venerdì 31 agosto 2012

Napolitano e le intercettazioni

La vicenda delle intercettazioni delle telefonate intervenute tra Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Senatore Mancino da giorni ha conquistato la prima pagina di tutti i giornali.
Stranamente però quelli che oltre che mettere la notizia in rilievo, fanno il titolo a tutta pagina sono solo quelli di proprietà del Cavaliere, e una ragione ci deve essere!
Potrà anche essere una coincidenza, ma come sosteneva il mitico Andreotti “pensare male si sbaglia, ma spesso ci si azzecca”.
D’altra parte quale migliore occasione per scagliarsi contro l’uso delle intercettazioni di questo, il quanto il “popolino” afferma: ma come, caro Presidente della Repubblica, quando le intercettazioni riguardavano Berlusconi erano legittime mentre oggi che ti riguardano personalmente, ti scandalizzi e chiedi l’intervento addirittura della Corte Costituzione.
Come dare torto a chi la pensa in questo modo!
Personalmente riteniamo che le intercettazioni siano utilissime per le indagini portate avanti dalla Magistratura, in quanto senza questo strumento il 90% dei reati rimarrebbe senza prove.
Chi non ha nulla da nascondere non certamente ha paura di essere intercettato!
Quello che è certo è che le intercettazioni, se non costituiscono la prova di reati, devono essere distrutte e non “passate” ai giornalisti che vivono di queste cose.
E chi può “passare” le intercettazioni ai giornalisti se non chi le ha in mano e quindi: i magistrati che stanno indagando, gli organi di Polizia che collaborano con i magistrati, i Cancellieri e gli avvocati che difendono gli imputati (ma questi solo dopo una certa fase delle indagini).
Solo in questo modo si verificano le fantomatiche “fughe di notizie”, i giornalisti dovrebbero introdursi negli uffici di notte per fotocopiare le intercettazioni.
L’occasione è ghiotta e i fidi berluscones ne stanno approfittando per cercare di far approvare una legge sulle intercettazioni che in sostanza preveda la impossibilità di intercettare il loro capo e la “la casta” e se per fare questo poi non potranno essere scoperti gli autori di efferati crimini, chi se ne frega?
Ben venga una precisa regolamentazione delle intercettazioni, dove si prevedono sanzioni pesantissime nei confronti di chi, chiunque esso sia, ne abusa; in questo modo non ci saranno più “fughe di notizie”, perché se si prevede che il responsabile di queste fughe di notizie in ogni caso è colui che le gestisce, magistrato o chicchessia, voglio vedere se uno rischia dieci anni di galera per fare un favore o un dispetto a qualcuno.

2 commenti:

  1. OLTRE A QUESTO SECONDO ME PANORAMA E CO. HANNO FATTO QUESTI TITOLI PER VENDICARSI CONTRO NAPOLITANO CHE HA FORTEMENTE VOLUTO LE DIMISSIONI DEL LORO CAPO PER FAR POSTO AD UN GOVERNO TECNICO. MA IL PRESIDENTE HA AGITO COSì PER SALVARE L ITALIA EGLI ITALIANI DAL FALLIMENTO ECONOMICO E MORALE. SALUTI EDOARDO

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo su tutto tranne che sull'azione di Napolitano che, mettendo un non eletto dal popolo a capo dell'amministrazione, ha commesso a mio avviso una evidentissima violazione della costituzione, che recita, all'Art. 1:

      L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

      La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

      "Democratica", diamo un senso alle parole!!! Napolitano è la seconda carica dello stato, la prima siamo noi!!! Evidente che a napolitano è stata fatta dalle banche un' "offerta che non si può rifiutare", delle 2 l'una, o la pistola alla tempia o il ricatto per alcuni scheletri....

      Elimina