La Banca d’Italia ha reso noto che il debito pubblico a ottobre ha raggiunto la modica cifra di € 1.867,398 miliardi, con un aumento di circa 20 miliardi rispetto al mese precedente.
Il debito pubblico aumenta continuamente e in trenta mesi il governo di destra lo ha portato da 1.500 miliardi a quasi 1.900 miliardi! Nel precedente Governo 2001-2006 lo aveva portato da 1.300 a 1.582 miliardi, e nel 1994 aveva contribuito per quasi 100 miliardi.
Complessivamente Berlusconi ha aumentato il debito pubblico di circa € 600 miliardi e cioè di un terzo.
L’onorevole Cicchito durante il dibattito per la fiducia ha affermato che ove il PD andasse al governo sarebbe un disastro perché il PD è il partito della spesa pubblica.
Se il centro-sinistra dovesse governare sicuramente aumenterebbe la spesa sociale, per l’istruzione, per la ricerca e per la sanità, settori nei quali Berlusconi non investe nulla:
La verità è che il debito pubblico aumenta per gli sperperi che riguardano sia le piccole che le grandi cose: dalle centinaia di migliaia di euro che Bondi ha speso per salvaguardare Pompei che poi crolla alla prima pioggia, ai milioni di euro pagati ad amministratori e presidenti di società che producono solo debiti o a ripianare debiti di società municipalizzate come quelle di Roma, dove Alemanno e i suoi accoliti hanno fatto assumere quasi 2000 persone, dalle ballerine alle mogli di senatori, dalle escort alle sorelle di deputati, dalle cubiste agli autisti, dai portaborse ai collettori di voti.
L’Italia è tra i paesi più indebitati del mondo.
Il problema è che fino a ieri l’Italiano risparmiava, oggi la formica non ha più nulla da risparmiare e sta facendo fuori anche gli ultimi risparmi accumulati nel corso degli anni, perché non ce la fa più ad andare avanti.
Nel frattempo, però, i nostri governanti spendono e spandono a più non posso. Basterebbe fare il conto di quanto si spende per la sicurezza del Premier che viaggia con cinque macchine di scorta e decine di guardie del corpo che però sono incapaci di proteggerlo, visto che è bastato uno squilibrato per attentare alla sua vita.
martedì 21 dicembre 2010
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