La Confcommercio di Roma ha elaborato uno studio che non ha fatto altro che confermare quanto tutti già conoscevamo: negli ultimi due anni le famiglie italiane hanno consumato ben il 4,2% in meno rispetto al 2007, ritornando ai livelli precedenti il 1999; non solo, "la vera ripresa" dei consumi si spera che arriverà forse solo nel 2012.
Le famiglie hanno reagito, adeguando le loro abitudini di spesa, diminuendo gli sprechi e facendo più attenzione al rapporto qualità-prezzo, ma purtroppo hanno dovuto attingere ai loro risparmi per mantenere quanto possibile il precedente livello di benessere.
Le famiglie hanno risparmiato nelle spese per le vacanze (-3,2%), per i ristoranti (-3,2%) e per il vestiario (-3,1%).
Il futuro non è roseo, i tempi della risalita saranno molto lunghi, anche perché "la modesta ripresa non si è trasmessa ancora al mercato del lavoro” e senza lavoro la spesa per i consumi non potrà incrementarsi.
I dati sono sconsolanti: per il 2010 si stima che l’incremento è stato del 0,4%, mentre nel 2011 è previsto un modesto aumento del 0,9%; le speranze sono per una "vera ripresa" dei consumi solo nel 2012, con un incremento di ben 1,6% su base annua.
Ha quindi ragione Tremonti a contraddire l’ottimismo del Presidente del Consiglio: la crisi è tutt’altro che finita!
Tremonti ne ha avuto la certezza quando, in occasione della tradizionale cena alla quale viene invitato da Bossi, nel piatto si è trovato ancora degli ossi come era capitato negli ultimi due anni.
E se Bossi passa dalle sardine agli ossi, vuol dire che la situazione è veramente grigia!
lunedì 10 gennaio 2011
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