno criticato Renzi per aver incontrato Berlusconi, quello che viene definito dai giornali il “pregiudicato”. Per sapendo che quanto stò per scrivere troverà molti dissenzienti desidero esprimere il mio pensiero sul punto. Non sono mai stato tenero con Renzi, ma ritengo che abbia fatto bene a fare questa mossa anche perché Berlusconi, con il cappello in mano, ha dovuto abbassarsi ad andare alla sede del PD e questo è un passaggio che va sottolineato e che molti non hanno tenuto in conto. Entrare nella sede del PD per Berlusconi ha rappresentato sicuramente un colpo enorme che gli ha fatto capire che non è più il Dio che pensava di essere. Inoltre i capi degli altri partiti Renzi non li può scegliere, ma deve parlare con la persona che il tal partito (Forza Italia) indica come suo leader, diversamente la legge elettorale non sarà mai modificata in quanto i piccoli partiti hanno paura di essere spazzati via dallo sbarramento minimo, i CInque Stelle rifiutano ogni dialogo, per cui il solo modo di ottenere il risultato sperato è un accordo con Berlusconi ed Alfano.

5 commenti:

  1. Avvocato, avvocato. Che Berlusconi sia andato alla sede del PD con il cappello in mano non mi convince molto. Al riguardo sul mio blog ho espresso qualche giorno fa la mia opinione in un post dal titolo "Enrico IV di Navarra e il suo "Parigi val bene una messa"............ A me più che uno con il cappello in mano sembra un "tonno risorto". Finora c'era riuscito uno solo, e anche in quel caso ci sono parecchi dubbi al riguardo. Evidentemente le virtù rigeneratrici della Pascale e l'affetto di Dudù, oltre che di tanti italiani, hanno prodotto il miracolo. Con un po' di disincanto e con immutata amicizia, cordialmente Suo, caro avvocato
    Alberto Pirani, bustese.

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  2. Mi permetto di dissentire totalmente sulla sua ingenua analisi.
    Berlusconi, nella sede PD, non è andato col cappello in mano ma con un cavallo di troia.
    Renzi, con arroganza e stupidità (spero non ci sia premeditazione), sta preparando la corda con la quale impiccherà la parte buona ed Onesta di questa italietta o di quel poco che rimane.
    Senza una chiara e seria legge sul conflitto di interessi, berlusconi avrà la strada spianata per fare una campagna elettorale basata, come sempre, sulla menzogna e sulla infamante gogna mediatica. Vincendo le prossime elezioni, potra portare a termine le sue vendette contro i Giudici e completare il progetto "rinascita" della P2.
    Comunque, penso che il PD perderà molti consensi.
    Aldo

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  3. Avvocato, avvocato, i commenti si pubblicano tutti altrimenti è troppo facile.

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    1. caro Pirani, i commenti li pubblico tutti e sempre.
      Il problema che dovendo purtroppo lavorare, non sono seduto "sul" computer per cui pubblico i commenti quando, avendo un del tempo a disposizione, apro il blog.
      walter

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  4. Prendo atto( mi sembrava strano che non pubblicassi) e aggiungo:che concordo pienamente con il giudizio di Aldo. La politica italiana è ormai un continuo "riposizionamento" ma la gente ha bisogno di avere risposte concrete perché il Paese sta implodendo come le "twin" Towers
    Confermola stima e l'amicizia ma così il Paese non ce la fa. Alberto Pirani

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