Parla un bancario, anzi ex bancario, perciò di parte. Un giorno rimproverano alle banche d'aver dato soldi a tutti, anche a chi non se lo meritava...... unaltro giorno rimproverano alle banche di non dare soldi a nessuno, anzi peggio di darli a chi non ne ha bisogno. Vorrei ricordare a questi signori di chiedersi chi ha sostenuto l'industria (boom economico anni 60 e 70) e le famiglie (il paese europeo con il maggior numero di proprietari di case - le banche in quegli anni non hanno finanziato il consumo voluttuario ma beni primari come la casa). Poi sono arrivati gli anni 80 e abbiamo visto trasformarsi la nostra clientela da persone in "finanzieri". Le banche erano criticate, si diceva che erano arretrate, che da noi non si sapeva neppure cosa fossero le carte di credito, che non si faceva, come nei paesi più "evoluti" credito al consumo a manbassa. Le banche sono state trasformate in normalissime aziende commerciali, con un solo obiettivo: FARE UTILI per gli azionisti e MANAGER DIRIGENZIALI. Amministratori delegati guadagnavano in un anno quello che una persona normale doveva guadagnare in tre vite. I dipendenti bancari, da consulenti preparati, diventavano dei piazzisti di prodotti finanziari che nemmeno loro capivano tanto erano complessi e impalpabili. Il loro stipendio si assotigliava in controtendenza rispetto a quello dei manager. Per recuperare parte del salario perso veniva introdotto sempre più pesantemente il salario variabile, legato alla vendita indiscriminata dei prodotto finanziari. Tutti hanno visto questa variazione nel tempo ma tranne i sindacati bancari che ne intravvedevano il forte pericolo, NESSUNO SI LAMENTAVA, AI CLIENTI BASTAVA AVERE IL DIVIDENDO SUI LORO INVESTIMENTI, poi che il mondo crepasse di fame non erano affari loro. Ma ecco che i nodi sono venuti al pettine, per garantire utili elevati le operazioni sono diventate sempre più rischiose e sempre più finanziarie. Il paese si deindustrilizzava, non più sostenuto dal credito, le borse cominciavano a cedere. Allora ecco l'illuminazione, per miracolo, di colpo tutti si sono accorti di quello che succedeva, tutti pronti a lamentarsi contro questo sistema. MA CHI C'ERA NELLE ASSEMBLEE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO AD OPPORSI A QUESTA DIRIGENZA CHE CI PORTAVA DOVE CI HA PORTATO? N E S S U N O tranne i dipendenti con i loro rappresentanti sindacali. Ma si sa, i sindacati sono il male del mondo. Caro anonimo GP se le banche chiudono chi sosterra' l'azienda dove lavori o i clienti che ti devono pagare se sei un imprenditore? E poi caro Walter, è possibile che i tuoi inserzionisti siano così spesso anonimi. MARIO
Parla un bancario, anzi ex bancario, perciò di parte. Un giorno rimproverano alle banche d'aver dato soldi a tutti, anche a chi non se lo meritava...... unaltro giorno rimproverano alle banche di non dare soldi a nessuno, anzi peggio di darli a chi non ne ha bisogno. Vorrei ricordare a questi signori di chiedersi chi ha sostenuto l'industria (boom economico anni 60 e 70) e le famiglie (il paese europeo con il maggior numero di proprietari di case - le banche in quegli anni non hanno finanziato il consumo voluttuario ma beni primari come la casa). Poi sono arrivati gli anni 80 e abbiamo visto trasformarsi la nostra clientela da persone in "finanzieri". Le banche erano criticate, si diceva che erano arretrate, che da noi non si sapeva neppure cosa fossero le carte di credito, che non si faceva, come nei paesi più "evoluti" credito al consumo a manbassa. Le banche sono state trasformate in normalissime aziende commerciali, con un solo obiettivo: FARE UTILI per gli azionisti e MANAGER DIRIGENZIALI. Amministratori delegati guadagnavano in un anno quello che una persona normale doveva guadagnare in tre vite. I dipendenti bancari, da consulenti preparati, diventavano dei piazzisti di prodotti finanziari che nemmeno loro capivano tanto erano complessi e impalpabili. Il loro stipendio si assotigliava in controtendenza rispetto a quello dei manager. Per recuperare parte del salario perso veniva introdotto sempre più pesantemente il salario variabile, legato alla vendita indiscriminata dei prodotto finanziari. Tutti hanno visto questa variazione nel tempo ma tranne i sindacati bancari che ne intravvedevano il forte pericolo, NESSUNO SI LAMENTAVA, AI CLIENTI BASTAVA AVERE IL DIVIDENDO SUI LORO INVESTIMENTI, poi che il mondo crepasse di fame non erano affari loro. Ma ecco che i nodi sono venuti al pettine, per garantire utili elevati le operazioni sono diventate sempre più rischiose e sempre più finanziarie. Il paese si deindustrilizzava, non più sostenuto dal credito, le borse cominciavano a cedere. Allora ecco l'illuminazione, per miracolo, di colpo tutti si sono accorti di quello che succedeva, tutti pronti a lamentarsi contro questo sistema. MA CHI C'ERA NELLE ASSEMBLEE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO AD OPPORSI A QUESTA DIRIGENZA CHE CI PORTAVA DOVE CI HA PORTATO? N E S S U N O tranne i dipendenti con i loro rappresentanti sindacali. Ma si sa, i sindacati sono il male del mondo. Caro anonimo GP se le banche chiudono chi sosterra' l'azienda dove lavori o i clienti che ti devono pagare se sei un imprenditore? E poi caro Walter, è possibile che i tuoi inserzionisti siano così spesso anonimi. MARIO
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