venerdì 13 luglio 2012

Città Metropolitana: quale futuro per i nostri Comuni?

L’incontro che si è svolto lo scorso mese di giugno tra i Sindaci di Busto Arsizio, Gallarate e Milano, sul tema “Città Metropolitana: quale futuro per i nostri Comuni …” ha dimostrato che i cittadini desiderano discutere di cose concrete e non di politichese.
Quello dell’area metropolitana è sicuramente un argomento importante del quale spesso si parla a vanvera senza avere la minima conoscenza di quali sono le problematiche che, per legge, i Comuni dovranno affrontare nel momento stesso in cui sorgerà tale nuova entità amministrativa.
Il Sindaco Pisapia è andato oltre rispetto alla normativa che è sempre in evoluzione, indicando una via nuova da seguire per giungere al traguardo della realizzazione dell’area metropolitana: la costituzione di un’area metropolitana di fatto.
Vale a dire, lavorare tutti assieme per costituire una unione volontaria tra Comuni che hanno un identico scopo da raggiungere e che collaborano per raggiungerlo, mettendo a disposizione le loro capacità, risorse, infrastrutture e quanto altro necessario.
Come sempre si tratta di volontà di fare qualche cosa e non solo di parlare per fare bella figura nel corso di una serata.
Il Sindaco Pisapia ha dimostrato, unitamente ai Sindaci Guenzani e Farioli, che quando si vuol parlare alla gente lo si può fare anche con parole semplici che tutti capiscono.
Ma l’incontro ha avuto un ulteriore importante risvolto in quanto si è parlato dell’importanza delle infrastrutture che, purtroppo, in quanto quelle attualmente esistenti sono insufficienti a soddisfare le necessità di mobilità delle persone e delle merci nel territorio dell’Alto Milanese e non solo.
L’aeroporto non è un’entità a se stante, ma costituisce una parte di un puzzle molto più complesso, che permette di arrivare alla conclusione di un tragitto che però deve vedere la realizzazione di tutta una serie di ulteriori elementi: strade, collegamenti ferroviari, attività a sostegno sia dell’aeroporto che del territorio interessato, ma quello che è più importante è che vi deve essere la concreta volontà da parte di tutti i Comuni di operare congiuntamente per raggiungere un traguardo di unità di intenti.
L’area metropolitana non è solo aeroporto ma è ben altro, significa governo del territorio in modo uniforme e non disarticolato tra città e città, significa una attenzione concreta ai problemi della sicurezza non più visti al solo interno della propria comunità, ma come la realizzazione di una tutela più ampia che deve vedere la collaborazione di tutti i Comuni che faranno parte dell’area metropolitana.
L’argomento più interessante toccato durante la riunione, sotto il profilo dei rapporti tra Comuni vicini (e qui ci riferiamo a Busto e Gallarate) è stata la sollecitazione fatta dal Prof. Buonanno, neo eletto Presidente del museo di arte contemporanea Maga di Gallarate, che è uno dei quattro più importanti musei di arte moderna in Italia assieme a quelli di Milano, di Venezia e Roma.
Ebbene il Prof. Bonanno ha affermato che per avere una mostra d’arte che non provochi le perdite che purtroppo ha oggi ilo Maga, è necessaria la fattiva collaborazione di tutti i Comuni dell’Alto Milanese.
Le domande che ci si deve porre sono le seguenti: è opportuno avere una mostra d’arte per ogni città? È opportuno avere una sede universitaria per ogni città? È opportuno avere una capiente sala convegni per ogni città?
E potremmo proseguire a lungo.
Ormai i tempi dei feudi e dei castelli con le mura dove ci si rifugiava all’interno per difendersi dai confinanti, sono finiti da anni, non è più tempo di vivere isolati, è tempo di collaborare con il vicino unendo le forze per realizzare opere migliori, risparmiare risorse, unificare le sinergie, il tutto a beneficio della collettività.
Il Sindaco Farioli ha dichiarato la sua disponibilità a fare in modo che il Maga di Gallarate diventi la mostra d’arte contemporanea di tutto l’hinterland e il Sindaco Guenzani ha affermato che vista la bellezza della sala Tramogge, non avrebbe senso realizzare un’altra sala convegni a Gallarate.
Quando oltre vent’anni fa era stato progettato il palazzo dello sport Piantanida, la sua ubicazione era stata pensata in quella zona dove poi è stata realizzata perché era a confine tra Busto, Castellanza e Legnano.
Non fu una scelta a caso. Il pensiero di quella Amministrazione era di realizzare una struttura sportiva al servizio di tutto l’Alto Milanese, non solo di Busto Arsizio, perchè era conscia che un palazzo dello sport di tale grandezza, era eccessivo per una città come Busto che non può pensare, con i suoi 80.000 abitanti, di avere tanti spettatori da poter riempire gli spalti e coprire almeno le spese di gestione della struttura.
Purtroppo le Amministrazioni cambiano, il modo politico di pensare muta e certe intuizioni vengono lasciate cadere nel nulla, ma il problema è che le conseguenze poi rimangono negli anni a venire e segnano fortemente la collettività, anzi segnano il portafoglio delle Amministrazioni locali che ogni anno hanno meno sostanze a disposizione e devono fare in modo di far fruttare meglio quelle poche risorse che sono loro rimaste.
Auguriamoci che ora dalla parole si passi ai fatti, che effettivamente il Maga diventi una struttura non solo intercomunale ma interprovinciale (sempre che le province esistano ancora …..!), che si finisca di pensare solo al proprio campanile ma si pensi alla collettività nella sua interezza, con tutti i suoi interessi e con tutte le sue aspirazioni.
(Da l'Informazione Luglio 2012)




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