I “bisogni” di Busto
L’inverno ormai è terminato e ha lasciato sulle strade della nostra città i segni del suo gelido passaggio.
Come avevamo previsto lo scorso mese di settembre, in molte delle vie che erano state asfaltate in una foga pre-elettorale troppo anticipata, in conseguenza della neve, delle piogge e del ghiaccio si sono formate delle buche che, in qualche caso, somigliano a dei piccoli crateri. E dire che fortunatamente questo inverno di neve ne è scesa poca e il freddo non è stato rigido ma, nonostante ciò, il manto d’asfalto si è sollevato in più parti.
Ora è necessario procedere ad una serie di aggiustamenti delle strade che costeranno parecchio e che, comunque, lasceranno un manto rappezzato, che creerà problemi a tutti.
Forse sarebbe stato meglio, anziché procedere alla asfaltatura delle strade in autunno, visto che non abbiamo la preparazione tecnica di fare questo lavoro quando fa freddo, aspettare il mite clima primaverile ed ottenere un doppio risultato: da una parte avere delle strade ben asfaltate e dall’altra parte far fare bella figura al nostro Sindaco alla vigilia delle elezioni che si prospettano molto difficili.
In autunno sarebbe stato sufficiente mandare in giro un camioncino con l’asfalto necessario per chiudere le buche, per andare avanti qualche mese, ma ciò non è stato fatto.
Viene da chiedersi come fanno all’estero, dove fa freddo dodici mesi all’anno: forse in Norvegia, Finlandia, Svezia (tanto per citare i paesi scandinavi, ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo) le strade vengono asfaltate solo tra luglio e agosto? Riteniamo proprio di no, probabilmente in questi Stati ci sono degli esperti migliori rispetto a quelli che abbiamo noi poveri Italiani che, in conseguenza del caldo che persiste per otto mesi all’anno, non ci preoccupiamo di quello che può succedere all’asfalto durante i mesi invernali e così facendo si buttano via centinaia di migliaia di Euro per lavori che poi risultano essere stati mal eseguiti.
Ma queste somme sono niente di fronte agli investimenti che sembra verranno fatti a breve e qui ci riferiamo ad esempio al Conventino che, come sanno i nostri lettori, ci sta molto a cuore.
Qualche mese fa sembrava che questo edificio fosse diventato l’ombelico del mondo, tutti se ne interessavano, era stato deciso un intervento, se ben ricordiamo, di circa 2.000.000 di Euro, si affermava di voler ristrutturare completamente l’edificio per destinarlo in parte a botteghe artigianali, come quelle degli anni ‘50, in parte a museo e in parte a sede di associazioni.
Nel frattempo sono passati alcuni mesi, l’unico lavoro che è stato fatto è stato quello di transennare l’edificio, bloccando parte della via Matteotti e rendendo il traffico difficile proprio per la strettoia che si è venuta a creare.
Ma la nostra speranza è senza limiti e siamo certi che i lavori promessi a breve partiranno e questo edificio storico verrà salvato.
Vi è poi l’altro intervento che qualcuno pensa di fare in via Milano dove sembra che si voglia costruire dei soppalchi sotto i portici, con la posa di strutture particolarmente elaborate quali vele ecc.; se tutto questo dovesse essere realizzato, la nostra città verrà trasformata in breve tempo proiettandola verso il futuro.
L’augurio che facciamo ovviamente è che tutto questo, abbiamo citato solo due esempi ma di progetti sembra che ve ne sono molti altri, venga effettivamente realizzato perché se così fosse, la città ne trarrebbe indubbio beneficio.
Poiché però ormai abbiamo una certa esperienza in promesse, non vorremmo che tutto questo movimentismo sia frutto delle elezioni che vi saranno il 15 maggio per cui, tante parole in campagna elettorale e poi pochi fatti concreti.
Naturalmente, come tutti sanno, noi siamo dei grandi maligni e quindi pensiamo sempre male ma, come diceva Andreotti, “pensare male si sbaglia, ma spesso ci si azzecca”.
Quello che ci auguriamo è che nei programmi elettorali dei candidati sindaci vi siano cose concrete da realizzare, quello che però più importa non è tanto il prevedere dei progetti, ma è la tempistica di realizzazione di questi progetti che devono essere poi portati avanti e sapere come verrà trovato il denaro necessario.
Tutti sono capaci di affermare dei principi, il vero problema però è quello di arrivare velocemente a una loro realizzazione.
Quello che è certo è che Busto non ha come scopo prioritario del proprio futuro la realizzazione di un Museo della storia bustocca o dei soppalchi da edificare in via Milano. Le esigenze di Busto sono ben altre e sono quelle relative al suo centro storico, sempre più disastrato, dove le case rischiano di crollare una dopo l’altra; i bisogni di Busto sono quelli di una maggior presenza e assistenza in favore degli anziani che si sentono sempre più abbandonati.Le necessità di Busto sono quelle di avere un ospedale dove se una persona deve fare una visita particolare o un esame specialistico non deve attendere sei mesi in lista d’attesa prima di poterla effettuare, rischiando nel frattempo di “lasciarci la pelle” o attendere ore al pronto soccorso dove il personale è ridotto ai minimi termini; le esigenze di Busto non sono quelle di avere un pala ghiaccio, ma di avere qualche campetto sportivo in più che permetta ai bambini e agli adolescenti di divertirsi e ritrovarsi; le necessità di Busto sono quelle di avere più case ad affitto calmierato da mettere a disposizione dei cittadini che hanno problemi di natura economica e avere meno case vuote sfitte ormai da anni; le necessità della nostra città sono quelle di avere più asili nido pubblici e di non doversi sempre rivolgere a quelle strutture private che, grazie a Dio, esistono e permettono di supplire alle deficienze strutturali del Pubblico; e l’elenco potrebbe continuare.
A breve ci saranno le elezioni e la Città avrà dei nuovi amministratori, l’augurio che ci facciamo che chiunque vinca le elezioni, abbia veramente a cuore la nostra Busto e il suo futuro, che non pensi solo ad essere presenzialista e a fare dei bei discorsi ma realizzi un vero cambiamento della Città, cambiamento che è atteso ormai da anni.
Busto ha le potenzialità, la volontà, i cervelli necessari per farla rialzare da quel declino nel quale è caduta da anni, dipende solo dai cittadini che, con le loro scelte, devono farsi guidare e governare non da parolai, ma da persone che lavorino sul serio, che non proclamino solo progetti, ma che renda conto principalmente delle proprie realizzazioni.
giovedì 5 maggio 2011
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concordo.
RispondiEliminatante parole, tanti soldi spesi solo perchè siamo in campagna elettorale, ma di fatti pochi.
mandiamoli a casa, è ora di cambiare!