venerdì 3 gennaio 2014

Finalmente è arrivato il 2014

Finalmente l’anno 2013, l’anno terribile, è finito e l’augurio che faccio a tutti coloro che leggono i miei post è che il 2014 quanto meno non sia peggio del 2013: sarebbe già un grande risultato. Molti sostengono che la crisi economica è finita, che si vede una luce in fondo al tunnel, sinceramente ho provato a guardare più volte in fondo a questo tunnel ma di luci non ne ho viste, ma forse perché le mie diottrie diminuiscono di giorno in giorno e la capacità visiva non è più quella di una volta. Ma poiché l’ottimismo deve essere all’ordine del giorno spero vivamente che il 2014 sia l’anno buono e che finalmente inizi una vita migliore rispetto a quella che un gran numero di famiglie italiane ha dovuto vivere negli ultimi anni. Licenziamenti, sfratti, pignoramenti della casa, dello stipendio, della pensione o dei mobili per molte famiglie che erano in passato delle eccezioni, oggi invece sono all'ordine del giorno. Il mondo si è capovolto: fino a vent'anni fa erano i figli che mantenevano i genitori anziani, oggi se non fosse per la pensione, di qualsiasi entità essa sia, che percepiscono i genitori e i nonni vi sarebbero molti giovani e molte famiglie che non saprebbero in che modo campare e tirare la fine del mese. L’augurio che faccio a tutti ed anche a me stesso, è che il 2014 si presenti in modo diverso rispetto al passato, ma questo non è da solo necessario per migliorare la vita, per ottenere dei risultati positivi è necessario che tutti si rimbocchino le maniche, si mettano a lavorare con più alacrità, cercando di meritarsi lo stipendio perchè purtroppo, ancora oggi, nonostante la crisi, di menefreghisti ce ne sono in giro molti e questi sono quelli che poi rovinano il mercato. È necessario che i giovani studino di più per essere pronti nel momento stesso in cui si rivolgeranno al mondo del lavoro, è necessario che le scuole e le università preparino meglio gli studenti per dare loro una certezza di lavoro, è necessario che i genitori siano più rigidi con i propri figli ricordando loro i valori della famiglia, della lealtà, della giustizia. Questi possono essere uno dei tanti modi che tutti noi abbiamo per cercare di uscire da una crisi che dura ormai da anni ma che prima o poi finirà e bisognerà essere pronti, quando la crisi finirà, a prendere al volo le opportunità che già ora ci sono e che in pochi sanno individuare perchè il treno, come mi insegnava mio nonno, nella vita passa una sola volta e se non lo si prende si rischia di rimanere a piedi per il resto della vita.

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