Nei giorni 8 e 9 ottobre a Malpensa Fiere si è svolta l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Si è trattato di un evento eccezionale perché un’Assemblea nazionale rappresenta il momento clou del dibattito politico di un partito, dove i leader hanno esposto le loro proposte sul futuro del partito e perché si è svolto a Busto, nell’Alto Milanese, in provincia di Varese, insomma, nella tana della Lega!
Inoltre la provincia di Varese non è solo la tana della Lega, ma è anche una delle province più di destra d’Italia e ciò è dimostrato dalle maggioranze bulgare ottenute da Forza Italia e da Alleanza Nazionale in tutte le elezioni politiche o amministrative.
Ci si chiederà perché abbiamo citato FI e AN e non il PdL. Lo abbiamo fatto in quanto anche a Busto il PdL è ritornato alle sue origini, la fusione obbligata dei capi di FI con AN ha avuto un esito negativo e ciò che ne è uscito è solo una “maionese” sfatta e questo è quanto è successo a livello nazionale e localmente.
A Busto in Futuro e Libertà (nuovo nome che si sono dati gli ex di AN) sono confluiti anche alcuni elementi di spicco di F.I., che erano stati esautorati dal partito e stanno cercando spazio in altri lidi politici.
L’Assemblea nazionale del PD in Busto rappresenta anche il riconoscimento al lavoro che è stato svolto dai parlamentari varesini, il senatore Rossi e l’onorevole Marantelli, che hanno fatto capire a livello nazionale quanto sia importante essere presenti in questa che è una delle province più importanti d’Italia sotto il profilo economico e sociale.
Il momento in cui si svolge l’Assemblea nazionale è importante per il PD in quanto a livello provinciale e cittadino si svolgeranno i congressi per la elezione dei nuovi quadri dirigenti.
A livello provinciale è già stato scelto il futuro segretario, mentre a Busto il congresso, che si terrà a breve, dovrà individuare una persona capace di proseguire il grande lavoro fatto dal suo predecessore, rafforzando la leadership del partito, costituendo una squadra che sia capace di influire sulle decisioni sul futuro urbanistico, sociale ed economico della città.
Ormai la fusione tra DS e Margherita si è conclusa positivamente, a differenza del PdL, e questo è testimoniato dal fatto che il nuovo segretario provinciale rappresenta l’intero partito e non una parte di esso.
Il futuro segretario cittadino dovrà essere supportato dall’intero partito e dovrà avere delle doti essenziali quali una provata esperienza amministrativa e politica, la capacità di tenere unito il Partito, e di saper costruire una alleanza che non deve essere del centro-sinistra, ma una alleanza per Busto unendo i movimenti e i partiti che operano sul palcoscenico politico di Busto; dovrà unire tutte le esperienze, intelligenze e capacità, proponendo un programma fatto di pochi ma essenziali punti.
Busto “deve ripartire”, nel ’97 avevamo posto come slogan della nostra campagna elettorale alle amministrative la frase: “Busto riparte”, che è stata ora copiata a Milano.
Quello che deve fare il nuovo segretario è dare un perché alla gente, ai cittadini, agli elettori, per votare il PD e di perché ve ne sono moltissimi.
Perché la destra ha fallito nella gestione amministrativa e non ha saputo affrontare la crisi economica che attanaglia Busto e che ha portato molte famiglie alla povertà.
Perché la destra ha fallito nella gestione sociale dei bisogni dei cittadini e nella politica giovanile in quanto dal 1993 in poi non ha saputo mettere a disposizione della parte più importante delle nostra società e cioè i giovani, delle strutture dove gli stessi possano trovarsi per discutere, lavorare e costruire amicizie per il futuro.
Perché la destra ha fallito nella politica in favore degli anziani in quanto in questi ultimi quindici anni nulla è stato fatto per i non autosufficienti, per affrontare le malattie quali l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, tant’è che i bustocchi debbono rivolgersi a strutture site in altre città per far curare ed assistere i propri familiari affetti da queste malattie devastanti.
Perché la destra ha fallito nella politica urbanistica in quanto in questi anni non ha saputo elaborare un progetto urbanistico per Busto e non ha ancora approvato il PGT, il piano per il governo del territorio, che gran parte delle città della provincia hanno approvato da tempo.
Perché la destra ha fallito nella politica delle infrastrutture: non possono essere definite infrastrutture le passerelle dei 5 Ponti, la scarsamente utilizzata pista di atletica o l’erigendo palazzo del ghiaccio (comunque struttura voluta dalla provincia) che sono serviti solo a cementificare parte del poco verde a disposizione dei cittadini.
Perché la destra ha fallito nella politica ambientale in quanto non ha saputo affrontare nessuno dei problemi che attanagliano la nostra città quali l’inquinamento, la tutela del verde, ecc.
Il nuovo segretario cittadino del PD deve presentare alla collettività tutti questi fallimenti e di far capire che la colpa è solo della destra.
Il nuovo segretario cittadino deve avere la capacità di risvegliare Busto dal profondo sonno in cui la destra l’ha portata in questi anni perché quando si dorme, non ci si accorge delle cose che vanno male; dovrà far capire ai Bustocchi che l’asfaltatura delle strade fatta in queste settimane è solo una manovra elettorale, in quanto per cinque anni e più, di strade non ne sono state asfaltate neppure una.
Il primo e grave compito che avrà il prossimo segretario cittadino del PD sarà quello di individuare un candidato sindaco per le future elezioni amministrative che dovrà essere condiviso e dovrà rappresentare l’intera coalizione che lo sosterrà, dovrà avere una capacità di far capire ai cittadini che il degrado nel quale è ridotta Busto è la conseguenza del malgoverno a cui è stata sottoposta in questi anni di governo della destra, dovrà essere un punto di riferimento per i cittadini, ma quello che è più importante, dovrà avere il tempo per presentarsi alla cittadinanza.
Lo abbiamo già scritto qualche mese fa da queste colonne che la scelta del candidato doveva essere fatta al mese di maggio, nel frattempo sono passati ben quattro mesi e il candidato sindaco non è ancora venuto alla luce.
( Da L’Informazione 8 ottobre 2010)
giovedì 14 ottobre 2010
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Che tristezza!!! Avanti il prossimo che non sarà in grado di fare alcunchè visto i disastri che ha trovato, ma anche per il successore sarà la stessa cosa .....è una storia che si ripete da legislatura in legislatura.
RispondiEliminaForza e coraggio.
Gp