venerdì 22 febbraio 2013

Quasi quasi lo voto!

Un mio conoscente mi ha detto: ma perché non dovrei votare Berlusconi?
Mi restituisce l’Imu e non me la farà pagare in futuro.
Posso comperarmi la casa, non pagare e nessuno me la pignorerà.
Abolirà l’Equitalia che mi sta tartassando con le cartelle esattoriali perché non ho pagato le tasse.
Aveva modificato la legge fallimentare che mi ha permesso di non fallire nonostante avessi una caterva di debiti.
Ha promesso di detassare l’assunzione di nuovi dipendenti; a parte il fatto che le tasse sui dipendenti non le pagavo, ora non avrò più problemi.
Abolirà il bollo auto.
Stava continuando con altri esempi e l’ho bloccato dicendogli: caro amico, se quello che dici fosse realizzato, faresti bene a votare Berlusconi, ma ti chiedo:
lo sai che l’Imu è un’invenzione del leghista Caldiroli che l’aveva inserita nel famoso federalismo fiscale?
Ma pensi che in futuro qualcuno ti darà credito, visto che se poi non paghi la casa non te la possono vendere?
Ma lo sai che Equitalia è un’invenzione Tremonti e del Governo Berlusconi?
Ma per quale motivo la detassazione dei dipendenti non è stata fatta da Berlusconi quando governava con una maggioranza bulgara?
Ti rendi conto che con la modifica della legge fallimentare quelli che non ti pagano sono aumentati perché sanno di essere impuniti?
Lo sai che il ricavato del bollo dell’auto serve poi per tutte le infrastrutture e le necessità degli automobilisti.
Ci sarà qualcuno che farà un bell’assegno e coprirà tutti i debiti dell’Italia?
A quel punto quel mio conoscente, ha abbassato gli occhi e mi ha detto: va beh, hai sempre ragione tu, ma comunque ci penserò!
La domanda che gli elettori si devono porre è semplice: perché promettono di fare domani quello che potevano fare cinque anni fa?
Se avrà una risposta convincente potrà votare chi sta facendo queste promesse, se invece non avrà alcuna risposta allora forse sarebbe opportuno provare a cambiare e verificare se altri sono più capaci, anche se non hanno fatto promesse irrealizzabili.

2 commenti:

  1. Sono intervenuto diverse volte a commentare i vari post del blog e sempre ho cercato di mettere in evidenza come il PD vada svecchiato ed abbia bisogno di aria nuova. Più volte ho sottolineato la necessità di dare spazio a Renzi che avrebbe probabilmente attratto il voto degli scontenti di destra e sarebbe stato in grado di farci mantenere il vantaggio enorme che avevamo all'epoca delle primarie. Al solito ci siamo comportati alla "Tafazzi" ad abbiamo impostato una campagna elettorale grigia, insulsa e senza entusiasmo. Al solito abbiamo guardato all'avversario criticandolo e denigrandolo ed allo stesso tempo ci siamo lavati le mani quando le magagne erano le nostre. Anche in questo blog la tendenza è sempre stata questa e se rileggiamo i post passati vediamo che almeno 7 su 10 parlano dell'avversario criticandolo. E' sempre il solito errore che commettiamo ma non impariamo mai. La domanda che i nostri elettori si pongono è se abbia senso votare per dei perdenti oppure è meglio cambiare aria ed a quanto pare hanno deciso di cambiare aria. L'arroganza ci ha portato a credere di aver già vinto e questo è imperdonabile e soprattutto irrecuperabile. Anche nelle ultime settimane quando appariva sempre più probabile che dalle urne emergesse una situazione di ingovernabilità il nostro caro Bersani alle domande che gli venivano poste su come ci saremmo comportati ha sempre risposto con un bel "non ci sarà bisogno di alcun calcolo che tanto vinciamo noi". Ed ora i vari dirigenti a ribadire che l'unica via percorribile è la riforma elettorale e poi il voto, alla faccia della responsabilità verso il paese! Ma la vogliamo capire che questo paese ha bisogno di riforme condivise? La vogliamo capire che senza quelle continueremo a perdere ed il paese a sprofondare? Vogliamo capire che se torniamo al voto tra 2 giorni, 6 mesi o un anno senza aver fatto alcuna riforma il Movimento 5 stelle prenderà il 40%?
    Ho sinceramente molta paura per questo paese e per il futuro nostro ma soprattutto dei nostri figli e non vedo possibilità che le speranze possano accendersi dal e nel nostro partito.
    A.B.

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  2. Caro Bersani, non rimangono che le dimissioni. Se neanche un crollo del 40% dei voti al berlusca fa andare i voti alla sinistra, non rimane che cambiare la sinistra.
    Mario

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