mercoledì 9 gennaio 2013

Busto capitale del mondo


In meno di una settimana Busto Arsizio è salita agli onori della cronaca dimostrando, come afferma il Sindaco Farioli, di essere sul serio la vera capitale d’Italia.
Prima i cori razzisti dello Stadio Speroni contro un giocatore di colore del Milan, ora la condanna del carcere di Busto che è considerato con quello di Piacenza uno dei peggiori d’Italia in quanto “i detenuto sono trattati in modo inumano e degradante”.
Questa è l’immagine che la nostra città da all’esterno e purtroppo non si tratta di congetture, ma di verità.
E’ giunto il momento in cui si deve mettere da parte la retorica e si incominci a parlare di cose concrete.
Bisogna rispondere a precise domande:
Busto è veramente una città razzista?
Nel carcere di Busto i detenuti sono trattati in modo inumano?
Se a queste due domande verrà data una risposta negativa allora Busto può essere considerata forse non la capitale d’Italia, ma quanto meno una città normale.
Se invece la risposta sarà positiva allora dovremmo meditare sul nostro futuro e darci una regolata.
Non vogliamo entrare nel merito del razzismo in quanto l’essere razzista è un qualcosa che è al di fuori della nostra mentalità: tutti sono uguali indipendentemente dal colore della pelle, dalle preferenze sessuali, dalla nazionalità, dal credo, dalla politica che perseguono.
I detenuti sono persone che hanno sbagliato e che devono essere puniti, ma non devono essere certamente distrutti psicologicamente e fatti vivere come se fossero delle bestie.
Questo è l’impegno che deve assumere Busto nei confronti dei nostri figli e di chi ama veramente Busto; tutto il resto sono, come diceva Mina, “parole, parole, parole”.

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