venerdì 29 gennaio 2010

Ospedali riunti: opportunità o barzelletta?

La “tentazione” dell’accorpamento degli Ospedali di Busto e di Gallarate
MalpensaFiere k.o.!
Ultime notizie sugli ospedali di Busto e di Gallarate: trasformare Malpensa Fiere in un nuovo e moderno ospedale! Questa è l’ultima novità in materia di sanità lanciata nei giorni scorsi. Una simile proposta dà ragione a quanto da tempo sosteniamo e cioè che Malpensa Fiere è diventata una cattedrale nel deserto di cui nessuno sa più cosa farne e che le idee sulla sanità locale, sono tutt’altro che chiare!
Un polo fieristico nella zona di Busto è importante non solo per Busto, ma per tutto il suo hinterland.
La vecchia Mostra del Tessile di viale Borri aveva contribuito in modo essenziale allo sviluppo economico dell’Alto Milanese negli anni ’50 – ’60 con le sue manifestazioni che avevano una risonanza a livello mondiale. Quello fieristico è attualmente uno dei settori economici più fiorenti e ciò è dimostrato dalla importanza che hanno le fiere organizzate nell’area di Rho. Quando si è avuta l’idea di costruire Malpensa Fiere avevamo sostenuto che la stessa era una piccola cosa a confronto di quanto sarebbe sorto nel giro di qualche anno a Rho, avevamo suggerito di affidare la sua gestione a persone altamente qualificate, ben inserite nel settore fieristico e che avessero a cuore non solo il proprio guadagno, ma anche lo sviluppo economico della zona di Busto; ovviamente è stato fatto l’esatto contrario. Se è vero, come ormai sembra essere, che Malpensa Fiere rappresenta un peso per la Camera di Commercio e che la stessa debba essere smantellata, questo conferma il fallimento totale del progetto. Le manifestazioni che vi si sono svolte, sono state le più svariate e avevano il solo scopo di attirare i visitatori che, pagando il biglietto, permettevano agli organizzatori di rientrare lautamente delle spese, perché il loro scopo era solo questo e non quello di contribuire allo sviluppo economico di questa zona, di far conoscere le nuove tecnologie e i macchinari inventati localmente. Conosciamo alcuni imprenditori che, dopo le prime esperienze, hanno preferito rivolgersi altrove per far conoscere i loro nuovi prodotti. Pensare di chiudere Malpensa Fiere per trasferirvi gli ospedali di Busto e Gallarate significa solo aver buttato via parecchi milioni di euro e buttarne via molti di più. In merito alla unione degli ospedali di Busto e di Gallarate, abbiamo sempre ricordato che, a parte gli alti costi, i tempi sarebbero stati molto lunghi. Tra Legnano e Gallarate, e quindi nello spazio di 10 chilometri, vi sono cinque strutture ospedaliere, tre pubbliche e due private, alle quali si deve aggiungere anche quella di Prospiano che sta decollando; purtroppo i posti letto anni fa erano molti ma ora, con la mania di ridurre i costi, si sono fortemente ridotte e ciò a scapito del servizio e dei cittadini. Se vi fosse un coordinamento tra tutti questi enti si potrebbero avere strutture altamente specializzate, anziché assistere ad una dispersione di risorse sul territorio. Fermo restando che i Pronto Soccorso devono essere il più vicino possibile ai cittadini e quindi sarà opportuno mantenere le tre attuali strutture; dato che però è assurdo che un cittadino debba attendere ore per essere visitato, è necessario che i Pronto Soccorso vengano potenziati per renderli più aderenti alle nuove necessità, e il personale deve essere composto da medici con esperienza in quanto è al Pronto Soccorso che si salvano le vite. Bisogna dividere tra le varie strutture le specialità mediche perché è assurdo avere cinque reparti di ortopedia, altrettanti di cardiologia, maternità ecc. 
Non si andrebbe incontro alle necessità dei malati in modo più concreto se si avesse una clinica universitaria specializzata in cardiologia, un’altra specializzata in medicina neo-natale, un’altra specializza in ortopedia e così di seguito, suddivise tra le varie strutture ospedaliere private e pubbliche, le quali con un coordinamento unico potrebbero gestire in un modo puntuale le necessità del territorio. La medicina è una scienza dove la specializzazione deve essere la più alta possibile; ci è stato riferito che negli Stati Uniti vi sono ospedali specializzati sulle singole dita di una mano. Siamo convinti, e speriamo di non essere i soli, che solo pensando in grande si possono ottenere ottimi risultati. E qui ribadiamo una nostra preoccupazione che è quella che l’ unificazione dei due ospedali di Busto e di Gallarate abbia come scopo di liberare ampie aree situate nel loro centro solo per fini puramente “urbanistici”. Se si dovesse seguire questa ultima proposta che prevede la chiusura di Malpensa Fiere, avremmo cancellato una possibilità di sviluppo per la zona dell’Alto Milanese e si avrà come unico risultato quello di spendere centinaia di milioni di euro per nulla, in quanto mentre la nuova struttura sarà in costruzione, quelle attuali dovranno rimanere attive, acquistare macchinari, modernizzarsi, per cui i costi sarebbero doppi. Visto che siamo in una situazione di crisi, la speranza è che non vengano buttati al vento un mucchio di soldi per il nulla assoluto.
(da L’Informazione 29 gennaio 2009)

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