Lo Stato e i suoi organismi hanno nuovamente fallito nella gestione di quella che non dovrebbe essere un’emergenza, ma una cosa abitudinaria: una nevicata di poco più di 20 cm.!
Anche in Europa vi sono stati blocchi di aeroporti ed autostrade, ma lì la neve è scesa per 70-80 centimetri, e un eventuale blocco può essere giustificato.
Ciò che più ha attirato l’attenzione è l’atteggiamento della protezione civile, che da anni lancia gli allarmi:
- arriva una nuvola, vi è il pericolo di inondazioni;
- si abbassa la temperatura, vi è pericolo di nevicate;
- si alza un venticello, vi è il pericolo di uragani;
- un bambino lancia una palla di neve, vi è il pericolo di slavine!
In questo modo, con l’allarme ogni qualvolta un evento atmosferico, anche di modesta entità, appare all’orizzonte, la protezione civile ha salvato la faccia.
Poi che importa se i sindaci allertino intere città per il pericolo di inondazioni, e poi piove per 10 minuti?
E gli esempi potrebbero essere molti.
La protezione civile non serve per dare l’allerta meteo, ma deve proteggere il cittadino dai disastri che la natura può provocare.
Ci chiediamo se, in un paese civile quale l’Italia ritiene di essere, vi possano essere degli automobilisti bloccati in autostrada per 20 ore, senza che vi sia qualcuno che da loro assistenza, tenendo presente che sulla nostra rete autostradale, tra un casello e l’altro, al massimo ci sono non più di 20 chilometri, per cui entrando a valle o a monte del blocco, gli automobilisti potevano essere raggiunti in un battibaleno.
Per non parlare poi delle autostrade che si divertono a non comunicare la verità: tutti abbiamo visto i cartelloni che segnalano “code a tratti” e nel frattempo si rimane fermi in coda per ore e ci si chiede cosa possa essere successo visto che le code dovevano essere a tratti.
Ovviamente le autostrade non vengono chiuse quando vi sono situazioni di emergenza, si continua a far entrare auto e camion perché pagano, e i signori delle autostrade (Benetton ect.) rimpinguano il loro portafoglio.
E la situazione di anno in anno peggiora sempre più, vi è una caduta verso il basso della capacità di intervento delle strutture pubbliche fa spavento e lo Stato è totalmente assente!
Ma che importa, chi ha una villa ad Antigua, dove impera il sole, si preoccupa ben poco della situazione delle autostrade italiane, chi ha la possibilità di raggiungere Arcore in elicottero se ne può fregare del fatto che gli automobilisti facciano 20 ore di coda.
giovedì 23 dicembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Tutto condivisibile ed aggiungerei anche qualche carico da novanta sui signori delle autostrade che fanno di tutto affinché non vengano realizzate nuove autostrade perché per loro ci sarebbero maggiori costi a parità di utenti, alla faccia del servizio!
RispondiEliminaLegittimo e condivisibile da parte Sua essere critico nei confronti del Cavaliere, ma nonostante le case ad Antigua e gli elicotteri che lo portano fuori dalla realtà quotidiana di chi lavora e si muove sulle strade italiane, resta comunque il fatto, triste e paradossale, che chi ha possibilità e mezzi da Paperon de' Paperoni abbia una visione meno ottusa di personaggi alla Pecoraro Scanio (tanto per fare un nome del passato ma attualmente ne sono piene le file di destra e sinistra, oltre che del nuovo centro) che dichiarava l'inutilità di potenziare le infrastrutture al nord e la necessità di instaurare negli italiani la cultura di comportamenti più ecologici, dimostrandosi assolutamente "ignorante" in merito alla realtà economica e sociale dell'italia, fatta di piccole imprese e lavoratori che non hanno altri mezzi oltre a quelli che utilizzano per svolgere le loro attività. Capisco la sua posizione, e ripeto, condivisibile, ma eviterei di puntare il dito su elementi specifici quando in realtà è la politica tutta che si dimostra essere "fuori dal mondo". Purtroppo in Italia invece di discutere su come risolvere un problema o litigare su chi sia colui che merita gli onori per averlo risolto, ci troviamo tra chi non vede il problema o pensa che sarebbe meglio fare altro e chi invece il problema lo vede lo descrive ne annuncia la soluzione e poi lascia le cose come stanno perché ha altro da fare o perché non ci sono i soldi per farlo. Serve un salto di qualità ma sinceramente se guardo i nostri politici non vedo possibilità di miglioramenti in tempi brevi.