Ancora una volta i nostri politici hanno dimostrato di parlare a vanvera.
Nel corso della Conferenza nazionale delle famiglie il Ministro Sacconi ne ha dato la prova, dimostrando che “spesso è molto meglio stare zitti facendo pensare agli altri di essere stupidi, piuttosto che parlare e dimostrarlo”.
Le affermazioni sono: “il Governo aiuterà solo le coppie sposate” e “l’aiuto alle famiglie viene fatto erogando denari”. Niente di più sbagliato e stupido!
Nessuno può impedire a chi non crede nel matrimonio di formarsi una famiglia e non deve essere discriminato dallo Stato, che deve preoccuparsi delle unioni giuridiche e di fatto.
Affermare che l’unico aiuto alle famiglie è il denaro significa non aver capito nulla delle vere necessità di una famiglia, che necessità di servizi concreti.
Mettere a disposizione delle coppie nidi, scuole materne, asili nido vicino a casa e disponibili prima delle 8:00 fino alle 18:30, e scuole con il doposcuola, , significa rendere un servizio alle famiglie.
Per una famiglia con un figlio disabile sono essenziali le “case famiglia” che devono essere gestite dal pubblico e non solo dal volontariato.
Cosa bisogna fare perché venga istituito il quoziente famigliare? Si continua a discuterne senza fare nulla.
Queste sono le coppie che si separano perché non hanno avuto la possibilità di frequentare dei consultori ben organizzati e si devono rivolgere solo a quelli parrocchiali o privati?
Fare politica non è solo asfaltare le strade, ma è anche permettere ai cittadini di avere una vita dignitosa, di non essere lasciati soli di fronte alle necessità.
Gli esempi sono molti! Chi vuole fare politica seriamente anche nel sociale, deve essere capace di individuare modalità di aiuto per le famiglie che non siano la mera erogazione di fondi.
Il vero problema è che neppure i fondi vengono erogati, si afferma che per le famiglie si fa di tutto, ma poi la famiglia, che rappresenta il nucleo centrale della nostra civiltà, viene bistrattata dalla classe politica che se ne ricorda solo in prossimità dell’elezioni.
Se solo il 20% delle proposte che sono uscite dalla conferenza nazionale delle famiglie fosse realizzato, l’Italia avrebbe compiuto un grande balzo verso un futuro più radioso di quello che oggi gli si prospetta.
domenica 14 novembre 2010
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