martedì 7 gennaio 2014

PERCHE’ GLI ALTRI CI RIESCONO E NOI NO?

Vi ricordate il Giappone in ginocchio dopo il terremoto verificatosi un paio di anni fa e il successivo tsunami che lo aveva colpito? Case distrutte, la centrale nucleare che stava per scoppiare, l’inquinamento dell’aria, gente disperata, morti ovunque, strade distrutte, edifici crollati: questo era lo scenario che si presentava ai soccorritori che intervenivano nelle zone terremotate che erano industrializzate e molto popolate. L’economia giapponese fu colpita da una grave crisi e sembrava essere sull’orlo del collasso, ma così non è stato. I giapponesi si sono rimboccati le maniche, si sono messi a lavorare di più di quanto già facevano che era molto, le macerie sono state portate via in un battibaleno, al posto degli edifici crollati ne sono sorti di nuovi, le aziende hanno ripreso a produrre e il 2013 ha rappresentato un anno più unico che raro con la Borsa che ha visto aumentare di quasi il 50% il proprio indice, l’economia è in forte crescita, gli investimenti aumentano di giorno in giorno e il benessere della popolare è in un crescendo continuo. In Italia di terremoti non ve ne sono stati ma, purtroppo, il vero terremoto è l’incapacità di chi è demandato a farlo di trovare delle soluzioni per farci uscire dalla crisi. Ora Letta afferma che siamo fuori dal baratro, e gli italiani non possono fare altro che credergli in quanto ormai la speranza è l’ultima spiaggia per loro. Ma se alla fine del 2014 l’economia non si sarà ripresa, allora avranno ragione tutti quei giovani dotati di un cervello superiore alla media, che se ne vanno dall’Italia per andare a lavorare in nazioni dove l’intelligenza, la preparazione, il merito viene premiato lasciandosi alle spalle una nazione dove essere intelligenti, preparati, meritevoli e lavoratori non serve assolutamente a nulla in quanto è molto meglio una raccomandazione rispetto a tutte le altre doti.

2 commenti:

  1. Occorre un cambiamento radicale!!!
    Mandiamo a casa tutti.......troppa burocrazia e......troppa ladreria.
    Gp

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  2. Gli altri popoli che ci danno lezione di organizzazione e operosità, che "si tirano su le maniche" e risorgono da calamità e catastrofi immani non devono dar conto e subire un elemento che purtroppo nel nostro bel paese intralcia ogni buona volontà : la burocrazia delle istituzioni. Come fai sbagli e se sbagli dopo sono dolori perciò . . . meglio stare fermi, aspettare LO STATO . Ne sanno qualcosa quelli che hanno ricostruito subito dopo il terremoto nell' Emilia e si sono visti multare perchè non avevano rispettato alcune normative pertanto cervellotiche sotto l'aspetto interpretativo.
    R.C

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